FAH Località della Siria, posta nell'interno del paese in territorio desertico 90 km. a N. di Sukhne e 40 km. a S. della riva destra dell'Eufrate; abbandonata dagli abitanti alla fine del sec. XIII costituisce [...] persiane di Cosroe II, nella spedizione contro Gerusalemme, la saccheggiarono. Risorse un secolo dopo, come residenza del califfo omayyade Hishām ibn ‛Abd al-Malik (724-743), e da lui ebbe completato l'antico nome in Ruṣāfah Hishām. Sopravvissuta ...
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Costruzione a sviluppo verticale dalla quale il muezzin invita alla preghiera i credenti musulmani. Il m., posto generalmente in prossimità della moschea, ha avuto forme diverse secondo i luoghi e i periodi [...] , il cosiddetto al-Manāra al-Mugīdā in Iraq). In Persia i m. più antichi si sono ispirati alla torre quadrata omayyade, con successive variazioni. In Egitto e in Turchia il m. ha anche assunto maggiore rilievo rispetto alla stessa superficie della ...
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MOSAICO
B. Finster
Termine di incerta etimologia che definisce in generale la decorazione di una superficie architettonica (pavimento, parete, soffitto) realizzata per mezzo di piccole pietre naturali [...] decorazioni musive può essere fornita dai resti del m., del 788, che decorava la c.d. casa del tesoro nella Grande moschea omayyade di Damasco. Qui appaiono ripetuti i motivi con girali d'acanto e alberi da frutta, ma le forme sono contornate di nero ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] o dakka); alcune m. presentano la loggia per il sovrano (manṣūra) chiusa da una grata. Il minareto fu introdotto in epoca omayyade.
Tra i modelli più antichi è la moschea con sala di preghiera, preceduta da una corte, sul lato opposto dell’ingresso ...
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MECCA
M. Bernardini
(La Mecca; arabo Makka)
Città dell'Arabia Saudita, situata nella regione dello Ḥijāz. Già citata nel sec. 2° d.C. come Macoraba da Tolomeo (Geographia, VI, 7), sembra derivare il [...] Bāqūm, probabilmente un bizantino o forse un copto, al quale si dovrebbe un restauro della Ka῾ba. Nel periodo omayyade la città subì delle trasformazioni considerevoli, tra cui quelle disposte dal califfo al-Walīd I (705-715), che avrebbe chiamato ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] o un latifondo. Benché l'istituzione venga fatta risalire a Maometto, la diffusione cominciò verso la fine del periodo omayyade ed ebbe grande successo, dando vita a un'intera categoria di terreni gestiti dall'amministrazione religiosa. Le terre waqf ...
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FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] Grifoni, cervi, leoni, lepri, capre, dromedari, aquile e altri uccelli stilizzati ricordano da vicino la produzione metallistica sasanide, omayyade e buide, con la quale hanno in comune anche la decorazione minuta su tutta la superficie dell'oggetto ...
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L'Asia islamica. Premessa
Maria Vittoria Fontana
Premessa
Il fondatore dell'Islam, il Profeta Muhammad, proveniva dalla Penisola Arabica. I popoli vinti dai primi Arabi musulmani che mossero il loro [...] siro-mesopotamici. Il califfato (quello dei "califfi ben guidati", dalla morte di Muhammad nel 632 sino al 661; quello omayyade, 661-750, e poi abbaside, 750-1258) e le varie dinastie (succedutesi già nel corso del califfato abbaside ma anche ...
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BAALBEK
E. Cruikshank Dodd
(gr. ῾Ηλιόπολισ; lat. Heliopolis, Iulia Augusta Felix; arabo Ba῾labakk)
Città dell'antica Siria (od. Libano), situata in posizione strategica nella fertile pianura della Biqā', [...] epoca crociata. Nelle fortificazioni della cittadella sono state individuate quattro principali fasi costruttive, la prima delle quali di epoca omayyade e la seconda di epoca selgiuqide. Nūr al-Dīn restaurò le fortificazioni e dotò B. di una cinta di ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] , da un punto di vista architettonico e decorativo, è l'ingresso: nel palazzo di Minyā, costruito sul lago di Tiberiade per l'omayyade al-Walīd all'inizio del sec. 8°, l'ingresso è un vano quadrato inserito tra due torri semicircolari, a formare nell ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...