TEL MASOS (Khirbet el-Mešāš)
F. Baffi Guardata
Sito archeologico nello stato di Israele in prossimità del tratto terminale dello wādī Bě'er Šebaʽ, c.a 12 km a E della moderna città omonima. L'israeliano [...] del forte persiano, a seguito della conquista araba della Palestina nel 632 d.C., quando i califfi omayyadi favorirono i Nestoriani; le iscrizioni rinvenute nel monastero, assieme alla ceramica, indirizzano verso una collocazione cronologica dell ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] . Sotto il dominio arabo (fino al 10° sec.) la P. godette di prosperità; le diverse dinastie di califfi (Omayyadi, Abbasidi) si mostrarono tolleranti verso ebrei e cristiani e continuarono i pellegrinaggi ai Luoghi Santi; furono restaurati i santuari ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] (644-656) e di ‛Alī (656-661) e la sua occupazione temporanea, sotto gli Omayyadi, per parte dell'anticaliffo Ibn az-Zubair. In Egitto si ritirò l'ultimo dei califfi omayyadi, Marwān II, e colà fu sconfitto e ucciso da Abu‛l-‛Abbās.
Il processo di ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] a Kerbelā' di al-Ḥusain, figlio del califfo ‛Ali, ucciso il 10 muharram 40 eg., 680 d. C., come belle al califfo omayyade Yazīd I. Questo teatro religioso, testimoniato dagl'inizî del sec. XIX, ma forse abbastanza più antico, e ancor oggi in uso, non ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.
Peter J. Mitchell
Giovanna Antongini
Tito Spini
Samou Camara
Rodolfo Fattovich
Zoe Crossland
L'archeologia dell'africa dal 1000 d.c.: problemi, metodi, [...] dell'VIII e il XII secolo, con un periodo di maggiore importanza tra il 750 e il 1100 d.C. durante i califfati omayyadi e abbasidi. L'ubicazione di questo porto è ancora incerta. Per lungo tempo esso è stato identificato con l'isola di Massaua, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] Gabrieli, nell’età giovanile (1945-55) proseguì i suoi studi di arabista: lavori sulla storia del califfato tra gli Omayyadi e gli Abbasidi, articoli, numerose note, molte voci di enciclopedie, tra le quali la Encyclopédie de l’Islam, recensioni ...
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CAETANI, Leone
Francesco Gabrieli
Nato a Roma il 12 sett. 1869, primogenito di Onorato, principe di Teano, poi duca di Sermoneta, e di Ada Bootle Wilbraham, crebbe nell'avito palazzo delle Botteghe [...] a Roma cinque fascicoli, per gli anni 1-132 eg., 622-750 d.C., arrivanti essi almeno alla fine degli Omayyadi; nel 1923 uscì appena un fascicolo (anni 750-762) di una continuazione col modificato titolo di Cronografia generale del bacino mediterraneo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] al-Rahman III e Almanzór – può ancora vantare sui suoi 5 mila ettari di superficie il mezzo milione di abitanti dell’età omayyade (dimoranti in oltre 270 mila abitazioni), né sappiamo se vi fossero ancora le oltre 80 mila botteghe dell’epoca d’oro ...
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Drappo generalmente di lana leggiera di varia forma e dimensione, colorato uniformemente o a colori vivaci e attaccato ad un'asta, o all'albero su cui viene innalzato.
La bandiera nazionale può recare [...] ne sono prova sicura. Anche nella storia dell'Islām le bandiere appaiono largamente usate: ricordiamo qui solo quelle bianche degli Omayyadi e quelle nere dei loro rivali abbasidi; l'uso del verde, diventato colore degli Alidi (v.), fu molto diffuso ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] diffuse anche nel Medioevo latino ci rappresentano come primo cultore arabo d'alchimia un principe appartenente alla stirpe degli Omayyadi (od Ommiadi), figlio di Yazīd, il secondo califfo di quella dinastia: Khālid ibn Yazīd, il "Calid filius Gezid ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...