STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] , tav. 3; 1936, tav. 11) - fa parte dell'iconografia regale.Le prime figure in s. a tutto tondo si trovano nei palazzi omayyadi di Qaṣr al-Ḥayr al-Gharbī e di Khirbat al-Mafjar (743-744), il cui bagno mostra un repertorio di figure particolarmente ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo splendore islamico in Europa: la Spagna islamica e mozaraba
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dominazione islamica [...] sono bilingui, in latino e arabo.
Nel 755 arriva in al-Andalus ‘Abd al-Rahman, unico superstite della dinastia omayyade, sfuggito al massacro perpetrato dalla nuova dinastia califfale degli Abbasidi (750-1258) e fonda a Cordova l’emirato indipendente ...
Leggi Tutto
Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] sec.). Dopo una prima formazione statale autonoma sotto gli Idrisiti, seguì un periodo in cui il M. fu disputato fra Omayyadi di Spagna e Fatimidi di Tunisia ed Egitto. Si successero quindi i due grandi imperi berberi degli Almoravidi e Almohadi (11 ...
Leggi Tutto
QURAISH
. Tribù araba, che sin dalla fine del sec. V d. C. appare stanziata alla Mecca, e ivi godente una posizione di supremazia sociale e politica, fondata su un'attiva vita commerciale. Dal ramo quraishita [...] appartiene a Quraish" fu la massima, invano aspramente combattuta dai Khārigiti, che si affermò storicamente nell'Islām: Omayyadi, ‛Abbāsidi e ‛Alidi, le tre dinastie che si disputarono il califfato, furono tutti ugualmente quraishiti. E uno ...
Leggi Tutto
NAǴRĀN
. Antica regione e città omonima dell'Arabia meridionale (Yemen settentrionale), celebre in epoca preislamica e nei primi tempi dell'Islām come sede di una fiorente comunità cristiana, data al [...] per qualche tempo come comunità distinta, nonostante una dura persecuzione fiscale, sotto i primi califfi "ortodossi" e gli Omayyadi. La città araba di Naǵrān, abbandonata dall'elemento migliore e più attivo della sua popolazione, decadde rapidamente ...
Leggi Tutto
⟨-ʒʒ-⟩ (o Iazidi; anche Iezidi o Yezidi; arabo Yazīdī, pl. Yazīdiyyūn, nella pronuncia curda Ezidi o Izidi o Izdi; nome arabo collettivo Yazīdiyya). - Gruppo di popolazioni di stirpe e lingua curda, con [...] Yazīd I, e il santo sceicco ʽAdī ibn Musāfir (mistico musulmano del secolo 12° discendente anch'egli dagli Omayyadi). Al centro del culto è il pellegrinaggio al santuario dello sceicco ʽAdī. I libri sacri principali sono due, il Libro Nero ...
Leggi Tutto
(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, [...] un grande santuario, costituito da due cortili concentrici.
Il monumento più importante della città è la Grande Moschea omayyade, sorta sul luogo dove si trovava il santuario di Hadad e successivamente la basilica teodosiana di S. Giovanni Battista ...
Leggi Tutto
SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] il califfato) non possa spettare se non a discendenti di ‛Alī e di sua moglie Fāṭimah, cosicché i califfi omayyadi e ‛abbāsidi non furono mai da loro riconosciuti. Ma nei particolari della dottrina dell'imāmato divergono fra loro considerevolmente ...
Leggi Tutto
KHĀLID al-QASRĪ
Francesco Gabrieli
. Uomo politico arabo dell'epoca omayyade (sec. II ègira-VIII d. C.), governatore del Ḥiǵiāz sotto il califfo al-Walīd I, e del ‛Irāq dal 105 al 120 eg., 724-738 d. [...] Hishām, perseguitato e vessato dal suo stesso successore al governo, Yūsuf ibn ‛Omar, non smentì mai la sua devozione ai sovrani omayyadi, finché dal successore di Hishām, al-Walīd II, non fu nel 125/743 fatto arrestare, per non essere egli riuscito ...
Leggi Tutto
Cittadina della Palestina situata a circa 18 km. a sud-est di Giaffa e a 3 km. a SO. di Lydda, all'estremo margine orientale della pianura costiera, verso le prossime colline, una delle quali emerge con [...] ; inoltre il convento dei francescani, ricostruito di recente, con la chiesa intitolata a S. Giuseppe d'Arimatea. Si ritiene infatti che la città attuale, fondata nel sec. VIII, sotto gli Omayyadi, sia sorta presso il luogo dell'antica Arimatea. ...
Leggi Tutto
omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...