TRITTOLEMO (Τριπτόλεμος, Τρεπτόλομος, Τριοπτόλεμος, Triptolĕmus)
P. E. Arias
Eroe eleusinio, il cui nome gli antichi facevano derivare da τρίπολος (colui che ara tre volte, cfr. Schol. Hom., Il., xviii, [...] colui che lotta tre volte, che si affatica molto, specialmente in relazione con la sua attività agreste).
T. era, secondo l'Inno Omerico a Demeter, uno dei re di Eleusi, insieme con Diocle, Eumolpo e Celeo; presso di lui si era fermata la dea Demetra ...
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OTTO, Walter F
Storico delle religioni, nato il 22 giugno 1874, professore a Francoforte, quindi (1934) a Königsberg.
È arrivato, anche sotto l'influsso di L. Frobenius, a una concezione delle religioni [...] del mondo orientale e del cristianesimo e quello della civiltà classica, manifestatasi nella sua forma più pura nel mondo omerico. L'indirizzo dell'O., criticato da varî studiosi come "a-storico" o "anti-storico", o "filosofico" (in quanto esso ...
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Scrittore francese (Parigi 1672 - ivi 1731). Iniziò la sua attività letteraria con opere per musica (L'Europe galante, 1697, ecc.); più tardi compose Odes (1709), Fables (1719) e tragedie (fra cui notevole [...] cui aprì la seconda fase, pubblicando (1713) una Iliade ridotta in dodici canti, sulla base della traduzione in prosa del poema omerico eseguita da Anne Dacier: questa protestò con un trattato, Causes de la corruption du goût. La M.-H. replicò con le ...
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Poeta elegiaco greco di Efeso (prima metà del 7º sec. a. C.); ritenuto dagli antichi inventore del pentametro, scrisse elegie guerresche; dei quattro frammenti rimasti, il primo, più noto, contiene un'esortazione [...] gli invasori, forse i Cimmerî, ed è tanto simile alle Esortazioni di Tirteo, che fu attribuito a questo poeta. In questo frammento e negli altri, C., che non ha una personalità poetica, usa con tono elevato il linguaggio tradizionale omerico. ...
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STENELO (Σϑένελος, Sthenĕlus)
Carlo GALLAVOTTI
Figlio di Capaneo e partecipe egli pure alla spedizione degli Epigoni contro Tebe, come egli stesso si vanta rispondendo ad Agamennone nell'Iliade (IV, [...] le mura di Troia, associato quasi sempre a Diomede, insieme con il quale era venuto da Argo (Il., II, 564). Uno scolio omerico (Ad Iliad., VIII, 114) spiega perché St., in seguito a una ferita, non potesse combattere a piedi, e poiché la disavventura ...
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Scrittrice (Saumur 1654 circa - Parigi 1720). Figlia del filologo Tanneguy Lefèvre, sposò un discepolo di questo, André Dacier (1651-1722). Pubblicò traduzioni e commenti di opere classiche; soprattutto [...] le dissertazioni Des causes de la corruption du goust: vi si rivendicava la più assoluta fedeltà al testo omerico, come depositario di una sapienza filosofica e teologica antichissima. Così ella iniziava, come sostenitrice degli "antichi", la seconda ...
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1. Figlio di Eupite (Εὐπείϑης), è secondo l'Odissea il più scellerato e il più insolente dei proci, i pretendenti di Penelope. Benché dovesse gratitudine a Ulisse, che ne aveva accolto il padre straniero [...] Telemaco, e va macchinando ripetutamente la morte di quest'ultimo. Insulta Ulisse travestito da mendicante (e quindi, secondo il concetto omerico, sacro ospite) e anzi lo colpisce alla spalla destra con uno sgabello. Cerca, più che può, d'impedire o ...
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TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] "pre-olimpiche", una delle Oceanidi (Hesiod., Theog., 360), ovvero la più potente delle Parche (Pind., Frag., 41 Sn.). E esclusa dall'Olimpo omerico (confronta Macrob., Sat., v, 16, 8; Lyd., De mens., iv, 7). Nel V sec. a. C. compare per lo più ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] e la stirpe dei satiri vili e buoni a nulla: γένος Σατύρων οὐτιδανῶν καὶ ἀμηχανοεργῶν". Alle ninfe si richiama anche l'Inno omerico ad Afrodite nel quale si ricordano (in Aphrod., v, 262) "i sileni ed Argifonte che si uniscono nel recesso di amabili ...
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Antica città verso la punta orientale dell'Argolide, sulla costa di fronte all'isoletta di Idra, su un lungo braccio di terra che si protende nel mare dalle pendici del colle Pron (alto 65 metri), formando [...] settentrionale con Trezene ed Epidauro. Secondo la tradizione, di origine driopica e nominata già nel Catalogo delle navi omerico nel regno di Diomede, appartenne poi all'epoca delle migrazioni doriche all'Anfizionia Calaurica; resti di ceramiche ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...