Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] questi è un assoluto minimo, ma non si deve confondere col minimo assoluto. Il minimo non è né l'atomo di Democrito, né l'omeomeria d'Anassagora. La materia sensibile è già un prodotto del minimo, dove il tutto appare in una forma limitata che è la ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] del pitagorismo che costituisce la realtà con punti geometrici (e quindi inestesi), atomismo qualitativo la dottrina delle omeomerie di Anassagora. Inoltre si è parlato di atomismo psicologico per indicare le teorie dell'associazionismo che riducono ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] 'eterno divenire del mondo. Anche qui, d'altronde, la verità più profonda restava quella eleatica dei rizomi, delle omeomerie, degli atomi; rispetto alla quale doveva risultare sempre più o meno svalutata in funzione delle sue stesse divergenze, la ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] infatti accettano il principio melissiano della necessaria costanza della realtà vera, concependo come immutabili i rizomi, le omeomerie e gli atomi; ma nello stesso tempo non condannano come soltanto apparente la realtà che per composizione ne ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] alla rivelazione. Per meglio chiarire la produzione del passaggio dalla potenza all'atto, A. liberamente s'ispira alla dottrina delle omeomerie d'Anassagora (già risuscitata presso gli Arabi dal teologo mu‛tazilita an-Naẓẓām, morto nel 221 èg., 836 d ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] secondo con una sequenza ritmica. Anassagora pone il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra come derivati da omeomerie, cioè da quelle sostanze che pur nelle divisioni in parti non smarriscono la loro differenza qualitativa; Empedocle ritiene invece che ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] nome di ‘anomeomere’; la sua teoria embriologica della ‘preformazione’ nel seme, che conterrebbe indistintamente tutte le omeomerìe prima della loro separazione, trova eco nel Corpus Hippocraticum. Sembra, inoltre, che Anassagora non avrebbe esitato ...
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omeomeria
omeomerìa s. f. [dal gr. ὁμοιομέρεια, comp. di ὁμοιο;- «omeo-» e μέρος «parte»]. – Termine con cui Aristotele designa le particelle elementari infinitamente piccole, da Anassagora denominate «semi», che costituiscono i corpi e tali...