GANIMEDE (Γανυμήδης, Ganymēdes)
H. Sichtermann
Figlio di Tros secondo l'Iliade, figlio di Laomedonte secondo la Piccola Iliade (Ellanico indicherà poi Callirhoe come sua madre), ad ogni modo proveniente [...] dati in compenso dei cavalli immortali, o, secondo fonti più tarde (Piccola Iliade), un aureo tralcio di vite.
Nell'Inno Omerico ad Afrodite (v. 200 ss.) rapitore è un vento impetuoso. Ibico (Schol. Apoll. Rhod., iii, 158, 30), Teognide (1345, ed ...
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PRITANEO (πρυτανεῖον, prytanäum)
Paola Zancan
Cuore della città, penetrale urbis, il pritaneo dovette esistere in ogni città greca e custodire fra le sue mura il focolare comune e il fuoco sacro divinizzato [...] sacro che doveva essere alimentato nel pritaneo della nuova città. Il pritaneo, par certo, dovette il suo nome a quel periodo post-omerico in cui i pritani, cioè "i primi", divennero i padroni così del potere, che fino allora era stato del re, come ...
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LUDWICH, Arthur
Filologo tedesco nato a Lyck il 18 maggio 1840, morto a Königsberg il 12 novembre 1920. Fu professore prima a Breslavia, e dal 1878 all'università di Königsberg.
I suoi principali studî [...] pure le Dionisiache di Nonno (1909-11). Ma l'opera sua principale è Aristarchs Homerische Textkritn (Lipsia I884-85, voll. 2), fondamentale per la storia del testo omerico nell'antichità. Ricordiamo inoltre 1)er Homerische Hymnenbau, Lipsia 1908. ...
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OROBIOS (᾿Ορόβιος o ᾿Ορό[σ]βιος)
A. Bisi
Nome di un centauro (= abitante della montagna), nella scena di centauromachia dipinta sul collo del vaso François (v. kleitias). Il Braun attribuisce erroneamente [...] da sinistra, il settimo gruppo illustra la monomachia del lapita Dryas (il cui nome viene integrato sulla base di un passo omerico e di uno dello Scudo pseudo-esiodeo) contro il centauro Orobios. Restano ancora visibili il volto e parte dell'elmo del ...
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Nel suo significato particolare la parola Acropoli indica l'acropoli per eccellenza, cioè quella di Atene (v. pianta sotto atene). In contrapposizione ad essa si designava la parte bassa della città come [...] alcune pitture di Polignoto (I, 22, 6) che dovevano prima trovarsi in altre parti dell'acropoli. Esse erano tutte di soggetto omerico. Vi erano Ulisse con l'arco di Filottete e Diomede col Palladio; vi era l'uccisione di Egisto da parte di Oreste, e ...
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Grammatico e filologo (2º sec. a. C.); fu scolaro dello stoico Diogene di Seleucia e specialmente d'Aristarco, di cui divenne anche collaboratore. Tra le sue opere, delle quali ci sono rimasti molti frammenti, [...] libri, scientifica trattazione di storia religiosa e di mitologia, con criterî più aristarchei che stoici; un vasto commento al Catalogo omerico delle navi (in 12 libri), in cui A. contemperava la rigida disciplina d'Aristarco con il largo afflato di ...
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TETTIX (τέττιξ)
Goffredo Patriarca
Era presso i Greci un ornamento del capo che aveva la forma o comunque doveva far pensare all'aspetto di una cicala (τέττιξ), donde il suo nome. Questo adornamento [...] sui monumenti i quali pertanto non possono aiutarci a stabilire la sua forma. Si era pensato che corrispondesse al diadema omerico o a una fibula con la testa o col corpo di cicala, ma queste ipotesi si dovranno molto probabilmente scartare ...
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PATROCLO (Πατροκλος Patroclus, etr. Patrucle)
L. Guerrini
Personaggio dell'Iliade, P. è figlio di Manezio, è l'amico più caro di Achille, è quello che Omero (Il., xviii, 10) chiama Μυρμιδόνων τὸν ἄριστον.
Originario [...] , 1). Tra quelli poi conservatisi, i più interessanti per noi sono i cicli che raffigurano vari episodî della vita dell'eroe omerico: si tratta di monumenti di periodo romano (cfr. per l'esistenza e la moda di questi cicli pittorici Vitruvio, vii, vi ...
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Grammatico alessandrino (prima metà sec. 3º a. C.); allievo di Filita di Coo, fu il primo bibliotecario di Alessandria (fra il 290 e il 270 a. C.). Diede l'edizione critica dell'Iliade e dell'Odissea e [...] per l'Odissea. Inventò il più antico segno critico, l'obelo (ὀβελός "spiedo"). Inaugurò nell'edizione di Omero il metodo scientifico basato sulla collazione dei manoscritti, sulla ricerca delle interpolazioni e delle corruttele, sull'osservazione ...
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Sirene (serena)
Giorgio Padoan
Figure mitologiche, inizialmente geni della morte, dal volto femminile e dal corpo di uccello (ma già nella cultura tardo-antica rappresentate invece come donne nella parte [...] da poeta a poeta e da mitografo a mitografo: Sicilia, Capri, Sorrento).
La fama delle S. è legata soprattutto all'episodio omerico (Odissea XII 39-54, 158-200): Ulisse, messo sull'avviso da Circe, dopo aver ordinato ai suoi compagni di otturarsi le ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...