Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Poesia e religione: il pantheon ellenico tra invenzione e tradizione
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una religione [...] tutti eternamente, e quali mai fossero d’aspetto, non lo si sapeva fino a poco tempo fa, fino a ieri per così dire. Esiodo e Omero infatti io credo che siano di 400 anni più vecchi di me e non di più, e sono proprio quelli che hanno composto per i ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] della navata centrale, egli si fonda sulla tradizione architettonica egizio-fenicia, a cui si ricollegherebbe il megaron omerico, e per la quale il principio della sopraelevazione si sarebbe continuato a sviluppare nell'antica casa principesca greca ...
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Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] lo più con oggetti d'ornamento, secondo le molte e indubitabili prove fornite dallo scavo archeologico, a conferma del racconto omerico. Non il suo aspetto, inferiore per bellezza a quello del bronzo e del rame, e non la sua proprietà di ossidazione ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] nei recenti (1934) scavi del Robinson, sono apparsi dei musaici parietali con ninfe, nereidi, mostri marini e satiri e scene del ciclo omerico, i quali ricordano anche nei fregi la pittura vascolare del sec. V-IV a. C. Del resto la città di Olinto fu ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] Tutti gli studiosi del Tasso sanno come egli medesimo, dopo aver poetato di amori e d'incantesimi (secondo gli esempî che, da Omero e da Virgilio in poi, i poemi epici e i romanzi cavallereschi fino a lui gli offrivano in tanto numero), credé salvare ...
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SPARTA (A. T., 82-83)
Arnaldo MOMIGLIANO
Claudia MERLO * Goffredo BENDINELLI
Città della Grecia, capoluogo del nomo di Laconia (4132 kmq., 144.336 ab. nel 1928). È situata nella valle dell'Eurota, [...] di Eracle così i re di Sparta come i sudditi. L'immigrazione dorica sarebbe avvenuta dopo la guerra di Troia, perché Omero non parla di Dori. Oggi essenzialmente il problema si pone in questi termini: i Dori sono indubbiamente, tra le stirpi greche ...
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TESSAGLIA (Θεσσαλία; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
La Tessaglia è la più estesa delle regioni della Grecia propria. Ben delimitata, ha forma di un vasto bacino, grossolanamente [...] , né in che ordine. La soluzione dipende da considerazioni generali di storia greca. La tradizione, già presupposta dal catalogo omerico, considera ultima (secondo Tucidide 60 anni dopo la presa di Troia) la penetrazione dei Tessali, che cacciarono i ...
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PORTICO (lat. porticus; gr. στοά)
Giacomo GUIDI
Bruno Maria APOLLONJ
Edificio, in generale, di forma rettangolare, generalmente molto allungata, che, almeno dalla parte di uno dei lati lunghi, si [...] specialmente in periodo ellenistico, s'impianta intorno a un cortile a portico, il cui prototipo lontano è nella casa di tipo omerico; più tardi la domus romana aggiungerà all'atrio di tipo italico uno o più cortili a portico. Comuni erano i portici ...
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TROIA (Τροία, "Ιλιον; Troia, Ilium)
Goffredo BENDINELLI
Doro LEVI
Salvatore BATTAGLIA
La regione nord-occidentale dell'Asia Minore e di quella parte dell'Asia Minore che si chiamò poi Eolide, dominata [...] giro della cinta micenea, dal sud, presso i ruderi di un teatro romano s'incontra l'ingresso principale, forse la porta "Dardania" di Omero (VI T), larga m. 3,30 e lastricata, accanto a una delle poderose torri rettangolari della cinta (VI i). Di qui ...
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MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
Goffredo Coppola
Commediografo greco, il più grande rappresentante della cosiddetta commedia nuova. Nacque in Atene il 343-342 a. C. da genitori aristocratici; suo padre [...] . Ad esempio il dimetro anapestico composto di quattro anapesti in serie chiuse da un paremiaco, e forse anche l'esametro omerico.
La scena della commedia di M., e della nuova commedia in generale, è quasi sempre una strada sulla quale guardano ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...