Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] su altri vasi corinzî) e l'araldo Taltibio. Davanti ad essi stanno quattro figure femminili. L'episodio appare già in Omero (Il., xi, 138 ss.),. ricordato nel discorso che Antenore tiene ad Elena. Un cratere calcidese di Würzburg, accanto al commiato ...
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PETRONIO (Petronius)
P. Moreno
Scrittore latino del I sec. a. C., autore del romanzo Satyricon. È forse da identificare con l'omonimo personaggio di cui parlano Tacito (Ann., xvi, 14-15) e Plinio (Nat. [...] , come appare dalla preferenza accordata agli oratori greci del IV sec.; dei filosofi P. ricorda Platone, ed i suoi poeti sono Omero, Pindaro, i lirici e i grandi tragici; ma il suo classicismo, sul piano letterario, non si riduce ad uno sterile ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare dell’arte della Grecia non è per noi come parlare dell’arte di una [...] temporale. I Greci furono interessati da sempre a raccontare delle storie (alle radici della loro civiltà c’è l’epos omerico) e le arti visive offrono un campo di sperimentazione sconfinato, dove la mimesis arriva a riprodurre una narrazione non solo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simultaneita del diverso, smarrimento di identita e nuovi modelli culturali: Virgilio
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Publio [...] , Virgilio lavora dal 29 a.C. fino alla morte. Nei suoi tratti fondamentali l’Eneide assomma tutte le caratteristiche dell’epos omerico. Le storie e le avventure di quel pugno di Troiani reduci da una paurosa sconfitta nella loro terra, che una volta ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] Origin of Greek Mythology, Berkeley 1932; id., Homer and Mycenae, Londra 1933; G. Patroni, Le menzioni del naos nei poemi omerici, in Athenaeum, 1933, p. 209 segg.; id., Le origini del naos ellenico, in Historia, 1934, p. 594 segg. Recentemente sono ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] schiavo, parallelainente al processo di degradazione che il lavoro materiale subisce nello sviluppo della civiltà greca. Nel mondo omerico lo schiavo è un compagno umile e fedele del padrone, sottoposto ma non disprezzato. Nell'età classica, invece ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] la divinità partecipava ai banchetti, e il cibo le giungeva per mezzo del fuoco e del fumo. Nel cortile dei palazzi omerici sorgeva l'altare (Il., XI, 773; Odyss.. XXII, 334): due vennero trovati in Cnosso (Creta) nel cortile ovest del grande palazzo ...
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SCUDO (dal lat. scutum e dal gr. σκῦτος, a lor volta derivati dal sanscrito sku- "coprire"; fr. bouclier; sp. escudo; ted. Schild; ingl. shield)
George MONTANDON
Gioacchino MANCINI
Ugo BADALUCCHI
Carlo [...] presto in disuso. Con quanta arte fosse lavorata la parte metallica di certi scudi è dimostrato dalla notissima descrizione omerica dello scudo di Achille, fabbricato da Efesto, e da quella dello scudo di Ercole, attribuita ad Esiodo. La superficie ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] grande (Il., IX, 216); ma anche in questo caso ciascuno aveva innanzi a sé porzioni separate. Non appartiene all'età omerica l'uso di cenare sdraiati, né d'incoronarsi durante il banchetto. Sulla piccola tavola individuale o sulla grande tavola in ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] "), di derivazione ovidiana, e La Circe (1624, anch'essa corredata da altre rime e prose), amplificazione involuta dell'episodio omerico. . Ma neanche in esse si osserva quella misura e quella coerenza di tono che siamo soliti incontrare nei poemetti ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...