Poeta francese (Saint-Paul, La Réunion, 1818 - Voisins, Louveciennes, 1894). Lasciata l'isola della Riunione nel 1845, si stabilì a Parigi, dove fu tra i seguaci del fourierismo. Dopo il fallimento della [...] della scuola poetica che fu poi denominata parnassiana. Seguirono i Poèmes tragiques (1884), e versioni in francese dei poemi omerici, dei tragici greci, di Esiodo, di Teocrito, degli Inni Orfici. Entrò nell'Accademia francese (1885) succedendo a V ...
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PLOUTOS (Πλοῦτος)
E. Paribeni
Personalità divina che simboleggia la ricchezza della terra e dei raccolti e che in un secondo tempo viene a rappresentare l'idea della ricchezza in ogni suo aspetto. È [...] eleusino, donde inevitabili sovrapposizioni con la personalità di Hades-Plouton.
Apparentemente P., che non apparisce nei poemi omerici e viene per primo ricordato da Esiodo, appartiene a strati popolari della religione antica. In Eleusi egli è ...
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TYSZKIEVICZ, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro i primi decenni del V sec. a. C. Le sue ultime opere quasi classiche sono anzi da datare bene avanti entro il secondo venticinquennio [...] conosciute, il grande cratere a calice un tempo nella Collezione Tyszkievicz e ora a Boston, i cui grandiosi duelli omerici sono stati ampiamente illustrati, tra gli altri, da C. Robert.
J. D. Beazley ricostruisce ora la personalità dell'artista ...
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HARMONIDES (῾Αρμονίδης)
M. B. Marzani
Antico artefice omerico (Il., v, 59-62), troiano abilissimo, che costruì a Paride le navi, con le quali andò a Sparta; era padre di Phereklos, ucciso da Merione.
Μηριόνης [...] dell'artefice, e allora abbiamo: Tekton, figlio di Harmon (Τέκτων ῾Αρμονίδης). Questi nomi, come spesso accade nei poemi omerici, sono forgiati a seconda del mestiere esercitato dagli eroi: Tekton = carpentiere, Harmon = operaio montatore.
Bibl.: J ...
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Pittore (Lanark 1723 - Roma 1798). Nel 1748 si recò a Roma per studiare pittura e tranne due brevi viaggi a Londra vi soggiornò tutta la vita. Figura di rilievo negli ambienti neoclassici, in contatto [...] soggetti storici e mitologi combinando con eleganza elementi classici e spunti barocchi (Venere presenta Elena a Paride 1775, Roma, museo di Roma). Notevole la serie ispirata ai poemi omerici, ampiamente diffusa attraverso numerose incisioni. ...
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Vedi SALAMINA dell'anno: 1965 - 1965 - 1997
SALAMINA (Σαλαμίς, Salamina)
L. Guerrini
Isola della Grecia, nel golfo Saronico, separata a N-E dall'Attica dallo stretto omonimo. La città più antica di S., [...] conquista ateniese fu trasportata sulla costa orientale, di fronte all'Attica, vicino al promontorio di Cinosura. Indipendente nei poemi omerici (il signore dell'isola è Aiace, il figlio di Telamone), passò in seguito sotto il dominio di Megara, alla ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] divinità (pagana e cristiana), che s’immagina e si raffigura sedente sul t., segno di potenza e di maestà.
Già nei poemi omerici il t. è assegnato a Zeus, e dalle fonti letterarie ai sovrani, come attributo del grado. Il sedile di pietra nella sala ...
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Il complesso dei fatti leggendari che ruotano intorno all’Iliade e all’Odissea. Con termine risalente agli Alessandrini, si dà il nome di poemi ciclici a una serie di epopee, perdute, che comprendeva [...] , Nostoi (Ritorni), Telegonia. Erano aggregati meccanici, senza rielaborazione artistica, di canti, talora anche più antichi dei poemi omerici e al di fuori della leggenda troiana. Già Proclo vi includeva i poemi del ciclo tebano (Edipodia, Tebaide ...
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PEANA
Ettore Bignone
. Fu originariamente un canto lirico religioso, dedicato al culto di Apollo, e prese il nome dal ritornello, ἰὴ παιάν, in cui echeggiava il soprannome del dio Apollo, il "curatore", [...] il dio; ché il principe era considerato come emanazione vivente della divinità sulla terra. Del resto, già dal tempo di Omero, peana era anche semplicemente canto di vittoria (Il., XXII, 211). Un peana cantarono i Greci dopo la battaglia di Salamina ...
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Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] noi conosciamo dagli scolî e attraverso le opere di Aristonico, Didimo ed Erodiano. Ma soprattutto si dedicò ai poemi omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di cui disponeva e corredandoli di segni diacritici ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...