Archeologo e storico dell'arte (Milano 1881 - Roma 1954). Iniziò studî sulla primitiva architettura medievale, e allargò poi le ricerche ai varî aspetti dell'arte in Oriente, compiendo lunghi viaggi nei [...] . I suoi ultimi lavori si indirizzarono soprattutto a chiarire il problema della formazione dell'arte musulmana fino alla caduta degli Omayyadi. Fra le sue opere: L'architettura romanica in Dalmazia (1916); Les couvents près de Sohâg (1925); La Nubia ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] rivelato nulla del suo passato. A Raqqāda invece si è potuto portare alla luce l'insieme di un palazzo di tipo omayyade, a pianta quadrata, con i lati rafforzati da torri angolari semicircolari e circolari; vi si possono distinguere due stili, uno ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] (Abū Bakr, ‛Omar e ‛Othmān) siano stati sovrani illegittimi; altrettanto, anzi ancor più illegittimi, considerano i califfi omayyadi e ‛abbāsidi, giacché ritengono che l'imāmato, ossia la qualità di sommo monarca dello stato islamico, spetti soltanto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] e matematico Thabit b. Qurra – Thebit – o al-Razi – noto ai latini come Rhazes.
Biblioteca non unica, perché a Cordova il califfo omayyade andaluso, al-Hakam II ne vanterà una di 400 mila volumi, meno ricca di quella d’un suo suddito, mentre la Dar ...
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MU‛TAZILITI (in arabo al-Mu‛tazilah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci d'un indirizzo o sistema di teologia musulmana, considerato poi come eterodosso, ma dal quale ripete le sue origini il kalām [...] o astensionisti sembra essere il significato della loro denominazione) nelle lotte sanguinose fra il governo e i partigiani degli Omayyadi da un lato e i khārigiti dall'altro; lotte durante le quali ognuna delle due fazioni accusava gli avversarî ...
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Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] Stato indipendente, con un proprio sovrano arabo. Con ‛Abd ar-Raḥmān III dovette però assoggettarsi al dominio degli Omayyadi. Nel 10° sec. la città fiorì economicamente (lavorazione dell’acciaio) e culturalmente. Durante la monarchia visigotica e ...
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(arabo Ṣaidā) Città del Libano (149.000 ab. nel 2003), capoluogo della prov. del Libano-Sud. È situata sulla costa del Mar Mediterraneo, circa 40 km a SO di Beirut, dove termina un importante oleodotto [...] , finché nel 501 un terremoto la distrusse quasi completamente. Fu uno dei porti militari di Damasco sotto i califfi omayyadi. Presa una prima volta dai crociati (che la chiamarono Sagitta o Sayette) nel 1110, fu feudo alle dirette dipendenze ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] un periodo di quasi generale anarchia (9° sec.), infatti, l’unità fu salvata da ‛Abd ar-Raḥmān III, il più grande degli Omayyadi spagnoli (912-61) che assunse il titolo di califfo a Cordova (929). L’epoca del califfato di Cordova fu il periodo più ...
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Sogdiana
Antica regione dell’Asia centrale parzialmente corrispondente agli odierni Uzbekistan (distretti di Samarcanda, Bukhara) e Tagikistan (Sughd). In epoca storica fu abitata da popolazioni di lingua [...] e iniziò un periodo di grande incremento economico e culturale. Nell’8° sec. la regione fu conquistata dagli eserciti omayyadi e vi fiorì un nuovo stile sotto l’influsso dell’arte araba. Alla distruzione di Panjikent seguirono quelle di Varakhsha ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] dal principe al-Hasan ibn Giannun, comprendeva il Rif e il Ghumara; già nel 973 fu però ripresa dall'esercito del califfo omayyade di Cordova al-Hakim II. Durante l'XI secolo fece parte del regno ziride, cui fu annessa da Yusuf Buluggin ibn Ziri ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...