Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] A. anche alcune quartine in persiano, che anticipano motivi della poesia scettica e bacchica posteriore, culminata in ῾OmarKhayyām. La dottrina filosofica di A. è l'aristotelismo fortemente commisto di neoplatonismo, col tentativo di conciliarlo con ...
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Poeta danese (n. Copenaghen 1945 - m. 2023). La sua lirica, raffinata ed elitaria, trae ispirazione dall'Oriente mediterraneo, dove N. ha soggiornato a lungo, per intonare, con infinite variazioni, il [...] , profumi. Tra le sue raccolte, in cui sono sempre più avvertibili gli echi di poeti e mistici orientali (῾OmarKhayyām, Rūmī), si ricordano, accanto al volume d'esordio Digte ("Poesie", 1966); Syvsoverne ("I sette dormienti", 1969); Istid ("Epoca ...
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Scrittore inglese (Bredfield, presso Woodbridge, Suffolk, 1809 - Merton, Norfolk, 1883). Pubblicò anonimi: Euphranor, a dialogue on youth (1851); Polonius, a collection of wise saws and modern instances [...] , Eschilo, Sofocle; ma l'opera cui resta affidata specialmente la sua fama è l'adattamento delle Rubā῾iyyāt di ‛OmarKhayyām (1859), elegante mescolanza di edonismo e di scetticismo, espressi in immagini e aforismi ricchi di melodiosità e di serena ...
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Musicista inglese (Londra 1868 - ivi 1946), allievo di F. Corder. Compose molta musica di stile impressionistico, sovente di ispirazione orientale e celtica (OmarKhayyam, Atalanta in Calydon, Hebridean [...] symphony, ecc.) ...
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Poeta, saggista e traduttore inglese (Londra 1918 - ivi 2006). In netta rottura con i tecnicismi della coeva poesia inglese, la sua poetica si richiama direttamente alle tendenze romantiche sia nei moduli [...] sulla tarda poesia romantica (The darkling plain, 1950); tradusse da G. Leopardi, da A. de Vigny, il Rubā‛ iyyāt di ‛OmarKhayyām (1979, con P. Avery). Gli furono conferiti la Medaglia d'oro della Regina per la poesia nel 1973 e il riconoscimento ...
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Poeta e scrittore libanese (Bsharrī, Libano, 1883 - New York 1931). Vissuto in Libano nei primi anni della sua vita, si trasferì poi con la famiglia negli USA; dal 1908 al 1911 studiò a Parigi. In campo [...] come modelli letterarî una vasta gamma di scritti occidentali e orientali (dalla Bibbia alle opere di Nietzsche e di ‛OmarKhayyām). Trasfuse le sue intuizioni liriche e mistico-filosofiche in numerosi scritti, composti sia in inglese, sia in arabo ...
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Poeta ungherese (Miskolc 1900 - Budapest 1957). Profondamente pessimista, come emerge dalle sue poesie (Föld, erdő isten "Terra, forza, dio", 1922; Fény, fény, fény "Luce, luce, luce", 1925; Te meg a világ [...] Tücsökzene ("Musica di grilli", 1947) e A huszonhatodik év ("Il ventiseiesimo anno", 1957). Traduttore fecondo, i suoi lavori (Örök barátaink "I nostri eterni amici", post., 1958) hanno interessato numerosissimi poeti, da Baudelaire a ῾OmarKhayyām. ...
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Matematico, storico della matematica e orientalista (Dessau 1826 - Parigi 1864), tra i primi studiosi della matematica degli Arabi e degli Indiani. Tradusse (1851) per primo l'algebra di OmarKhayyām e [...] l'algebra attribuita ad al-Karkhī; per primo rivendicò agli Indiani l'introduzione della cosiddetta numerazione araba (Mémoire sur la propagation des chiffres indiens, 1863) ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo Fibonacci
Veronica Gavagna
Leonardo Fibonacci, noto anche come Leonardo Pisano, fu il matematico più importante nell’Occidente latino del 13° secolo. Le sue opere, che rappresentano una summa [...] complessa questione era ben nota nella letteratura araba, poiché questa stessa equazione si trova nel Trattato di algebra di ‛OmarKhayyām (1048-1131) e non è risolta per radicali, ma per via geometrica, intersecando una circonferenza con un’iperbole ...
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