MONNERET de VILLARD, Ugo
Archeologo e storico dell'arte, nato a Milano il 16 gennaio 1881. Terminati gli studî universitarî si dedicò a ricerche sulla storia dell'arte, specialmente della primitiva architettura [...] soprattutto a chiarire il problema dei KuŞāhna e la formazione dell'arte musulmana fino alla caduta della dinastia omayyade.
Fra le più notevoli pubblicazioni: Giorgione da Castelfranco, Bergamo 1904; L'architettura romanica in Dalmazia, Milano 1910 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] nel trattare la lingua araba, l’acutezza nel formulare giudizi storici. Lo studioso manifestò sempre maggiore interesse per gli Omayyadi che per gli Abbasidi, nonostante scrivesse un saggio su al-Ma’mun e gli alidi che anticipava un filone di ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] abbaside (secc. 8° - 10°)
I primi oggetti islamici in a. furono prodotti in Siria, in Egitto e probabilmente in Mesopotamia nel periodo omayyade (661-750 d.C.). Tre pissidi, due d'a. e una di osso, e un bel pannello (Atene, Benaki Mus.; Kühnel, 1971 ...
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Amman
P. Cuneo
‛Ammān (ebraico Rabbath Ammon; gr. Φιλαδέλϕεια)
Capitale dal 1922 del regno hashemita di Giordania. 'A. è sita nel Wādī 'Ammān, corrispondente a una parte della biblica regione di Moab [...] , VI, 1965, pp. 120-121.
U. Monneret de Villard, Introduzione allo studio dell'archeologia islamica. Le origini e il periodo omayyade, Venezia-Roma 1966 (rist. anast. 1968), pp. 59-75.
J. Warren, A Sasanian attribution for two buildings in Jordan ...
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Fārs (o Farsistàn) Provincia dell’Iran meridionale (121.825 km2 con 4.336.878 ab. nel 2006): abbraccia parte della costa orientale del Golfo Persico e si spinge fino ai grandi bacini chiusi del Kirmān. [...] di Bishapur, oltre agli scavi riguardanti il periodo preislamico, sono stati indagati monumenti relativi ai periodi sasanide e omayyade (edificio D; edifici della zona nord); gli esemplari meglio conservati risalgono al tardo 11°-inizio 12° secolo ...
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. Secondogenito del califfo ‛Alī e di Fāṭimah, figlia di Maometto. Nacque il 4 o il 5 dell'ègira (626-627 d. C.). Quando ‛Alī fu ucciso (40 èg., 661 d. C.) e il suo rivale Mu‛āwiyah assunse il califfato, [...] su al-Kūfah presso l'Eufrate, che si sarebbe dovuta sollevare in suo favore. Ma il movimento fu soffocato in città dal governatore omayyade ‛Ubaid Allāh ibn Ziyād, e al-Ḥ. con un gruppo di seguaci si scontrò con le truppe spedite ad affrontarlo e ...
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FRONTERA Città della Spagna, in provincia di Cadice, situata sul fiume Guadalete, a 145 metri sul mare. Conta circa 10.000 abitanti. Possiede varî edifici notevoli, quali la chiesa parrocchiale di Santa [...] nelle cronache cristiane viene chiamata Arcos. La sua storia ha principio con l'anno 756, con una sollevazione contro l'omayyade 'Abd ar-Raḥmān I; poi Arcos reca aiuto al ḥammūdita Yaḥyà per reprimere l'insurrezione di Siviglia. Fernando il Santo ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] invasioni arabe del VII secolo, ancora non indagato.
Nel 688, in seguito all'accordo tra Giustiniano II e il sultano omayyade Abd al-Malik, l'isola acquistò la neutralità nella guerra tra Bisanzio e l'Islam. Tale avvenimento, oltre alla conquista ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] burgjita di Qijmas al-Isḥāqī (1480-1481).Per quanto riguarda l'edilizia civile, nei c.d. castelli del deserto di epoca omayyade (661-750) ebbero grande diffusione i p. a mosaico (v. Mosaico; Grabar, 1973). A Khirbat al-Minyā (705-715), presso il ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] , nel 716 C. venne eletta a capitale dei domini arabi di Spagna (al-Andalus). Nel 756 venne costituito a opera del principe omayyade 'Abd al-Raḥmān I (756-788) l'emirato indipendente di C., trasformato in califfato nel 929 da 'Abd al-Raḥmān III (912 ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...