Vedi DELOS dell'anno: 1960 - 1973
DELOS (Δῆλος)
G. Becatti
Personificazione dell'isola dell'Egeo che appare come tale in relazione col mito della nascita di Apollo.
Nell'Inno Omerico, in Apoll. Dell., [...] 49 ss., in cui si canta la nascita di Apollo nell'isoletta rocciosa che si copre d'oro e di fiori, D. è già personificata. Divenne uno dei principali luoghi del culto apollineo e in Pindaro (fr., 64-65) ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] Grecia, nell’età omerico-micenea, riti dionisiaci e cori ditirambici si svolgono in appositi recinti che l’archeologia indica con l’espressione area teatrale: ed è qui che, nei secoli successivi, si enucleò l’edificio teatrale greco (fig. A). Di t., ...
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('Ασίνη, Asĭne). -1. Antica città dell'Argolide, fondata, secondo la tradizione, da Driopi venuti dalla Tessaglia o dalla contrada del Parnaso; è nominata, insieme con Ermione, nel catalogo delle navi [...] omerico, ed è precisata la sua posizione sul golfo di Nauplia dalle notizie di Strabone e di Pausania. In base a questi dati si può accettare con sicurezza la sua ubicazione presso il mare a un chilometro dalla località di Tolón, su un colle detto ...
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Filologo classico (Corbeil-sur-Seine 1750 - Parigi 1805). Ricercò e studiò i codici antichi nelle principali biblioteche d'Europa. Fu prof. di greco antico e moderno al Collège de France. Curò l'edizione [...] critica del Lessico omerico di Apollonio (1773) e del romanzo pastorale di Longo Sofista, Dafni e Cloe (1778); pubblicò Anecdota graeca (1781, da un codice parigino e un codice marciano) e (1788) il codice marciano dell'Iliade con scolî, da lui ...
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ELETTRA (᾿Ηλέκτα)
A. Comotti
Divinità in origine della luce, fu poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante, madre di Iride e delle Arpie, oppure una delle Pleiadi. Nella poesia, ma non nell'epos [...] omerico, passò come figlia di Agamennone. Già nella Oresteia di Stesicoro sembra aver avuto un ruolo importante; in seguito divenne una figura cara alla tragedia. Nella tragica vicenda della casa di Agamennone, E. è la testimone impotente dell' ...
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Akhkhiyawā (o Ahhiava) Antica popolazione del Mediterraneo orientale ricordata nei testi ittiti del 14°-13° sec. a.C. e probabilmente identica agli Acaivascia dei documenti egizi del 13° sec. a.C. Molti, [...] confrontando il loro nome con quello omerico degli Achei (᾿Αχαιοί), li ritengono Greci migrati verso le isole e l’Anatolia nel 15°-14° sec. a.C. ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] nel ciclo omerico, A. combatte poi contro Eracle a favore del figlio Kyknos; partecipa anche alla gigantomachia con gli altri dei. In generale A. non ebbe però l'importanza e la diffusione iconografica delle altre divinità greche (v. anche Marte).
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Scrittore e viaggiatore francese (Morez, Jura, 1864 - Parigi 1931); tentò una brillante e discussa ricostruzione degli itinerarî e delle tappe del leggendario viaggio di Ulisse: Les Phéniciens et l'Odyssée [...] (2 voll., 1902-03); curò un'edizione del poema omerico: L' Odyssée, "poésie homérique" (1924-25). Il figlio Jean (1908-1957), archeologo e storico dell'antichità, è particolarmente noto per La colonisation grecque de l'Italie méridionale et de la ...
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Filologo greco (prima metà del 2º sec. a. C.), contemporaneo di Aristarco ma seguace di Cratete e della scuola di Pergamo; autore di una dottissima opera in 30 libri (Τρωικὸς διάκοσμος "Ordinamento troiano") [...] che, prendendo a base il Catalogo delle navi omerico, dava un amplissimo corredo di notizie storiche, geografiche, mitologiche e letterarie sulla Troade. L'opera, molto letta e utilizzata dagli eruditi fino al 2º sec. d. C., andò poi perduta. ...
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Archeologo (Riverstown, Meath, 1717 circa - Putney 1771). Compì viaggi ed esplorazioni scientifiche insieme con J. Bouverie e J. Dawkins in Grecia e in Asia Minore, specialmente nei luoghi omerici, pubblicando [...] volumi sulle rovine di Palmira (1753), di Baalbek (1757) e studî sul problema omerico in relazione alla topografia della Troade (1769, 1775), sostenendo per primo la tesi che ai tempi di Omero non si conoscesse la scrittura. ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...