Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] sociale et politique, Paris 1961; U. Monneret de Villard, Introduzione allo studio dell'archeologia islamica: le origini e il periodo omayyade, Venezia 1966; I.M. Lapidus, Muslim Cities in the Later Middle Ages, Cambridge (Mass.) 1967; T.G. McGee ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] aperte al pubblico.I b. più antichi oggi noti sono situati in Siria e Giordania e si datano al tempo della dinastia omayyade (661-750), sia perché si trovano in prossimità o addirittura all'interno di castelli e residenze di questo periodo sia perché ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Le gerarchie del sapere
Jean Jolivet
Le gerarchie del sapere
È impossibile, per diverse ragioni e da vari punti di vista, che le discipline [...] in modo meno dettagliato, anche nell'Occidente islamico e, più precisamente, in un testo redatto verso la fine del califfato omayyade di Cordova, la Risālat al-talḫīṣ li-wuǧūh al-taḫlīṣ (Epistola riassuntiva sui modi [di ottenere] la salvezza) di Ibn ...
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PHILADELPHEIA, 2° (v. vol. VI, p. 120)
M. Spanu
Il rapido e imponente sviluppo della città di 'Ammān degli ultimi anni ha interessato tutta l'area dell'insediamento antico: nuovi importanti dati sono [...] da nicchie inquadrate da piccole colonne su podio, la cui decorazione rinvia al periodo antonino. La presenza del palazzo omayyade rende problematica la conoscenza del sito: si è comunque proposto che il tèmenos meridionale ospitasse un tempio, la ...
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di Enzo Lippolis
Negli ultimi dieci anni, i profondi cambiamenti determinati dalla rivoluzione informatica e dalle sue applicazioni hanno fortemente incrementato il processo di globalizzazione culturale, [...] vie di comunicazione; viene messo l’accento sulla multifunzionalità di queste strutture, allontanando l’ipotesi che faceva dei qusur omayyadi esclusive residenze private e proponendo d’interpretare i più grandi complessi come Qaṣr al-Ḥayr al-Sharqī o ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] in cui le attività di scavo si moltiplicarono in gran parte del mondo musulmano. In Siria le indagini sul periodo omayyade ricevettero un nuovo impulso: le conoscenze sui 'castelli del deserto' si avvantaggiarono delle scoperte fatte a Qaṣr al-H̱ayr ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] costituiscono le prime f. storiche significative del Medioevo islamico: già Ibn Isḥāq (m. nel 768) in epoca omayyade forniva un esempio di questo genere storiografico incentrato sulla vita del Profeta; nei secoli successivi diversi compilatori, come ...
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Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] di III sec. d.C. e la ripresa dei secoli successivi. Per quanto riguarda la fase relativa all'occupazione omayyade, è possibile rivalutarne entità e natura, grazie alla scoperta di un ricco quartiere di abitazione a nord del decumano meridionale ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] (ca. 622-1050) un gran numero di edifici pubblici e privati fu commissionato dai califfi delle dinastie degli Omayyadi (v.), Abbasidi (v.) e Fatimidi (v.). Durante questi secoli una manifestazione monumentale della c. califfale è rappresentata dalla ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] l'arte cristiana spagnola del sec. 10° possiede un suo stile che domina l'architettura, la quale adotta dalla tradizione omayyade soltanto alcuni motivi: il tracciato molto chiuso delle absidi, che evoca quello del miḥrāb, le volte a scanalature, l ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...