Antica città dell'Epirus Nova, indicata nella Tabula Peutingeriana (col nome di Amatria) a 30 miglia romane a sud di Apollonia, vicino alla regione dei Cersuni; possedeva un porto omonimo nell'interno [...] (da non confondersi con gli Amantini illirici della Pannonia Inferiore), battevano moneta propria e si ritenevano discendenti dagli Abanti omerici dell'Eubea. Un vescovo della città prese parte al concilio di Serdica nel 347.
Un'altra città di nome ...
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Filosofo e retore del sec. I d. C., nativo di Leptis. Svolse la sua attività particolarmente nella Roma dell'età di Nerone, dove fu maestro di Lucano e di Persio. Morto quest'ultimo in ancor giovane età, [...] physica) che gli stoici davano dell'antica mitologia. Il compendio di C. fu poi largamente utilizzato dall'esegesi allegorizzante dei poemi omerici.
Bibl.: G. J. de Martini, De L. A. C., Leida 1825; R. Reppe, De L. A. C., Lipsia 1906; Br. Schmidt ...
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Koch, Joseph Anton
Fortunato Bellonzi
Pittore (Obergibeln, Tirolo, 1768 - Roma 1839); visse l'infanzia tra i pastori, poi lavorò come apprendista presso un mediocre scultore di Augusta, dalla cui casa [...] Carstens, da cui ereditò l'interesse primario per Michelangelo (e per Luca Signorelli), e fu avviato alla lettura dei poemi omerici e ossianici, di Platone e dei tragici greci, di D., dell'Ariosto, di Shakespeare, di Goethe. Dopo un soggiorno (1812 ...
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(gr. ῎Ολυμπος) Nome antico di varie montagne della Grecia, delle isole o dell’Asia Minore, derivato, sembra, da un vocabolo preellenico che avrebbe appunto il significato di «monte».
La più importante [...] m; la più alta di esse (2985 m) fu raggiunta la prima volta nel 1913.
L’O. nella mitologia greca dei tempi omerici era sede delle divinità olimpiche, contrapposte sia alle divinità che avevano sede nell’Ade (come Plutone e Persefone) sia agli dei il ...
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. I dadi (κύβοι, tesserae) erano nell'antichità piccoli cubi non diversi da quelli usati ancor oggi, per lo più d'osso o d'avorio; ma non mancano esemplari di piombo, bronzo, ambra, cristallo e terracotta. [...] si otteneva sempre il numero 7: quindi 1 + 6, 2 + 5, 3 + 4
Il giuoco nella Grecia appare in uso fino dai tempi omerici, ed è rappresentato in un' anfora di Exechia del Museo Vat. Etrusco, dove si vedono Achille e Aiace che contano i numeri d'un getto ...
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La gara degli apobati faceva parte delle grandiose feste panatenee in onore della dea Atena Poliade in Atene. L'apobate era un agonista che doveva cimentarsi in un esercizio di agilità e di velocità, cioè [...] probabilità nella corsa degli apobati vi è un ricordo della tradizione del modo con il quale usavano combattere gli eroi omerici: l'Iliade infatti ci descrive come essi andassero alla battaglia su carri e, giunti a contatto del nemico, scendessero ...
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AMAZZONI (᾿Αμαζόνες, Amazŏnes)
L. Vlad Borrelli
Mitiche guerriere che costituivano un popolo governato da una regina e localizzato, secondo la versione più comune della leggenda, sulla costa meridionale [...] nelle saghe più antiche del popolo ellenico, così che l'illustrazione delle loro gesta appare in letteratura fin dai poemi omerici e viene a costituire, sin dal VI sec. a. C., uno dei temi prediletti delle arti figurative. Tralasciando un ciclo ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Eptaneso
Luigi Caliò
Pietro Militello
Eptaneso
di Luigi Caliò
Nome con cui si designano talvolta le Isole Ionie, tra cui le principali sono Corfù, Itaca, [...] ionico. Se così fosse, si potrebbe far coincidere l’isolotto Daskalio, al largo della baia di Polis a Itaca, con l’omerica Asteris, dove i Proci aspettavano il ritorno di Odisseo. Corfù, che non mostra tracce di un’occupazione micenea, a causa della ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] s'accompagna alla riesumazione di ciò che è arcaico; onde il carattere di solenne mascherata che assumono i modi degl'inni omerici, ripresi da Callimaco per celebrare le persone e i fasti della corte tolemaica, e sulle orme di Callimaco da Teocrito ...
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TELEMACO (Τηλέμαχος, Telemæchus)
Carlo GALLAVOTTI
È l'unico figlio, per Omero almeno, di Ulisse e Penelope. È figura d'origine poetica e non propriamente mitica; ma abbastanza antica se già nell'Iliade [...] sua madre e la reggia, ma non ancora in grado di sostenere una lotta con i Proci.
Le saghe posteriori ai poemi omerici hanno trattato variamente altri particolari della vita di T.; si giunge fino a dargli una figlia di nome Roma. Si tratta sempre ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...