Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] forma pressappoco identica a quella in cui ci è pervenuta, deve porsi circa il sec. 8° a. C.
Le traduzioni
Il poema omerico fu tradotto più volte in latino sia nell'epoca repubblicana (da Gneo Mazio e da Ninnio Crasso) sia nell'età imperiale (da ...
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Botanica
Produzione fungina che si trova nei nidi di vari insetti, che l’utilizzano quale alimento. I funghi dell’a. sono alcune specie di Basidiomiceti, Ascomiceti e Deuteromiceti, il cui micelio si [...] inquilini della galla vivrebbero quindi indipendenti l’uno dall’altro.
Mitologia
Cibo dell’immortalità, mitico nutrimento degli dei omerici, come il nettare ne era la bevanda. Secondo alcuni (Alcmane, Saffo) era invece una bevanda. Si riteneva anche ...
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Economista e statistico (Villafranca di Verona 1820 - Roma 1901), prof. di materie giuridiche nell'univ. di Pavia (1848) e poi di economia e statistica nelle univ. di Padova (dal 1858) e Roma (dal 1870), [...] Biblioteca dell'economista (1908) e un comitato nazionale curò la pubblicazione delle Opere scelte di economia (2 voll., 1920-21). M. si occupò anche di cosmografia, di idraulica, di letteratura, specie inglese, e lasciò memorie su problemi omerici. ...
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(gr. Αἰολεῖς) Una delle tre antiche stirpi greche (insieme con Ioni e Dori o Achei). Vi appartenevano i Tessali e i Beoti, che dedussero colonie nella zona nord-occidentale dell’Asia Minore e nelle isole [...] (testi letterari e iscrizioni) si aggiunge una documentazione indiretta che ci riporta a una fase preistorica: nei poemi omerici ricorrono spesso forme non ioniche, bensì eoliche, dette eolismi, che sono talvolta in rapporto con aspetti particolari ...
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Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] gli ultimi due, scherzose imitazioni di cerimonie del culto, in dialetto dorico, gli altri sono sul tipo degli Inni omerici, in dialetto ionico; in essi la figura del dio è generalmente associata o mescolata con quella del sovrano, nello spirito ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] si diceva, a età relativamente recente: sia perché anche la dea greca Estia non è molto antica (ignota ancora ai poemi omerici), sia perché la forma del suo nome latino rivela la sua introduzione diretta (come del resto sembra ovvio) dalle colonie ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] solo dire che egli è posteriore all'Iliade e all'Odissea, e anteriore ad Archiloco, che lo imita. Ad E., come ad Omero, gli antichi attribuivano un gran numero di opere: oltre alla Teogonia e alle Opere, lo Scudo, il Catalogo delle donne, le Eee ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] delle parole pronunciate.
Letteratura
Antichità classica
O. greca. - Presso i Greci, l’o. si sviluppò presto. Già nei poemi omerici appaiono ben delineate figure di oratori e grandi temi dell’o. politica sono già presenti nelle elegie di Tirteo e ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] e dei lavori agricoli.
Le più antiche figurazioni di A. erano sotto forma di idoli primitivi, come il Palladio dei poemi omerici: la dea sta in piedi, rigida, con la lancia nella destra alzata e lo scudo imbracciato (idoli dell’Eretteo, di Sparta ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] poeta del sec. XV), in Rinascimento, I (1950), pp. 302-304; A. Pertusi, Leonzio Pilato fra Petrarca e Boccaccio. Le sue versioni omeriche negli autografi di Venezia e la cultura greca del primo Umanesimo, Venezia-Roma 1964, pp. 142 n. 3, 523 n. 1; La ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...