GERUNDIO
Il gerundio è un modo verbale indefinito che ha soltanto due tempi: il gerundio presente (o semplice) e il gerundio passato (o composto); il gerundio passato si forma con il gerundio dell’ausiliare [...] va dicendo ad ogni cosa (D. Modugno, Vecchio frack)
– la perifrasi (oggi poco usata) venire + gerundio
Tutto quello che Omero viene dicendo di qui innanzi (I. Pindemonte, Note alla traduzione dell’Odissea)
In alcuni casi il gerundio ha perso la ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] l’opera al pubblico come traduzione di antichi testi gaelici di nuova scoperta, scritti da Ossian, bardo paragonato a un Omero del Nord. I temi preromantici (i soggetti barbarici e primitivi, l’ammirazione per la natura selvaggia e misteriosa) furono ...
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Diritto
Ciascuna delle annotazioni interlineari o marginali che accompagnano i testi giuridici medievali. Con valore collettivo, la raccolta delle annotazioni di un glossatore a un testo, con eventuale [...] , per distrazione di un posteriore amanuense, fu interpolato nel testo. In testi letterari la g. risale ad alta antichità (g. a Omero si fanno risalire al 5° sec. a.C.) e particolarmente ampia ne è l’applicazione da parte dei grammatici dell’età ...
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WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] attica, ancora oggi viva; e molti drammi egli tradusse in versi tedeschi. Ma non si deve tacere neppure delle sue analisi omeriche, le quali segnano uno stadio importante nella storia di una questione, checché se ne dica, sempre viva: qui egli non si ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] tendini; i legamenti; lo scheletro (composto da ossa: cranio, osso frontale, mascella, mandibola, vertebra, clavicola, sterno, omero, costola, colonna vertebrale, ulna, radio, ileo, osso sacro, carpo, metacarpo, falange, femore, rotula, tibia, perone ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] periodo qui trattato siano state prese in minor considerazione − oltre a Omero − la letteratura greca del 5° secolo o quella latina del 1 epoche posteriori (E.A. Havelock); per quanto riguarda Omero, si ripropongono tuttavia, anche se su basi in parte ...
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lingue morte
Emanuele Lelli
La memoria di antiche civiltà
Quando una lingua non è più parlata e neanche impiegata per i documenti scritti, si definisce lingua morta. Le lingue morte sono spesso misteriose [...] giusta per decifrare quella lingua: si scoprì così il mondo dei palazzi e degli eroi cantati nei poemi di Omero.
Altre lingue morte rimangono ancora oggi più o meno oscure: gli affascinanti segni delle civiltà dell’America precolombiana; le ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] la sua collaborazione all’Enciclopedia Italiana (dal 1929 al 1937), lavoro impegnativo e di alta qualità. Spicca la voce Omero, saggio lucido e profondo; innumerevoli le voci su autori antichi, molte quelle su studiosi dell’antichità (dunque ancora ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] che nordica, restando fedele a quell’ideale di razionale attualizzazione dell’antico che la sua esperienza di traduttore di Omero gli aveva fatto maturare. La traduzione di Persio (1803) costituisce un interessante banco di prova delle possibilità ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] abitate, e spesso ricorrente anche sulle loro monete. Il nome phoinix è estremamente antico, dal momento che è presente già in Omero e identificava il popolo così come la merce più preziosa che era loro associata: la porpora. Si tratta di un prezioso ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...