CICLOPI (Κύκλωπες, Ciclüpes)
P. E. Arias
Nella più antica tradizione letteraria (Esiodo), i C. sono considerati figli di Urano e di Ghe, artefici del fulmine di Zeus e del tuono, ed hanno un unico grande [...] delle forze primitive della natura. Nella tradizione figurata, in sostanza, la rappresentazione dei C. si riferisce o a quelli omerici, ovvero a quelli che sono compagni di Efesto nella sua officina. Quindi, per dare una idea delle rappresentazioni ...
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L'uso d'invitare a bere o di bere alla salute di commensali presenti o assenti non può non essere collegato, alle sue origini, con l'altro di bere o comunque di offrire del vino in onore degli dei (v. [...] a bere.
Più chiare e copiose, meglio definite e precisate, ci appaiono le testimonianze circa quest'uso in epoca classica. Già nei poemi omerici spesse volte (v. p. es. Iliade, IV, 5; IX, 221 segg., 669 segg.; Odissea, XIII, 50 segg.) dei ed eroi ci ...
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NUDO
G. Becatti
Nell'arte antica, come nell'arte di tutti i tempi, il n. non può considerarsi quale un aspetto a sé stante del fenomeno estetico, così come non possiamo isolare quello del panneggio, [...] della civiltà greca, pone quest'ultima su un piano diverso e ne illumina la vitale originalità.
Il mondo dei poemi omerici sembra gravitare sotto questo riguardo piuttosto verso la concezione micenea con il senso di pudore di cui ancora circonda con ...
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VENTI (ἄνεμοι)
H. Sichtermann
Pur divinizzati dai Greci fin dai primi tempi, i V. conservarono sempre le loro caratteristiche di forze della natura e, di conseguenza, non arrivarono mai ad essere completamente [...] otto o financo 32 nomi di v. (scrittori latini della tarda antichità). Nei rilievi della Torre dei Venti di Atene (v.) compaiono, oltre ai 4 v. omerici, Skiros come v. di N-O, Lips come v. di S-O, per il N-E Kaikias e per l'E Apeliotes (Euro è qui il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura orale
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante i primi secoli, anche dopo l’adozione dell’alfabeto fenicio [...] che riguarda gli unici esempi completi di composizioni epiche che ci sono pervenute sotto forma di testo scritto (i due poemi omerici, l’Iliade e l’Odissea, composti entrambi nel verso caratteristico dell’epica, l’esametro), le cose sono andate molto ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] il significato delle nozioni in uso nella morale.
L’e. nel mondo greco
Alle origini dell’e. greca troviamo nei poemi omerici l’affermazione della superiorità di virtù, quali il coraggio e la pietà verso gli dei, adeguate alla vita del guerriero. In ...
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ULISSE ('Οδυσσεύς, Ulixes)
Gaetano DE SANCTIS
Paolino MINGAZZINI
Mario PRAZ
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Uno dei più noti eroi greci. Del suo nome si diedero varie etimologie: la più comune è quella da ὀδύσσασϑαι, che risale [...] di sue particolari relazioni con l'Arcadia e con la Laconia non mancano e che considerarle tutte in blocco come posteriori a Omero e dovute al suo influsso, pare affatto arbitrario. Quanto ai figli di U., i nomi dei due più noti, Telemaco e Telegono ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] si diceva, a età relativamente recente: sia perché anche la dea greca Estia non è molto antica (ignota ancora ai poemi omerici), sia perché la forma del suo nome latino rivela la sua introduzione diretta (come del resto sembra ovvio) dalle colonie ...
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Famoso grammatico alessandrino, vissuto nel sec. I a. C., che per l'enorme quantità della sua produzione (si dice raggiungesse 3500 volumi) fu soprannominato "dalle viscere di bronzo" (χαλκέντερος) e "dimentico [...] egli lavora.
Fino a qualche decennio fa si conosceva soltanto o prevalentemente un D. critico formale, studiabile soprattutto negli scolî veneto-marciani di Omero e in altri analoghi. D. infatti scrisse non solo commentarî ai singoli libri dei poemi ...
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. Il "cantore" di professione, l'ἀοιδός, appare nella stessa tradizione come creatore e primo divulgatore dei canti epici nella Grecia antica. L'Iliade non ha cenno di aedi, eccetto che di uno nella descrizione [...] storia degli amori di Ares (VIII, 367): materia insomma di quella stessa tradizione epica che troverà sistemazione nei due poemi omerici.
Per l'origine e formazione dei due poemi la figura dell'aedo ha particolare importanza, poiché essa non è di ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...