Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] Βίος Πυϑαγόρου); L'antro delle ninfe nell'Odissea (Περί τοῦ ἐν ᾿Οδυσσεία τῶν νυμϕῶν ἄντρου), tipico esempio di allegoresi omerica; Contro i Cristiani (Κατὰ Χριστιανῶν), polemica contro il cristianesimo e specialmente contro l'uomo-dio, che fu arsa in ...
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Figlio di Atreo; secondo l'Iliade, capo supremo degli Achei contro Troia. Sulla sua contesa con Achille e poi sulla riconciliazione v. achille e omero.
Agamennone è dipinto diversamente nelle diverse parti [...] vero troppo unitaria e troppo moralistica in G. Finsler, Homer, I, Lipsia 1914, p. 153 segg. Il materiale sulla questione se in Omero egli risieda in Argo o in Micene è raccolto da E. Bethe, Homer, III, 53, che però giudica male dell'età delle varie ...
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PELASGI (Πελασγοί, Pelasgi)
Arnaldo Momigliano
Secondo gli antichi, i Pelasgi erano una popolazione abitante la Grecia e altri territorî (Caria in Asia Minore, Creta, Sicilia, Italia meridionale, Etruria, [...] non c'erano più, ed ecco supporre che fossero emigrati a Lemno, collegata all'Attica da una serie di omofonie. E poiché Omero non parla di Pelasgi in Atene e tanto meno in Lemno, si credette anche di poter concludere che i Pelasgi fossero venuti in ...
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Storico dell'antichità, nato a Pietra Ligure (Savona) il 22 dicembre 1910. Allievo di G. De Sanctis, perfeziona gli studi universitari presso la Scuola italiana archeologica di Atene, compiendo importanti [...] Fra gli studi concernenti la storia delle idee s'individua un ciclo dedicato all'Ellade dell'epoca preclassica (La concezione del tempo nell'età omerica ed arcaica, in Riv. di Filol., 89 [1961], pp. 359-94; L'invocazione alla Musa e la ''verità'' in ...
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GOZO (gr. ΓαυλÎς, Γαῦδος; A. T., 27-28-29)
Guido LIBERTINI
Isola del gruppo delle Isole Maltesi, la seconda per grandezza dopo Malta; è posta a NO. di questa, ma fra le due isole maggiori s' interpone [...] trasporto, alla cui forma faceva pensare la forma dell'isoletta stessa. Quest'isola, identificata da Callimaco con l'Ogigia omerica, e abitata sin dall'epoca neolitica, di cui restano importanti e interessariti avanzi, fu poi occupata dai Cartaginesi ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni.
Musacchio, Enrico (2003), Il poema epico ad una svolta: Trissino tra modello omerico e modello virgiliano, «Italica» 80, 3, pp. 334-352.
Pozza, Neri (a cura di) (1980), Convegno di studi su ...
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TRASMISSIONE DELLE ICONOGRAFIE (v. vol. iv, p. 84, s.v. Iconografia)
G. Pisano
E. F. Ghedini
Egitto e Vicino Oriente. - L'iconografia, prescindendo dalla definizione di E. Panofsky, viene qui intesa [...] ss., passim); ciò può dipendere dal fatto che l'immagine si è ispirata a una narrazione diversa da quella omerica oppure che alla sua formazione hanno contribuito altre componenti, quali p.es. la suggestione della pratica bellica contemporanea che ...
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. In senso proprio è oggi la scienza che si occupa della preparazione e costruzione delle carte: l'uso della parola è recente, perché recente è lo sviluppo della cartografia come scienza autonoma. In italiano [...] nella cultura classica, ma si tramanda attraverso il primo Medioevo, fino, si può dire, all'alba del Rinascimento. Nell'età omerica l'orizzonte della vita e della civiltà ellenica era limitato in sostanza al bacino orientale del Mediterraneo; con le ...
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SCAMANDRO
Carlo GALLAVOTTI
(Σκάμανδρος, Ξάνϑος; Scamander, Xanthus). - Principale fiume della pianura troiana, che nascendo dal monte Ida scorre presso l'odierna Hisarlik verso l'Egeo, e sfociava anticamente [...] Achille ricaccia oltre il fiume i Troiani nella loro città. Il nome non è greco, a quanto pare, ma locale; e se Omero dice (Il., XX, 79) che gli uomini lo chiamano Scamandro, mentre gli dei lo chiamano Xanthos (cfr. flavus "biondo"), abbiamo anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Odissea di marmo: la grotta di Tiberio a Sperlonga
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i complessi più scenografici [...] in modo da produrre un effetto visivo coerente. Il filo conduttore che collega le sculture tra di loro è la materia omerica, e la figura mitica le cui azioni costituiscono i soggetti dei gruppi scultorei è quella di Ulisse. Il programma iconografico ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...