Leopold, Jan Hendrik. - Poeta olandese ('s-Hertogenbosch 1865 - Rotterdam 1925). Poeta dalla sensibilità tormentata, deliberatamente isolato, fu legato alla tradizione del simbolismo. Svolse un'intensa [...] attività di traduttore (Sofocle, Omero, W. Shakespeare), occupandosi anche delle poesie persiane di Umar Hayyam (11°-12° sec.). ...
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Erudito, greco di Calabria (sec. 14º), allievo di Barlaam Calabro. Nell'inverno 1358-59 conobbe a Padova Petrarca; nel 1360 Boccaccio lo chiamò a Firenze presso lo Studio, dove, primo maestro pubblico [...] per naufragio nel viaggio di ritorno (estate del 1365 o dell'anno successivo). Recenti studî, individuando tra l'altro codici di Omero e di Euripide, trascritti e commentati da L. P., hanno permesso un equo giudizio sulla sua cultura, che si collega ...
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Storico e retore greco di Anfipoli (sec. 4º a. C.). Compose una storia dalle origini alla morte di Filippo di Macedonia, un'altra opera su Anfipoli, ma acquistò celebrità per la sua critica a Omero, contro [...] il quale scrisse un'opera in 9 libri, per cui fu detto ῾Ομηρομάστιξ, cioè "frusta di Omero": dell'opera si hanno varî ma brevi frammenti dai quali risulta il tono sofistico e retorico delle sue critiche, da riconnettersi con le questioni poste dagli ...
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Umanista fiorentino (sec. 15º), fu professore di diritto a Pisa nel 1492; studioso di greco e allievo di Demetrio Calcondila, fu il promotore e il finanziatore della monumentale prima edizione di Omero [...] (1488-89), il cui testo fu approvato dal Calcondila e i cui caratteri furono opera dell'altro greco D. Damila. Sulla base di un'ipotesi di V. Scholderer, successivamente confutata da R. Ridolfi, era stato ...
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(gr. Κήρ, pl. Κῆρες) Figure mitologiche, la cui personificazione è assai varia e incerta; in origine figurazioni delle afflizioni della vecchiaia e della morte, tendono ad assumere una sia pur debole configurazione [...] già in Omero; in Esiodo abbiamo una sola Kήρ, figlia, con Moros e con Thànatos, della Notte, ma poi il poeta mostra di conoscerne numerose, figlie della Notte, sorelle delle Moire, vendicatrici delle male azioni. Sono spesso confuse con le Moire e ...
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Scrittrice (Saumur 1654 circa - Parigi 1720). Figlia del filologo Tanneguy Lefèvre, sposò un discepolo di questo, André Dacier (1651-1722). Pubblicò traduzioni e commenti di opere classiche; soprattutto [...] le dissertazioni Des causes de la corruption du goust: vi si rivendicava la più assoluta fedeltà al testo omerico, come depositario di una sapienza filosofica e teologica antichissima. Così ella iniziava, come sostenitrice degli "antichi", la seconda ...
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Scrittore romano (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), ordinatore delle biblioteche di Roma per incarico di Augusto. Amico di Ovidio, ebbe il soprannome di Iliaco perché, traendo la materia dai poeti ciclici, cantò, [...] in aggiunta a Omero, i fatti precedenti e successivi alla guerra di Troia; i suoi scritti non ci sono pervenuti. ...
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Scrittore (vissuto ad Alessandria intorno al 100 d. C.) di curiosità erudite; fu autore di un dramma (o forse romanzo) mitologico-erudito, la Sfinge; di un poema, Antiomero, in 24 rapsodie, inteso a correggere [...] i dati di Omero; di altre opere paradossografiche, note a noi da estratti fatti da autori posteriori. ...
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(gr. ῞Ηλιος) Nome greco del dio Sole, col quale fu venerato in Grecia ma anche in Frigia, Assiria, Persia, Egitto, Libia, Etiopia. E. è il sole personificato, figlio dei titani Iperione e Teia (o Eurifaessa); [...] in Omero è detto anche Iperione, come il padre, e Iperionide. E. nel suo cammino attraversa la volta celeste, sorgendo dalla parte orientale dell’Oceano, e si rituffa alla sera nell’Oceano all’estremo occidente per tornare al punto di partenza. Il ...
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(gr. Θηβαΐς) letteratura Titolo di vari poemi epici greci e latini, ispirati alle leggende del ciclo tebano, del quale facevano parte anche l’Edipodia e gli Epigoni. La T. più antica, citata da Callino [...] come di Omero, era forse di età anteriore all’Iliade: narrava le discordie fra i figli di Edipo, Eteocle e Polinice (➔) e la guerra dei Sette contro Tebe. Il poema, perduto, esercitò largo influsso su Pindaro e i tragici. storia Regione dell’Alto ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...