storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] . In questo e nei connessi problemi di responsabilità, di colpa, di moralità, nell’opera di Tucidide, come del resto già nell’epos omerico, sono i germi degli sviluppi successivi della s. (dal 4° sec. in poi).
Perché questi germi dessero luogo a una ...
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TEBE (Θῆβαι, lat. Thebae; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
Città della Grecia, nella Beozia, situata a circa 200 m. d'altezza, al margine di una pianura interna; è ben [...] la sconfitta, è in qualche modo presupposto dal termine certo artificioso di ‛Υποϑῆβαι con cui la città è designata nel catalogo omerico delle navi (Iliade, II, 505).
In sostanza Tebe, fra i centri maggiori della Grecia nel tardo miceneo, riuscì a ...
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È certamente il più geniale dei filologi alessandrini, in più d'un campo iniziatore o innovatore. Allievo con probabilità di Zenodoto, e sicuramente di Callimaco e Dionisio Giambo, tre uomini che arrivarono [...] 180 avanti Cristo. Capitale è l'opera sua di critico del testo, dove antesignano era stato il suo maestro Zenodoto, né per Omero soltanto, sì anche per Esiodo e forse per Pindaro e Anacreonte; ma A. è editore in grande stile, da schiudere ulteriori ...
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Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella ricca biblioteca di E. Stillingfleet, [...] con un accento il primo tempo forte di ciascuna dipodia.
Tra il 1732 e il 34, il B. fu occupato a preparare un'edizione di Omero per cui consultava manoscritti e scolî: già dal 1713 alcuni studî sullo iato l'avevano condotto alla scoperta del digamma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La prassi rituale tra gesti e parole
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura greca la vita religiosa è profondamente [...] contro i patti,
così come questo vino, scorra il loro cervello per terra,
e quello dei figli, servano ad altri le spose!"
Omero, Iliade, trad. it. di R. Calzecchi Onesti, Torino, Einaudi, 1950
Con la parola horkia si designano i patti, ma anche le ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] (nèbris, pardalis, thìrsos, serpenti) queste figure sono indicate con la vasta denominazione di ninfe come per il vaso François. Nell'Inno omerico ad Afrodite (5 262 s.) i sileni si uniscono ad esse. Anche le balie del Dioniso di Nisa sono ninfe, ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] in cui i punti di contatto fra comparatum e comparandum sono più di uno). Se la ripetizione di versi è frequente in Omero, spesso per segnalare il ricorrere di scene o temi tipici, in modo quasi automatico (il che deriva certo dall’oralità, prima, in ...
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ZAMPONI, Giuseppe
Aldo Roma
ZAMPONI (Zamboni, Samponi), Giuseppe (Gioseffo). – Nacque probabilmente a Roma nel primo decennio del Seicento; non si conoscono i nomi dei genitori.
Fu forse allievo di [...] da un incendio divampato nel 1731).
Zamponi fornì la musica per l’Ulisse all’isola di Circe, dramma allegorico di soggetto omerico allestito il 24 febbraio 1650 (con repliche il 26 e il 28) nel nuovo teatro di corte per festeggiare in absentia ...
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ORIONE (᾿Ωρίων, Orion)
S. de Marinis
Mitico cacciatore gigante, dotato di grande forza e bellezza. Alcune tradizioni lo dicono generato dalla terra, altre figlio di Euriale e di Pòsidone e, come tale, [...] a svolgere la sua attività di cacciatore, uccidendo le fiere con la clava bronzea (Od., xi, 572). D'altro canto però Omero stesso, quando parla della costellazione di O. ha sempre dinanzi agli occhi l'immagine del cacciatore (Il., xviii, 486 e 488 ...
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Zenone di Elea
Filosofo (5° sec. a.C.). Discepolo di Parmenide, nacque – come il maestro – a Elea, l’od. Velia dei Romani (Salerno) e fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola eleatica. Apollodoro [...] riconosciutogli da Artistotele (framm. 65 Rose) mentre Platone (Fedro, 261 d) lo definì «Palamede eleate», alludendo all’eroe omerico celebre per le sue invenzioni. Lo stesso procedimento sembra essere alla base anche degli argomenti contro il moto ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...