Alberto Piazza
Il più antico genoma umano
Il sequenziamento del DNA di reperti fossili di ominini trovati in Spagna ha rivelato una datazione di circa 400.000 anni fa: non solo si tratta del più antico [...] specie.
L’uomo appartiene tradizionalmente all’ordine dei primati, in particolare alla superfamiglia ominoidei che comprende 3 famiglie: ominidi, in cui sono inclusi l’uomo (genere Homo) e i predecessori; pongidi, in cui sono inclusi lo scimpanzé ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] fa, mentre la linea uomo-gorilla-scimpanzé, separatasi tra 7 e 5 milioni di anni fa, rientra nella stessa famiglia (➔ Ominidi). Sono da definire le date di separazione all’interno della linea uomo-gorilla-scimpanzé (➔ sistematica); solo nel caso dell ...
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Virus
Giovanni Rezza
Il termine 'virus' proviene dal latino e significa 'veleno'. I virus sono formazioni biologiche elementari, le più piccole e semplici strutture biologiche presenti in natura, alle [...] virus non costituirono, probabilmente, un grande problema per l'uomo primitivo, in particolare nel Paleolitico, quando gli Ominidi cacciatori-raccoglitori vivevano in piccoli gruppi, isolati gli uni dagli altri, e si spostavano sovente. Con l'avvento ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] a inglobare in sé la dimensione della cultura. I 4 o 5 milioni di anni che dividono le prime testimonianze di ominidi - esseri già dotati di stazione eretta e capaci di un uso per quanto rudimentale di utensili (varie forme di Australopithecus) - dal ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] (Vrba 1985), evento che forse più di altri è degno di nota, data la sua influenza sull'evoluzione dei primi ominidi.
È importante sottolineare come gli eventi evolutivi - siano essi le esplosioni di eventi di speciazione seguite da crisi ecologiche ...
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Evoluzione. Fossili ed evoluzione
Niles Eldredge
Nel 1959, centenario della pubblicazione di On the origin of species di Charles Darwin, fu celebrata la definitiva fusione della genetica con la teoria [...] cambiamento apparentemente direzionale all'interno delle linee filetiche. Un esempio è l'aumento della dimensione del cervello avvenuto negli Ominidi nel corso degli ultimi 4 milioni di anni, in cui l'incremento documentato all'interno delle specie è ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] alimentare con funzione di 'terza mano'.
Anche lo studio delle carie può fornire indicazioni utili: esse sono rare negli Ominidi più antichi e diventano frequenti solo in seguito al modificarsi dell'alimentazione umana, che passa da cibi naturali e ...
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Faccia
Patrizia Vernole
La faccia (dal latino facies, "aspetto, forma") è la parte della testa dell'uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio e denominata anche viso. Si trova in rapporto [...] cosicché l'uomo moderno, in contrasto con le facce del gorilla e dello scimpanzé e, in misura minore, dei primi Ominidi, presenta un profilo praticamente verticale nel quale sono evidenti naso e mento. Nella specie umana la forma della faccia dipende ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] il 'quoziente di encefalizzazione' varia, a seconda del metodo di calcolo adottato, da circa 2 in uno dei più antichi ominidi, l'Australopithecus afarensis, a circa 6 oppure 8 nell'Homo sapiens. Il concomitante sviluppo dei processi mentali, tuttavia ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] compreso tra 10 e 5 m.a.
Australopitechi
Il termine Ominidi (dal nome della famiglia Hominidae) è utilizzato a volte per . A oggi lo scenario è più ricco, ma meno chiaro. Questi Ominidi vissero intorno ai 2 m.a. fa e avevano una capacità cranica di ...
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ominidi
omìnidi s. m. pl. [lat. scient. Hominidae, der. del lat. class. homo -mĭnis «uomo»]. – Famiglia di mammiferi primati che comprende l’attuale specie umana (Homo sapiens) e altre specie estinte, note attraverso resti fossili e attribuite...
preominidi
preomìnidi s. m. pl. [comp. di pre- e ominidi]. – In paleoantropologia, termine con cui sono indicate quelle forme ancestrali dell’uomo, risalenti all’era terziaria, che si trovano sullo stesso ramo, o su uno collaterale, della...