(A. T., 116-117).
Sommario: Nome, delimitazione, estensione (p. 220); Suddivisioni regionali storiche (p. 220); Esplorazione (p. 220); Geologia (p. 220); Struttura fisica e configurazione del suolo (p. [...] ; e tra i gruppi di isole e scogli è famosa la Grande Dahlac, già luogo di confine durante il califfato degli Omayyadi dove si trovarono esiliati politici qualche volta illustri (come il poeta al-Ahwas relegato nella "terra di spine" di Dahlac dal ...
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RIBĀṬ
M. Bernardini
Termine arabo (pl. rubūṭ) con cui venivano indicate, durante il Medioevo islamico, le funzioni svolte da diversi tipi di edifici.Malgrado i molteplici tentativi di offrire una definizione [...] elementi sasanidi (Vanden Berghe, 1990).Tale modello - che coincide anche in linea molto generale sia con la forma di numerosi qaṣr omayyadi e abbasidi sia proprio con quelle adottate dai r. di Susa e Monastir, dove va però notato l'uso di materiali ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] capitale dell'impero a Damasco, e diede per un secolo alla Siria arabizzata l'egemonia dell'impero (v. arabi; omayyadi).
I califfi omayyadi risiedettero tutti, salvo l'ultimo, in Siria, promovendone, a partire soprattutto da ‛Abd al-Malik (685-705) l ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli osservatori astronomici
Ahmad Dallal
Gli osservatori astronomici
Sin dall'inizio, nel IX sec. e ancora per tutto il XVI, l'astronomia fu [...] dal celebre astronomo del XIV sec. Ibn al-Šāṭir, che rivestì il ruolo di misuratore del tempo nella moschea degli Omayyadi a Damasco. Ibn al-Šāṭir condusse molte osservazioni, progettò e costruì nuovi strumenti e offrì i contributi più avanzati e ...
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SANTIAGO DE COMPOSTELA
M.A. Castiñeiras González
M. Silva Hermo
SANTIAGO DE COMPOSTELA Città della Spagna, situata nella parte meridionale della provincia di La Coruña e capitale della regione autonoma [...] mozarabiche galleghe (San Miguel a Celanova, São Pedro a Lourosa in Portogallo, San Martiño de Pazó) e perfino omayyadi (Iñiguez Almech, 1954; Caballero Zoreda, 1994). Si tratterebbe perciò più probabilmente del recinto absidale a doppio muro (con ...
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L'Africa islamica: introduzione
Vincenzo Strika
L'Islam è penetrato in Africa attraverso due vie principali: l'Africa settentrionale e il Corno d'Africa. Mentre la prima diede vita a un'arte che [...] 'Ifriqiya, grosso modo la Tunisia attuale, a opera di Uqba ibn Nafi, il fondatore di Kairouan nel 670. Il periodo omayyade vide l'estendersi del dominio musulmano fino all'Atlantico e nel 711 le armi musulmane passarono in Spagna, evento che non ...
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SAHEL
A. Bonanni
(arabo classico Sāḥil)
Toponimo frequentemente utilizzato in Africa per indicare le pianure costiere (letteralmente 'litorale'), che conosce numerosi impieghi regionali, prevalentemente [...] a.E./647 anche alle regioni a E dell'Egitto, il S. nei secc. 7°-8°, sottoposto ai governatori omayyadi e abbasidi, visse un periodo di profonda instabilità politica a seguito delle rinnovate pressioni delle popolazioni berbere dell'entroterra. Solo ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] cui tuttavia la posizione sul mare serbava importanza economica e militare. Nel sec. 8° vi si rifletté la contesa fra Omayyadi e Abbasidi; fra 811 e 827 vi si insediarono avventurieri e pirati musulmani provenienti dalla Spagna. Nel 1166 la città fu ...
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KAIROUAN (arabo al-Qairawān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città della Tunisia posta nell'interno, a 50 km. dalla costa orientale del Sahel, a 58 m. s. m., in mezzo a un vasto piano quasi [...] nella città, capitale ormai dell'Ifrīqiyyah (l'antica Africa romana), residenza di tutti i governatori inviativi dai califfi omayyadi di Damasco prima, dai califfi ‛abbāsidi di Baghdād poi. La città dovette poi sentire la reazione berbera provocata ...
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Città della Cilicia (Anatolia sud-orientale), capoluogo del vilāyet omonimo. Huezio sostiene che il nome di Adana non è altro che la corruzione di Eden, data la fertilità e la bellezza del suo territorio. [...] suo vescovo si parla in più di un concilio.
Adana e la Cilicia cominciarono nel sec. VII ad essere contese tra gli Omayyadi di Damasco e i Bizantini; poi gli ‛Abbāsidi vi mantennero il loro dominio fino a che i Bizantini ripresero la città nel 964 ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...