Fu collega di suo padre, il re Ordoño I, negli ultimi anni del suo glorioso regno, e meritò il soprannome di Magno. Bisogna tuttavia riconoscere che al buon successo delle sue imprese contro gli Arabi [...] contribuirono non poco le ribellioni divampate nella Spagna musulmana contro il potere di Córdova, sotto l'emiro omāyyade Muḥammad I (852-856). Le prime lotte, A. le sostenne nei suoi proprî stati. Nel succedere a suo padre, fu vittima della ...
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GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] in mano ai musulmani. A meno di m. 100 da quella antica sorse una nuova città fortificata, che certo già sotto gli Omayyadi divenne un importante centro di commercio e in ogni caso fiorì sotto gli Abbasidi e dal 961 sotto i Fatimidi egiziani. Dopo il ...
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ḤAMMŪDITI, o Idrīsiti-Ḥammūditi
Francesco Beguinot
Nome di una piccola dinastia derivata da quella degl'Idrīsiti marocchini, e che nel secolo XI d. C. ebbe dei principati nella Spagna meridionale e [...] presso a poco autonomi durante i gravi torbidi della guerra civile che portò alla decadenza e infine alla distruzione del regno omayyade di Spagna. ‛Alī s'impadronì anche di Málaga, ove i suoi successori rimasero sino all'anno 449 èg., (1057-1058 d ...
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Scrittore iraniano (n. 1892 - m. 1971 circa). Tra i primi autori di romanzi storici, Ṣ. esordì con Dāmgustarān yā intiqāmkhāhān-i Mazdak ("I cospiratori ovvero i vendicatori di Mazdak", 2 voll., 1921-26), [...] numerosi lavori, scritti in una lingua priva di espressioni dialettali, sono ambientati per lo più in epoche remote (regno di Shāpūr, dinastia sasanide, dinastia omayyade, regno di Nādir Shāh) e contengono alcune inesattezze di carattere storico. ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] dal principe al-Hasan ibn Giannun, comprendeva il Rif e il Ghumara; già nel 973 fu però ripresa dall'esercito del califfo omayyade di Cordova al-Hakim II. Durante l'XI secolo fece parte del regno ziride, cui fu annessa da Yusuf Buluggin ibn Ziri ...
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Semitista tedesco, nato a Flehingen (Baden) il 5 marzo 1851, morto a Berlino il 24 ottobre 1914, professore nel seminario rabbinico e poi nell'università di Berlino.
Oltre che di esegesi biblica e di letteratura [...] ), si occupò con singolare competenza dell'antica poesia araba, pubblicando tra l'altro il divano del poeta dell'età omayyade al-Quṭāmī (1902). La sua fama è soprattutto legata alle sue ricerche di linguistica comparata, nelle quali, con erudizione ...
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PITTURA - Islam
M.V. Fontana
La p. non trova, nell'ambito dell'arte islamica, la medesima importante collocazione di cui gode in altre culture, sia occidentali sia orientali. Se e quanto un movimento [...] Villard, 1966, p. 255, nn. 4-5) e degli ornati della moschea della città (705-709; Creswell, 1989, p. 45).In età omayyade, le pareti e le volte del piccolo palazzo/bagno di Quṣayr ῾Amrā, in Giordania, del secondo quarto del sec. 8°, vennero adornate ...
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Dinastia musulmana di Spagna, che regnò a Badajoz dal 418 al 487 dell'ègira (= 1027-1094 d. C.). Benché si pretendessero discesi dalla tribù araba di Tuǵīb, essi erano in realtà, come gran parte dei musulmani [...] , si rese signore indipendente della città, che già prima di lui si era praticamente sciolta dall'obbedienza al califfato omayyade di Cordova, ormai in pieno sfacelo. Tanto sotto di lui quanto sotto i suoi successori le guerre divamparono senza ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] Duq, a km 4 in direzione N-O.Come il palazzo di al-Minyā, secondo una tipologia che si ritrova utilizzata nei palazzi omayyadi di Transgiordania, anche il palazzo di Khirbat al-Mafjar ha un muro di cinta con torri, semicircolari al centro dei lati e ...
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MIḤRĀB
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che nell'età preislamica indicava, fra l'altro, anche una nicchia cristiana con la statua o l'immagine d'un santo, e che nell'islamismo passò a designare [...] il viso di chi compie la preghiera rituale. Il miḥrāb sembra essere stato introdotto per la prima volta sotto il califfato dell'omayyade al-Walīd I (86-96 eg., 705-715 d. C.) e, dal punto di vista architettonico, derivato dall'abside delle chiese ...
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omayyade
omàyyade ‹omàia-› (o omàiade o ommìade) agg. [der. del nome arabo dei Banū Umayya «discendenti di Umayya»]. – Che si riferisce agli Omayyadi, dinastia di califfi arabi che governarono l’impero musulmano dal 661 al 750 d. C.: epoca...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...