Califfo abbaside, regnò dal 754 al 775 d. C. Politico accorto e privo di scrupoli, seppe consolidare lo stato abbaside appena costituito e minacciato da ribellioni interne e guerre esterne; ma non poté [...] impedire il distacco dall'impero islamico della Spagna, costituitosi a emirato indipendente sotto un principe omayyade (756). Fondò la nuova capitale, Baghdād, e protesse le lettere e la nascente cultura scientifica. ...
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Principe musulmano del sec. XI d. C., il cui nome compare nei cronisti cristiani sotto la forma Mogetus o Mogettus. È uno di quei capi arabi di Spagna che, all'indebolirsi e definitivo sfasciarsi del califfato [...] storiografia araba col nome di Mulūk at-Üawā'if (re delle nazioni, reyes de Taifas). M., mawlà o liberto del celebre ministro degli Omayyadi al-Manṣür ibn Abī ‛Āmir, si rese signore, verso il 400 eg./1009-1010 d. C., della provincia di Denia, e poco ...
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Vedi CAFARNAO dell'anno: 1959 - 1994
CAFARNAO (v. vol. Il, p. 254)
V. C. Corbo
I recenti scavi hanno rivelato una storia lunghissima del sito, che va dal Bronzo Medio (2200 a.C.) all'inizio del periodo [...] arabo (638 d.C.), con rioccupazione nel periodo omayyade e medievale.
Il cantiere di scavo fu riaperto nell'aprile del 1968; i lavori sono ancora in corso. Mentre i primi scavi riguardarono soprattutto le rovine della sinagoga del IV-V sec. e le ...
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Tariq ibn Ziyad
Comandante berbero (sec. 8°). Guidò le truppe musulmane che da Tangeri, attraversando lo stretto, sbarcarono nella Penisola Iberica nel 711, ai piedi di una montagna che da T. prese il [...] nome (Jebal Tariq, Gibilterra), dando così inizio alla conquista di . T. era cliente del vicereggente (wali) omayyade dell’Ifriqiya, Musa ibn Nusayr, in nome del quale fu condotta l’impresa, che consegnò agli Omayyadi l’Iberia visigota. ...
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Husain ibn 'Ali
Husain ibn ‛Ali
Imam sciita (n. 626-m. Karbala’ 680). Secondogenito di ‛Ali ibn Abi Talib e Fatima, figlia del profeta Maometto, e membro dello Ahl al-bayt. Divenne imam della fazione [...] sciita dopo la rinunzia del fratello Hasan ibn ‛Ali. In rotta con il califfo omayyade Yazid, fu trucidato, insieme a gran parte dei suoi familiari e sostenitori, nello scontro con le truppe califfali a Karbala’ in Iraq, nel 680. Il massacro di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] posero la capitale a Siviglia e quindi, a partire dal 716, a Cordova. Abd ar-Rahman, l’ultimo dei principi omayyadi di Damasco sopravvissuti al massacro della famiglia compiuto dagli Abbasidi, quando questi presero il potere nel 750, trovò rifugio in ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] (morto circa 70 èg. = 689-90 d. C.), ebbe parte nella guerra civile tra il 4° califfo ‛Alī e gli Omayyadi e si acquistò fama di profondo conoscitore del Corano, delle tradizioni religiose risalenti a Maometto e della storia sacra preislamica. Il suo ...
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Uomo di stato arabo (Ṭā'if 661 - Wāsiṭ 714 d. C.). Iniziò la sua carriera reprimendo alla Mecca la rivolta di ‛Abd Allāh ibn az-Zubair (692 d. C.). Passato poi al governo dell'Iraq, che conservò sino alla [...] morte, combatté lungamente contro i Kharigiti e i separatisti iracheni (famosa la rivolta di ‛Abd ar-Raḥmān ibn al-Ash‛ath). Fu uno dei più abili governatori del califfato omayyade. ...
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ARCHITETTURA - Islam
B.M. Alfieri
L'a. è una delle espressioni più vitali dell'Islam perché in grado di realizzarne i programmi. Come è stato evidenziato da Marçais (1928), l'Islam è infatti una religione [...] con vari gradini, e anche la khuṭba divenne una specie di omelia. Solo alle moschee del venerdì venne aggiunta in epoca omayyade la maqṣūra, un recinto schermato da grate, che inglobava il miḥrāb e il minbar, per proteggere il sovrano dagli attentati ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] dell'Ifrīqiya, grosso modo la Tunisia attuale, a opera di 'Uqba b. Nāfi', il fondatore di Kairouan nel 670. Il periodo omayyade vide l'estendersi del dominio musulmano fino all'Atlantico e nel 711 le armi musulmane passarono in Spagna, evento che non ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...