SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] adagiati su letti tricliniari, sembra essere di derivazione orientale, non originario della Grecia: infatti sappiamo che in età omerica i Greci mangiavano seduti; ed è interessante notare che per le divinità dell'Olimpo, ad eccezione però di Dioniso ...
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IRESIONE ('Εὶπεσιώνη)
Giulio Giannelli
Si chiamava così, presso i Greci, un ramo di alloro o di olivo, fasciato di bende di lana rossa o bianca, al quale si appendevano le primizie della raccolta e che [...] l'influsso del verbo εὔρω "domando") una specie di "canto del questuante o del mendicante". Alcuno vede (Cessi) nel carme pseudo-omerico l'esempio del canto corale alternato fra il corifeo e le parti del coro nella celebrazione del rito.
Bibl.: C. A ...
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Sindbàd (o Sindibàd o Simbàd; arabo Sindbā′d o Sindibā′d) il Marinaio Eroe di un ciclo di racconti di viaggi, che compaiono inclusi nelle Mille e una notte, ma originariamente indipendenti.
In ognuno [...] delle avventure, presentando singolari analogie con episodi dell'Odissea, hanno fatto pensare alla possibilità che il poema omerico sia stato noto in una prosastica versione araba alla cultura abbaside da cui provengono i viaggi. Sindbàd non ...
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WOLF, Friedrich August
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Hainrode presso Nordhausen il 15 febbraio 1759, morto (durante un viaggio) a Marsiglia l'8 agosto 1824. Nel 1777 riuscì, nonostante le resistenze [...] solo scritto, dell'opera comprende il periodo più antico, sino ad Apione. Ma il W. giunse subito alla conclusione che di Omero non era mai esistito un testo originale nel senso comune della parola, un autografo. Il W. parte dal diniego dell'antichità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre il poema cavalleresco di tradizione ariostesca continua a riscuotere un largo [...] gli uomini di quel secolo di gusto non così isvogliato; però non tanto v’attesero; maggiore nondimeno in Virgilio che in Omero si ritrova. Gratissima era a’ nostri tempi, e perciò devevano i nostri poeti co’ sapori di questa varietà condire i loro ...
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Ettore
Giorgio Padoan
Figlio di Priamo, re di Troia, e di Ecuba. Valorosissimo in guerra, E. fu il principale eroe di parte troiana durante il lungo assedio greco, l'unico che potesse aspirare a misurarsi [...] Troiani, dei quali in quei lunghi anni E. era stato l'amato capo militare e l'anima della resistenza.
Dalla narrazione omerica la figura dell'eroe troiano risulta viva anche di umanità, per la generosità verso il nemico vinto e soprattutto per gli ...
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ciclopi
Giorgio Padoan
. Personaggi della mitologia classica. I c. erano raffigurati come uomini giganteschi, con un unico occhio posto al centro della fronte.
La tradizione mitologica riferisce due [...] . Troppo noto per essere qui riassunto è l'incontro dell'eroe greco con Polifemo; questa è una delle poche imprese dell'Ulisse omerico note a D., in quanto è ampiamente rinarrata nell'Eneide (III 570-683) e nelle Metamorfosi (XIV 160-222) da compagni ...
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PACHIMERE (Παχυμέρης), Giorgio
Silvio Giuseppe Mercati
Storico ed erudito bizantino, nato a Nicea circa il 1242, morto a Costantinopoli nel 1310. Caduto l'Impero latino (1262), venne a Costantinopoli, [...] Spirito Santo): esempio che sarà imitato dagli storici bizantini successivi. Lo stile del P., nel quale il linguaggio omerico si mescola con la declamazione teologica, e vocaboli rari e difficili s'intrecciano con neologismi creati dalla fantasia del ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] e di Stige, accanto a Zelos, Kratos e Bia. Anche in Bacchilide (Epigr., 1 Snell) N. è chiamata κούρα Πάλλαντος. L'Inno omerico viii, 4, cita Ares come suo padre. All'inizio dell'epinicio per Alexidamos di Metaponto di Bacchilide (11 Snell) si dice ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] l'insieme è da connettersi con un gusto propenso a scomporre le superfici in zone geometricamente definite e logiche. La descrizione omerica dello s. di Achille si può riferire all'arte orientalizzante. Sviluppo di questo motivo è lo s. del museo di ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...