SINDBAD (Sindibād) il Marinaio
F. G.
Eroe di un ciclo di racconti leggendarî di viaggi, che compaiono inclusi nella raccolta novellistica araba delle Mille e una notte (v.; notti 536-566 nelle edizioni [...] in alcuni casi, come in quello del mostro antropofago e del cibo che imbestia, i paralleli con la leggenda omerica siano sorprendenti, e abbiano fatto avanzare l'ipotesi molto ardita di una versione o rifacimento prosastico arabo dell'Odissea che ...
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MANCINI, Augusto
Filippo Maria Pontani
Nacque a Livorno il 2 marzo 1875 da Natale, negoziante in cappelli, e da Angiola Benvenuto.
Dopo gli studi liceali a Livorno, dove ebbe come insegnante di lettere [...] di Pisa, del 1894 (XI) e 1895 (XII) e circolate in estratti: L'elemento lirico nell'epos omerico rintraccia nella dizione omerica (in specie nelle preghiere, nelle parenesi e nei compianti) le vestigia di un patrimonio espressivo appartenente alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le origini della polis
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Buona parte dei Greci, durante l’età arcaica e classica, fa parte [...] di un elemento centrale nella costruzione del modello, la prima cosa da fare è soffermarsi sulle informazioni veicolate dai due poemi omerici. Non c’è dubbio che essi (in maggior misura nel poema più recente, l’Odissea, ma anche nell’Iliade non si ...
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CAMILLI, Camillo
Renato Pastore
Non è possibile, neppure per approssimazione, determinare la data di nascita del Camilli. Vè inoltre una tradizionale incertezza nel collocarne il luogo a Siena, oppure, [...] Ariosto al suo Furioso) è una fitta rete di rimandi tematici e funzionali. Sono presenti modelli classici: l'omerica ira di Achille quale precedente illustre della defezione rientrata di Raimondo, la virgiliana descrizione del suicidio di Didone, che ...
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mistero
Dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (forse der. di μύω «chiudersi, esser chiuso»).
Nelle religioni antiche
Con il termine misteri o con una formulazione più ampia che lo contiene [...] il culto pubblico non soddisfa più le esigenze di una coscienza individuale riflessiva, com’è il caso della religione omerica che, esautorata, vede il trionfo dell’illuminismo greco, e della religione pubblica romana dalla fine della repubblica in ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] vita attiva dell'anima nell'Ade e con essa l'antico culto.
Sta il fatto che i riti funebri dei periodi miceneo e omerico si continuarono a praticare, con sempre maggiore diligenza, nei secoli VIII e VII e nei successivi. Primo ufficio da rendere al ...
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Nel suo significato particolare la parola Acropoli indica l'acropoli per eccellenza, cioè quella di Atene (v. pianta sotto atene). In contrapposizione ad essa si designava la parte bassa della città come [...] alcune pitture di Polignoto (I, 22, 6) che dovevano prima trovarsi in altre parti dell'acropoli. Esse erano tutte di soggetto omerico. Vi erano Ulisse con l'arco di Filottete e Diomede col Palladio; vi era l'uccisione di Egisto da parte di Oreste, e ...
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PONTINA, REGIONE (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Valentino ORSOLINI-CENCELLI
Regione del Lazio meridionale, che abbraccia il territorio, vasto circa 750 kmq., compreso fra i Monti Lepini, i [...] regione circa 8-9 mesi (ottobre-giugno).
Gli antichi (cfr. Plin., Nat. Hist., III, 5, 9) credettero che nell'età omerica solo il Monte Circeo emergesse dalle acque e che tutta la pianura circostante fosse sommersa; in seguito, con i detriti portati ...
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NONNO (Νόννος, Nonnus)
Angelo Taccone
Poeta greco. Pochissimo ci è noto della sua vita. Un periodo del Violario dell'imperatrice bizantina Eudocia c'informa: "Nonno di Panopoli in Egitto, che parafrasò [...] in gran parte mise a profitto, traendo da Euripide, Callimaco, Apollonio Rodio, Teocrito, Appiano, Nicandro, ecc., ma specialmente da Omero, Esiodo e Pindaro che nomina nel suo poema. La sua larga conoscenza delle opere dei grandi naturalmente non gl ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] tarde (dal IV sec. a.C.), venne sostituito da tondi vassoi posti su treppiedi. Su di esso troviamo i cibi descritti da Omero: carne, pane e una grande kylix per bere. I letti tricliniari erano però mobili riservati agli uomini, su cui le donne per ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...