CONTI (Quintianus Stoa), Giovanni Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque verso la fine del 1484 a Quinzano d'Oglio, nei pressi di Brescia, da Giovanni, originario di Gandino, un paese del Bergamasco, e [...] genere letterarioumanistico (solo nel 1503, sempre in Pavia, apparvero gli otto libri De Martis et Veneris concubitu, ispirati a Omero e a Reposiano, i dodici libri dei Diari, il De syllabarum quantitate epographiae sex, una specie di trattato di ...
Leggi Tutto
SALVINI, Salvino
Benedetta Matucci
– Nacque a Livorno il 26 marzo 1824 da Ranieri, sarto di origini pisane, e da Giuseppa Biti, livornese (Venturi, 1938, p. 15).
Nonostante che il padre volesse indirizzarlo [...] pensione accademica fino al termine del quadriennio, facendo pervenire nel 1854 l’ultimo saggio previsto, la perentoria figura dell’Omero che canta al popolo la morte di Patroclo (Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti).
Nel 1856, per ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giunta), Filippo, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, verso il 1450 secondo Bandini (p. 24) e Decia (p. 19), nel 1456 secondo Pettas (p. 336), da Giunta di Biagio; della madre si conosce [...] . Per la prima edizione conosciuta a sua cura e spese, il sofista Zenobio del 1497, i caratteri greci furono gli stessi dell'Omero stampato da Bartolomeo de' Libri nel 1488-89.
Tra il 1503 e il 1515, limitò il suo campo ai testi letterari latini ...
Leggi Tutto
GAMBARA, Lorenzo
Angela Asor Rosa
, Lorenzo. - Nacque a Brescia, probabilmente intorno alla fine del sec. XV «nel 1496 da famiglia cospicua, anche se non appartenente alla nobile e ben nota famiglia»: [...] rapportati a quelli dell’arte che giunge a stabilire l’assoluta priorità dei primi sui secondi. In tal senso il G. critica Omero e altri lirici della classicità per aver cantato nelle proprie opere l’adulterio e il culto dei falsi dei. La forza della ...
Leggi Tutto
CASTRAVILLA, Ridolfo
Nicola Longo
Nato probabilmente entro il secondo quarto del XVI sec., l'autore che si nasconde sotto tale presunto pseudonimo appartenne all'ambiente senese anche se rimase sconosciuto [...] è un poema (dunque non può essere paragonata ai poemi omerici), che se lo fosse non sarebbe un poema eroico, che è eroico perché non è imitazione di eroi, alla maniera omerica, come li intendeva Aristotele, ma rispecchia sempre avvenimenti di uomini ...
Leggi Tutto
DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] sono esemplificativi della buona creanza del vivere e rinviano ad autori della classicità greca e latina (Plutarco, Virgilio, Omero). La traduzione in latino del Galateo si andava ad aggiungere a quelle precedenti in francese e in inglese che ...
Leggi Tutto
MOSCATI, Bernardino
Alessandro Porro
– Nacque a Casalmoro presso Asola, in territorio del ducato di Mantova, il 2 dicembre 1705 da Carlo e Anna.
Sulla precisa data di nascita sussiste qualche incertezza. [...] (Mémoire sur l’amputation des amygdales, ibid., V [1774], pp. 432, 444-460). Nella memoria relativa alle fratture d’omero, Moscati propone l’uso di un apparecchio contenitivo costituito da bende inzuppate nella chiara d’uovo sbattuta. A proposito ...
Leggi Tutto
FONTANA, Giovanni Giuseppe
Lia Bernini
Nacque a Carrara il 27 Marzo 1820 da Antonio e Maria Teresa Passani. Fu avviato alla scultura dagli zii Pietro e Ferdinando e frequentò l'Accademia di belle arti [...] (1864), i rilievi di soggetto shakespeariano con Giulietta alla finestra (1874) e La regina delle fate (1876), un busto di Omero (copia dei prototipi antichi del Louvre e del Museo archeologico di Napoli), oltre a una serie di ritratti che dovevano ...
Leggi Tutto
CARONELLI (Caronello, de Caronelli, de Caronetis, de Coneclano, de Corneclano, de Corneclario, de Cornedano), Francesco
Fabio Troncarelli
Nacque intorno alla metà del XIV sec. a "Coneclano" (probabilmente [...] ); nella seconda parte, sono menzionate alcune concezioni giuste sul fato "aliquorum antiquorum", quali quelle di Seneca e di Omero, e la posizione dei filosofi cattolici, in particolare quella di s. Tommaso, tratta dalla Summa contra Gentiles (capp ...
Leggi Tutto
FILIPPO di Pietro
Mario Infelise
Nato presumibilmente nella prima metà del sec. XV, da Pietro, fu attivo a Venezia come tipografo tra il 1472 e il 1482.
Incerte sono le notizie sulle sue origini; fu [...] et malorum, 1475, 1480; Tusculanae disputationes, 1480) e di Aristotele (Opera, 1482; Rhetorica, 1481) quindi Orazio (Opera, 1479) Omero (Iliade, 1477) e Sallustio (Opera, 1480).
La scarsa documentazione rimasta su F. non consente di fornire che ...
Leggi Tutto
omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...