UBALDINI, Roberto
Giorgio Caravale
– Nacque a Gagliano, nel Mugello, nel 1465 o 1466 da Antonio Ubaldini e da Costanza.
Da tale unione nacquero anche il fratello Raffaello e due sorelle: la prima si [...] sua collaborazione durante la composizione del trattato De simplicitate christianae vitae e lo volle con sé anche durante i cicli omiletici da lui tenuti in giro per la penisola italiana. Ubaldini condivise con Savonarola il progetto di distaccare il ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] (25 febbr. 1586) siano datate da Treviso potrebbe far supporre che il G. vi si trovasse per i cicli omiletici dell'avvento e della quaresima (si noti anche che numerose sono le opere dei due famosissimi predicatori del Cinquecento, Francesco ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] mese di aprile.
Un codice conservato nella Biblioteca del convento di S. Francesco di Capestrano (cod. n. XXXI) contenente il ciclo omiletico tenuto da G. nella città toscana, presenta alle cc. 194r-198r un sermone per la festa di S. Saba che ricorre ...
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GIROLAMO di Giovanni
Franco Pignatti
Frate domenicano, nacque a Firenze verso il 1387. Secondo il Necrologio di S. Maria Novella, che costituisce la fonte principale per ricostruirne la biografia, entrò [...] a Firenze, sofferente di podagra e di altri malanni, il 30 ag. 1454.
Perdute le lezioni dantesche, di G. restano scritti omiletici e agiografici in latino. I Rothimata o Arotimata (per i manoscritti cfr. Kaeppeli, p. 248; uno di questi, ms. B.8 ...
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MARCO da Bologna (Marco Fantuzzi)
Rosamaria Dessi
Nacque a Bologna nel 1409. L'ascrizione alla nobile famiglia bolognese dei Fantuzzi non è suffragata dalle fonti. Il francescano Alessandro Ariosto, [...] la stima dello Sforza nei riguardi di M., il quale predicò a Milano nel corso della quaresima: un'eco dei suoi interventi omiletici si ritrova in una lettera di Giovanni Simonetta, il fratello di Cicco, segretario del duca di Milano (cfr. Piana, 1971 ...
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VENTURA, Gioacchino
Ignazio Veca
– Nacque a Palermo il 7 dicembre 1792 da Paolo, futuro barone di Raulica, e da Caterina Platinelli.
Quinto di dodici figli, apparteneva a una famiglia di nobiltà acquisita [...] scritti del padre Ventura, in Regnum Dei, XX (1964), 77-80, pp. 148-184. La raccolta più consistente dei suoi scritti omiletici e saggistici sono ancora le Opere complete, I-XXXI, Milano-Venezia 1852-1864, ma non esiste un’edizione critica dei testi ...
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omileta
omilèta s. m. [der. di omilia, variante di omelia, sull’esempio del gr. ὁμιλήτης, che aveva però il sign. di «discepolo, seguace»] (pl. -i), letter. – Autore di omelie: la fantasia d’Ambrogio che da calmo o. si trasformò in lirico...
omiletica
omilètica s. f. [dall’agg. omiletico; cfr. il gr. ὁμιλητική (sottint. τέχνη) «arte del conversare»]. – Disciplina che insegna il modo di comporre e recitare un discorso sacro, e che comprende tutte le forme di oratoria sacra, cioè...