Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] dell’espansione culturale e politica dell’Islām nelle zone costiere del Mediterraneo da Occidente (attraverso la Spagna omayyade, l’Africa settentrionale con l’appendice siciliana) fino al Vicino Oriente.
Sul complesso degli arabismi in italiano ...
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Egitto, storia dello
Francesco Tuccari
Da terra di conquista a grande paese arabo
Sede di una civiltà millenaria, l'Egitto ha fatto parte, nel corso della sua storia, di mondi profondamente diversi [...] L'islamizzazione del paese fu assai ampia, ma non totale.
Dalla conquista araba all'indipendenza
Inquadrato nel califfato omayyade e poi abbaside (califfato), nel corso di due-tre secoli l'Egitto si emancipò completamente dal potere centrale. Retto ...
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Città della Spagna meridionale a 36°49′ lat. N. e 2°32′ O.; capoluogo della provincia omonima. Sorge sulle rive del Mediterraneo, allo sbocco del Rio de Almería, in una ristretta pianura alluvionale, talora [...] quello della dominazione musulmana, benché, nel 776, il territorio di Almería fosse saccheggiato da al-Miknāsī, nella lotta contro l'omayyade ‛Abd ar-Raḥmān I. Questo sovrano, a cui si deve la creazione della marina araba nella Spagna, fondò nel 773 ...
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TEOFILO imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Appartenne alla dinastia frigia e imperò dall'829 all'842. Fu l'ultimo monarca iconoclasta. La persecuzione contro i fautori del culto delle immagini sotto [...] una coalizione cristiana rivolgendosi a Venezia, all'imperatore d'Occidente, Lodovico il Pio, e trattando anche col califfo omayyade di Cordova, nemico degli ‛Abbāsidi. Nello stesso tempo egli cercò di fermare l'avanzata nemica concludendo (841) una ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] , è un insieme di conoscenze teoriche e sperimentali di diversa provenienza. Nella prima metà del sec. 8°, essendo la capitale omayyade Damasco e il centro del mondo musulmano la Siria, sembra più rilevante l'acquisizione di conoscenze teoriche e ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] compare un lunghissimo elenco di recipienti d'a. peraltro scomparsi. Le suppellettili preziose erano normalmente usate anche nella corte omayyade di Córdova: si conoscono cofanetti per gioielli in a. sbalzato e dorato, simili a quelli in avorio. Uno ...
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ORLANDO
M. Mihályi
Il nome O. (o Rolando) costituisce l'equivalente, in volgare italico, del nome francese d'oïl Roland - che conosce versioni simili ma leggermente diverse nelle altre lingue parlate [...] conseguenze della rivoluzione califfale che nel 750 aveva segnato il passaggio dall'autorità omayyade a quella abbaside e la nascita quindi di un Islam sunnita ma neo-omayyade con centro in Córdova, ostile al califfato abbaside di Baghdad. I principi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei principali centri della nascente cultura islamica come Damasco e Baghdad si ha [...] del Kitab al-Fihrist (Libro dell’indice), il primo impulso verso la ricerca alchemica è dato dal principe della dinastia omayyade Khalid ibn Yazid, vissuto a Damasco tra il 660 e il 704, che fa tradurre in arabo molte opere filosofico -scientifiche ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo islamico
Basema Hamarneh
Maria Adelaide Lala Comneno
Le aree sepolcrali
di Basema Hamarneh
La mancanza di studi sistematici sui criteri di ubicazione [...] , caratterizzate da uso ed estensione limitati, nei pressi delle residenze estive dei califfi: un esempio è costituito dalla necropoli di età omayyade-abbaside (VII-IX sec. d.C.) a Qastal (25 km ca. a sud di Amman, in Giordania), nei pressi dell ...
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(gr. Παλμύρα; arabo Tadmur) Oasi con centro abitato della Siria (47.041 ab. nel 2003), posta a metà strada tra il Mediterraneo e l’Eufrate. Nell’età antica fu un centro florido, grazie all’abbondanza [...] dagli Arabi; e circa un secolo dopo, nella lotta civile per il califfato, fu rasa al suolo per ordine dell’ultimo sovrano omayyade.
La ‘città ellenistica’ era costituita tra il 3° e il 2° sec. a.C. da un agglomerato urbano di impianto irregolare (v ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...