Linguistica
D. omerica Nella lingua dei poemi omerici, accanto alle antiche forme non contratte (tipo ὁράεσϑαι) e a quelle recenziori contratte (tipo ὁρᾶσϑαι), se ne presentano altre in cui appare la vocale [...] della forma contratta, divisa però in due sillabe distinte: ὁράασϑαι. Secondo una teoria, tali forme sarebbero lo stadio intermedio fra quelle non contratte e quelle contratte; secondo un’altra, sarebbero ...
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Linguista (Durlach 1855 - Halle 1924), noto soprattutto per alcuni studî omerici, per la collaborazione alla raccolta del Collitz (Die griech. Dialektinschriften, 1884 segg.), per Die historischen Personennamen [...] der Griechen (1917) e per la sua opera fondamentale: Die griechischen Dialekte (1921-24) ...
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Filologo (Edimburgo 1836 - Heiden, Svizzera, 1905). Si occupò specialmente di studî omerici e diede edizioni scientifiche dei due poemi (1896, 1902). Studiò anche le reliquie della musica greca (Modes [...] of ancient greek music, 1894) ...
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Grammatico greco (sec. 1º d. C.) di Alessandria. Fu forse a Roma sotto Tiberio. Seguace della scuola aristarchea, oltre a commenti omerici scrisse "Sui proverbî alessandrini", "Sugli dèi", "Intorno all'ellenismo", [...] "Glosse" e un'opera, di almeno tre libri, sui segni critici usati da Aristarco nella sua ricostruzione del testo dei poemi omerici. Dei suoi scritti si hanno pochi frammenti. ...
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Filologo classico (Berlino 1900 - Tubinga 1974), prof. in varie università tedesche, da ultimo a Tubinga (1950-68). Noto soprattutto per i suoi studî omerici (Ilias-studien, 1938; Von Homers Welt und Werk, [...] 1945; Neue Kriterien zur Odyssee-Analyse, 1959) di tendenza neounitaria, sui tragici (Die Niobe des Aischylos, 1934; Sophokles und das Leid, 1944), ecc ...
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Grammatico e retore del 2º sec. d. C., maestro di Lucio Vero. Sappiamo che scrisse un'opera grammaticale sul dialetto attico e varie opere di teoria retorica basate sullo studio dei poemi omerici e seguendo [...] le dottrine linguistiche degli stoici. Si occupò anche di questioni letterarie, storiche, antiquarie, specialmente di Pergamo ...
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Grecista italiano (Pisa 1859 - Roma 1926), prof. nelle univ. di Pisa, Messina e Bologna ove fu anche più volte rettore (dal 1896); socio nazionale dei Lincei (1921), senatore (1922). Si occupò di Esiodo, [...] degli Inni omerici, di mitologia e favolistica, ecc.; autore di un'apprezzata Grammatica della lingua greca (1918). ...
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Archeologo e filologo (Dresda 1839 - Roma 1915). Passò la maggior parte della sua vita a Roma. La sua attività scientifica si esercitò su un campo assai vasto: pittura campana (Wandgemälde der vom Vesuv [...] verschütteten Städte Campaniens, 1869; Untersuchungen über die campanische Wandmalerei, 1873), studî omerici (Das homerische Epos aus den Denkmälern erläutert, 1884), ecc. Notevolissime la sua guida dei monumenti antichi di Roma (1891), che ebbe ...
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Parola o espressione che ricorre una sola volta in un testo o nell’intera documentazione di una lingua; proprio per l’unicità o la rarità d’occorrenza, può porre problemi interpretativi.
Nella tradizione [...] letteraria greca si afferma il gusto della parola rara che pare impreziosire il dettato poetico, e quindi non è infrequente il caso di hapax omerici che ricorrono nuovamente in poemi ed epigrammi alessandrini. ...
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Sorta di lessico analitico e grammaticale esplicativo di qualche opera classica venuto in uso presso i Greci dal 2° sec. d.C. Già i grammatici ellenistici (per es., Tirannione) chiamavano merismo (μερισμός) [...] delle otto parti del discorso. Il più antico scrittore di e. pare fosse Erodiano: particolarmente interessanti gli e. diretti al commento dei poemi omerici. La forma degli e. fu applicata anche per la spiegazione grammaticale del testo biblico. ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...