Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] kolto] «coltivato»)
g. porci ([ˈpɔrʧi] plur. di porco) ~ porci ([ˈporʧi] da porre).
Non sempre due parole omografe sono anche omofone: i nomi riso («pianta erbacea di origine orientale») e riso («atto del ridere») e il verbo saliva (da salire) e il ...
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Nacque a Siena il 2 dicembre 1578, da nobile famiglia, e quivi compose la sua prima opera data alla luce: Il pnmo Libro de' Madrigali a sei voci, stampato nel 1596 in Venezia dal Gardano. Errata è la notizia [...] basso continuo vi è ancora assente. Nella elaborazione della polifonia i periodi congegnati contrappuntisticamente si alternano agli omofoni, in omaggio all'intelligibilità ed espressione delle parole. È la stessa mescolanza che si nota nelle musiche ...
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Maestro di musica e compositore. Servì la corte di Parma al principio del sec. XVII; dal 1610 al '13 insegnò canto in S. Lorenzo a Firenze, succedendo a Marco da Gagliano. Coltivò lo stile monodico, sia [...] . Il canto d'Orfeo è preceduto da un ritornello costante. La melodia non si svolge flessuosa, ma procede piuttosto rigida, spesso aspra. I cori sono omofoni. In edizione moderna, elaborata dal Tirabassi, è stato pubblicato a Bruxelles nel 1927. ...
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Popolazione negra della Guinea, diffusa con molte tribù a oriente del fiume Volta, nel Togo, nel Dahomey e anche nella Costa d'Oro britannica. Nelle forme dell'esistenza gli Ewé presentano prevalentemente [...] della tendenza al monosillabismo; questi toni servono a distinguere il significato di monosillabi che senza di essi sarebbero omofoni, p. es. bé "coprire, proteggere"; be "parlare"; bè "grattare via, tagliare via", ecc. Nella morfologia si nota l ...
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HINCKS, Edward
Giuseppe Furlani
Orientalista irlandese, pioniere del deciframento delle iscrizioni in caratteri cuneiformi in lingua persiana, elamica e babilonese. Nacque nel 1792 a Cork in Irlanda, [...] corrispondenti dell'iscrizione di Nabuccodonosor dell'East India House. Nel 1850 formulò il principio che i segni cosiddetti omofoni per le consonanti sono in realtà segni di sillabe diverse, pur avendo la stessa consonante.
Bibl.: Fr. Hommel ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] . Diamo di seguito un paradigma verbale da Ebla (le forme sumeriche sono rese nella traslitterazione sillabica e gli accenti distinguono i segni omofoni): in-na-šúm, ì-na-šúm, nu-ì-na-šúm, ḫé-na-šúm (Pettinato 1981, n. 53, V 12-19).
Queste forme ...
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concordanze
Enzo Esposito
. L'esigenza di disporre di repertori alfabetici delle opere di D. ha promosso fin dal secolo scorso la pubblicazione di parecchie concordanze. Per quanto riguarda la Commedia, [...] una statistica linguistica, sono separati gli omografi di uguale origine e di funzioni diverse, e gli omografi e omofoni di origine, storia, funzione e significato diversissimi.
Pregevoli le c. delle opere minori: la Concordanza delle opere italiane ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] di una sillaba. I toni sono divisi in un certo numero di rime, sotto le quali sono riuniti i caratteri omofoni; per ogni gruppo di omofoni, è indicata la pronuncia con il metodo fanqie, che rese possibile la realizzazione di questo tipo di opere. I ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] chiedere, mietere, presiedere, suonare, vietare, ecc.; per alcuni verbi avrà influito anche la necessità di differenziarsi da omofoni: nuotare ~ notare, vuotare ~ votare. All’inverso, vi sono anche verbi che hanno optato per il monottongamento delle ...
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GEROGLIFICI
Giulio Farina
. Con questo nome si suole intendere la scrittura degli antichi Egiziani. Il termine deriva da Clemente Alessandrino (Strom., V, 4,20) che la designa γράμματα ἱερογλυϕικὰ "lettere [...] lo stesso Lepsius che due pretese vocali corrispondevano all'āleph e al ‛ayin ebraici; apparve pure che due omofoni di h erano h e ḥ; tre omofoni di k dovevano essere distinti in q, k, g. Nel 1892 uno studio dell'Erman sulle primitive relazioni ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.