Forma di governo nella quale i poteri di sovranità popolare e nazionale fanno capo a un’autorità sostanzialmente, ma non esclusivamente, monopersonale, basata su fattori di legittimazione tradizionale [...] ordinamenti politici che quelli monarchici. Monarchica era la società cretese-micenea e m. di tipo paternalistico sono quelle rappresentate da Omero nell’8°-7° sec. a.C. La decifrazione dei testi d’età micenea in lineare B ha provato la diversità ...
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Poetessa (Lisbona 1750 - Bemfica do Ribatejo 1839). Moglie (1779) del conte di Oeynhausen ministro del Portogallo a Vienna, visse in questa città fino alla morte del marito (1793), entrando in contatto [...] la transizione dall'Arcadia al Romanticismo; influì notevolmente su Bocage e Herculano. Scrisse componimenti poetici in vario metro, tra cui il poema Recreações botánicas, tradusse da Omero, Orazio, A. Lamartine, J. Thomson, G. Bürger, W. Goethe. ...
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LESSICOGRAFIA
Gino FUNAIOLI
Bruno MIGLIORINI
Lessicografia classica. - Nell'antica letteratura rimastaci il nome non esiste. I Greci chiamavano λέξεις i lessici; λεξικον, nel bizantino Fozio è usato [...] il modello per l'avvenire rimane qui, e si capisce che Aristofane fosse poi tanto sfruttato. Certo, nell'interpretazione verbale d'Omero egli non fa che aprire le vie all'allievo Aristarco, del quale solo è il vanto d'aver penetrato tutto intero, col ...
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Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] di un'identica creazione; era lecito, tutt'al più, dire con arguzia che Omero era l'aedo dei re, Esiodo quello degli agricoltori (Dio Chrys., II, 6 d'ogni forma di poesia. che si rintracciavano in Omero, si potevano, anche se in forma e proporzione ...
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Divinità minori dell'antica religione greca; costituivano il seguito di Rea (v.), come i Satiri e i Sileni quello di Dioniso, i Telchini di Posidone. Distinti certamente in origine gli uni dagli altri, [...] col frastuono delle loro danze e che poi avrebbero servito come sacerdoti. Questa connessione non risulta peraltro molto antica: Omero conosce Creta come il luogo d'origine di danze simili a quelle che si dissero poi inventate dai Cureti (Iliade ...
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Filologo classico, nato a Lipsia il 2 gennaio 1802, morto ivi il 1 agosto 1883. Studiò con G. Hermann e C. D. Beck. Completò in sette volumi (1819-1826) l'edizione di Aristofane cui aveva posto mano nel [...] e Aristofane, anche Erodoto, Luciano e parte di Flavio Giuseppe; per la Clarendon Press, oltre ai poeti drammatici, curò Omero e Demostene, gli scolî a Eschine, il lessico di Arpocrazione, le opere di Clemente Alessandrino, ecc. E pubblicò ancora ...
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Robotica
Christopher Freeman
di Christopher Freeman
Robotica
Introduzione
Il significato attuale del termine 'robot' (derivato dal ceco robota che significa 'lavoro servile') si deve allo scrittore [...] meccanici antropomorfi è assai più antica: sia gli Egizi che i Greci immaginarono statue capaci di muoversi e parlare, e Omero nell'Iliade parla di schiavi di bronzo.Tuttavia, in questo campo, la speculazione fantastica e l'invenzione hanno assunto ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] come pegno della suprema salute di Troia. Diversa per carattere era l'immagine di Atena nel santuario di Ilio secondo Omero: una statua seduta e verosimilmente disarmata, sulle cui ginocchia Theano, Ecuba e le donne troiane depongono un peplo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] per instituir altri che potrebbero essere, con altre vene, arti e furori, equali, simili e maggiori de diversi geni.
CICADA: Sì che, come Omero nel suo geno non fu poeta che pendesse da regole, ma è causa delle regola che serveno a coloro che son più ...
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ANAXENOR (᾿Αναξήνωρ, Anaxēnor)
L. Forti
Pittore greco di età ignota, oriundo di Magnesia (non si sa esattamente da quale delle città di questo nome). Ci è noto non perché avesse raggiunto una certa rinomanza [...] e le beffe dei suoi contemporanei, perché ad un suo quadro raffigurante un cantante aveva superbamente aggiunto alcuni versi di Omero (Od., ix, 3-4), ma, non essendo riuscito a calcolare esattamente il posto per l'iscrizione, dovette lasciarla ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...