GAMBIERA
G. A. Mansuelli
L'uso di proteggere le gambe per il combattimento o la caccia sembra peculiare delle genti greche. Non se ne trova per lo meno la documentazione né per l'Egitto, né per l'Oriente, [...] ginocchio e alla caviglia. Nelle tombe di Micene si sono trovati fermagli d'oro forse adatti a questo scopo.
Nei poemi omerici le g. sono un vanto speciale degli Achei. Le più antiche g. conservate provengono dallo strato miceneo di Enkomi (Cipro) e ...
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RIANO (‛Ριανός, Rhianus)
Augusto Rostagni
Poeta e grammatico dell'età alessandrina, vissuto - a quanto pare - nella seconda metà del secolo III a. C. I biografi antichi lo indicano come contemporaneo [...] per cui si biasimavano le pesanti, macchinose, annalistiche narrazioni del ciclo epico, e a queste si contrapponeva la maniera di Omero: di Omero che non incomincia mai la narrazione ab ovo, ma salta in medias res, e tralascia tutto ciò che non possa ...
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Glottologo e filologo, nato a Petershagen (Vestfalia) il 5 maggio 1833, morto a Hildesheim il 24 marzo 1916. Studiò a Gottinga, con Th. Benfey, e vi rimase insegnante ginnasiale (dal 1858) e quindi professore [...] studî sull'epopea greca, cui dedicò gran parte della vita, il F. trasse la convinzione che i più antichi canti omerici fossero composti in dialetto eolico e poi rielaborati da poeti ionici; e che l'Iliade e l'Odissea fossero state originariamente ...
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Il caduceo è una verga recante verso l'estremità due serpenti simmetricamente intrecciati, e al termine due ali spiegate; nell'antichità greco-romana attributo di araldi e messaggeri, specialmente di Ermete.
La [...] è notoriamente comune all'antico Oriente.
Simbolo della prosperità e della pace, il caduceo ermetico è detto "aureo" negli Inni omerici (III, 529) e ha la virtù di fascinare gli occhi dei mortali e di addormentarli, di attrarre i morti dagl ...
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Vedi HELIOS dell'anno: 1960 - 1960
HELIOS ("Ηλιος, omerico ἠέλιος)
H. Sichtermann
Dio solare greco (per il corrispondente italico e romano v. sol). Sebbene anche i Greci, come tutti gli altri popoli, [...] sottrarre: da qui la lotta tra di loro. Come le altre divinità, H. genera dei figli dall'unione con donne mortali: già Omero ricorda Perseo, Neaira e Rode. Dall'unione di H. e Climene nasce Fetonte, che chiederà al padre il divino carro, ma, ignaro ...
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La giovinezza. - A. III re di Macedonia, detto poi il Grande, nacque l'anno 356 a. C., il giorno 6 del mese di loos, (corrispondente al mese di ecatombeone del calendario attico), e cioè verso la fine [...] del figlio; a svegliare poi il desiderio della gloria nell'animo giovanile di questo si aggiunse l'appassionata lettura dei poemi omerici. Da bambino, l'erede del trono era stato affidato alle cure della nutrice Lanice, donna di alto lignaggio, e di ...
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PEITHO (Πειϑώ)
E. Simon
È la dea greca della persuasione, il nome è stato tradotto dagli autori latini con Suada e Suadelo; deriva dal verbo greco πείϑειν (persuadere, convincere), lo si incontra raramente [...] Canti (Paus., ix, 35, 5). La grazia propria alle Canti è evidente anche nelle rappresentazioni figurate della dea.
Nei poemi omerici non compare P., ma la si incontra già in Esiodo e nei lirici. Il primo frammento di Saffo conservatosi integro ne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ippocrate e gli scritti ippocratici
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ippocrate è ritenuto il padre fondatore della [...] 460 a.C., da una famiglia aristocratica, di asclepiadei, che vantava una discendenza diretta da Podalirio e Macaone, eroi omerici; avrebbe avuto due figli maschi, Tessalo e Dracone, e una femmina, data in sposa all’allievo prediletto Polibo, autore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina delle donne
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ippocrate è ritenuto il padre fondatore della medicina [...] 460 a.C., da una famiglia aristocratica, di asclepiadei, che vantava una discendenza diretta da Podalirio e Macaone, eroi omerici; avrebbe avuto due figli maschi, Tessalo e Dracone, e una femmina, data in sposa all’allievo prediletto Polibo, autore ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] poema e l'altro ai primi dodici. Per quest'opera il M., espostosi inevitabilmente al confronto con i maggiori traduttori omerici del vasto panorama neoclassico, ricevette varie critiche, come attestano, fra gli altri, i pareri espressi da V. Monti in ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...