MARTELLI, Braccio
Simona Feci
– Nacque a Firenze nel 1501 da Pietro, del ramo di Domenico di Niccolò, e da Lucrezia, figlia di Guglielmo Pazzi e Bianca de’ Medici; un fratello, Pandolfo, nacque nel [...] difendere e rafforzare l’autorità episcopale. Lo dimostrò nei mesi successivi, quando si esaminò la questione dell’attività omiletica dei regolari: convinto che fosse opportuno subordinare al vescovo quanti godevano di esenzioni, il M. sostenne che i ...
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VALIER, Agostino
Stefano Andretta
– Nacque quasi certamente a Venezia, e non a Legnago come vorrebbe il suo primo biografo Giovanni Ventura, il 7 aprile 1531 da Bertuccio e da Lucia Navagero.
Avviato [...] Valier compose De rethorica ecclesiastica ad clericos libri tres (Veronae 1574), decisivo e stimato riferimento contemporaneo per l’omiletica ispirata dall’esempio borromaico.
L’8 febbraio 1587 per volontà di Sisto V fu chiamato a far parte della ...
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FLORIMONTE, Galeazzo
Franco Pignatti
Nacque a Sessa Aurunca (nell'odierna provincia di Caserta) il 27 apr. 1484, figlio naturale del notaio Marco Ferramonte e di Antonina Castello (o Zitello).
Col cognome [...] di santo Agostino et altri catholici et antichi dottori conobbero una notevole fortuna editoriale, esercitando una cospicua influenza sull'omiletica cattolica barocca. Quando uscì la prima edizione il F. lavorava già alla Seconda parte de' sermoni di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Interpreti e forme della letteratura teologica nel XII secolo
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XII secolo si alternano [...] , valdesi, ebrei e musulmani), l’autore fa ricorso sia a citazioni patristiche che ad argomenti razionali. L’impostazione omiletica è predominante nella Summa de arte praedicatoria (o Ars praedicandi), mentre la cosiddetta Summa “ Quot modis ” è in ...
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È l'insieme delle rivelazioni che Maometto affermò esser a lui discese da Dio nella lingua araba (per il modo della discesa, e per il giudizio sulla sincerità di Maometto, v. islamismo; maometto) per predicare [...] ammessa. Secondo studî recenti nello stile di molte parti del Corano si trova l'eco fedele delle forme della omiletica cristiana dei Siri; e le comunità cristiane con le quali Maometto entrò più direttamente in contatto sarebbero state nestoriane ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] , i suoi limiti. Il secolo rappresentò, fondamentalmente, un periodo di transizione. I generi letterari religiosi, in particolare l'omiletica e l'agiografia, iniziarono la fase del declino, non immediatamente sensibile per il grande numero di testi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre la produzione didattica in versi non è riconducibile a un modello letterario [...] didascalica in versi è quella di tipo morale-religioso, diffusa in Francia già dal XII secolo. Essa include un filone omiletico, che sviluppa la tradizione medievale dell’exemplum, e un corpus di traduzioni di scritti teologici e morali latini. Dalla ...
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MAFFEI, Timoteo (al secolo Niccolò Giacomo)
Isabella Gagliardi
Nacque intorno al 1415 a Verona, da Guglielmo e da Orsolina Maffei. Il padre apparteneva a un'aristocratica famiglia bolognese che, giunta [...] nella Congregazione, di cui divenne vicario generale e poi rettore fino al 1457. Proseguiva, tuttavia, i suoi viaggi e la sua attività omiletica: nel 1454 fu in Toscana, poi a Roma e nel 1456 di nuovo a Firenze e successivamente a Milano e a Genova ...
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GAVAZZI, Antonio (in religione Alessandro)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bologna il 22 marzo 1809 da Vincenzo, avvocato, e da Maria Patuzzi. Di famiglia ultrapapalina, secondo di venti figli, il G. studiò [...] sua Chiesa libera che ospitava anche un asilo, una scuola normale e una facoltà di teologia, ove egli stesso insegnava omiletica e teologia razionale.
Con 15 studenti e 200 fedeli che accorrevano alle sue prediche, la comunità romana era, dopo quella ...
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SERVASANTO da Faenza
Nicolò Maldina
SERVASANTO da Faenza (Servasan, Servasantus, Servasius tuscus, Johannes Servasancti, Iacobus Servasanto). – Nacque forse a Faenza a cavallo del 1220 o del 1230.
La [...] più ampio progetto concepito per offrire un corpus di sermoni modello per ciascuna delle occasioni previste dall’omiletica tardomedievale, onde integrare i repertori di praedicabilia offerti nelle sue summae con concreti esempi di predicazione: «Sed ...
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omiletica
omilètica s. f. [dall’agg. omiletico; cfr. il gr. ὁμιλητική (sottint. τέχνη) «arte del conversare»]. – Disciplina che insegna il modo di comporre e recitare un discorso sacro, e che comprende tutte le forme di oratoria sacra, cioè...
omileta
omilèta s. m. [der. di omilia, variante di omelia, sull’esempio del gr. ὁμιλήτης, che aveva però il sign. di «discepolo, seguace»] (pl. -i), letter. – Autore di omelie: la fantasia d’Ambrogio che da calmo o. si trasformò in lirico...