Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] più celebre è il cosiddetto a. scita, formato da due corna di antilope congiunte alla base, arma tipica degli eroi di Omero, venuta ai Greci dal mondo orientale. Nel Medioevo, l’a. ebbe dimensioni diverse a seconda dei popoli che lo usavano (quello ...
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NEGRO
G. Becatti
Tra le varie popolazioni barbariche del mondo antico, la negra ha più d'ogni altra attratto l'interesse degli artisti che ne hanno dato vivaci caratterizzazioni. Sebbene sotto il nome [...] dalla faccia bruciata dal sole. La mancanza di conoscenze esatte del continente africano determinava questa generalizzazione del tipo negro. Per Omero l'Etiopia è una terra remota bagnata dall'Oceano, e non v'è accenno al color nero dei suoi abitanti ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] . del II secolo su ricordati la grande maggioranza sono testi tecnici o professionali (trattati medici, ecc.) o testi scolastici (un Omero in corsivo); per contro, dei 111 testi biblici sinora rinvenuti in Egitto, 99 sono c. e soltanto 12 sono rotuli ...
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PROITOS (Προῖτος)
A. Bisi
Figlio di Abante e di Aglaia, re di Tirinto, discendente dalla stirpe dei Danaidi.
Si narra che i Ciclopi costruirono per lui la rocca di Tirinto. Apollodoro (Bibl., ii, 2, [...] scacciato da Argo dal fratello e si recò in Licia da Iobate, sposandone la figlia, che è detta Antheia in Omero, Stheneboia nella tradizione posteriore. Forte di un esercito licio P. tornò a Tirinto, obbligando Acrisio ad una spartizione dei dominî ...
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APOLLONIO di Tiana (᾿Απολλώνιος)
G. Sena Chiesa
Filosofo neopitagorico vissuto a Roma nella seconda metà del I sec. d. C. Ci è noto da una biografia scritta, per incarico di Giulia Domna, da Filostrato [...] . a. C., assai prima, quindi, della nascita di Apollonio. In questo tipo si suole riconoscere un ritratto ideale ellenistico rappresentante Omero o Esiodo.
Bibl: J. J. Bernoulli; Griechische Ikonographie, II, Monaco 1901, p. 198; Muenztaf., II, 22; L ...
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IRIDE
G. Gualandi
(῏Ιρις, Iris). − Messaggera degli dèi e personificazione dell'arcobaleno, che secondo Esiodo (Theog., vv. 265, 780) era figlia di Taumante e dell'oceanina Elettra. La dea, dal nome [...] 'isola di Ecate presso Delo, forse per l'aiuto che I. aveva dato in quel luogo a Latona partoriente.
Già nella tradizione omerica I. appare come messaggera e le vengono attribuite le ali per indicare la rapidità con cui esegue gli ordini di Zeus e di ...
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Creta
Fabrizio Di Marco
L'isola del Minotauro
Creta fu il centro della civiltà minoica, che con il leggendario re Minosse e i suoi successori dominò il Mediterraneo per oltre duemila anni. La cultura [...] delle principali rotte di navigazione del Mediterraneo orientale.
La civiltà minoica è testimoniata dalla realizzazione di città (il poeta Omero disse che l'isola aveva 100 città) e soprattutto dai grandi palazzi dei re. Questa cultura poi ci ha ...
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GROTTAFERRATA, Badia di
E. Fabbricotti
Maestoso complesso di opere fortificate costruito verso il lato orientale dell'attuale paese di G., sui Colli Albani, tra il 1483 e il 1491 da Antonio da Sangallo [...] : una stele funeraria greca del V sec. a. C., una testa severa di fanciullo, una di scuola prassitelica, ritratti di Euripide, Omero e Costantino, sarcofagi o frammenti con il trionfo di Dioniso, le imprese di Dioniso contro gli Indi, il trasporto di ...
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CLITENNESTRA (Κλυταιμήστρα; Clytaemestra)
L. Guerrini
Figlia di Tindaro e Leda, è sorella di Timandra e Filonoe, e gemella di Elena, la quale però, come anche i Dioscuri, ha padre divino (Zeus).
Dapprima [...] cioè tramandate dai poeti epici, C. non prende parte all'assassinio di Agamennone, che è intieramente opera di Egisto. In Omero, ad esempio, unica colpa di C. è la consapevolezza del delitto dell'amante. Una tradizione invece opposta all'epica, di ...
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PISTIS (Πίστις)
L. Franchi
Divinità greca, personificazione dei concetti di fedeltà e fede.
Il primo a parlarne è Teognide (1135 ss.): P., μεγάλν ϑεός (Theogn., 1137), abitava un tempo sulla terra ma [...] ᾿Αρητή, Μνήμη e Σοϕία compare nell'ultimo settore del rilievo di Archelaos di Priene (v.) detto dell'"Apoteosi di Omero". È solo dall'iscrizione che apprendiamo della presenza di P. perché le quattro figure femminili sono del tutto indifferenziate ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...