Poeta danese (n. Copenaghen 1945 - m. 2023). La sua lirica, raffinata ed elitaria, trae ispirazione dall'Oriente mediterraneo, dove N. ha soggiornato a lungo, per intonare, con infinite variazioni, il [...] , profumi. Tra le sue raccolte, in cui sono sempre più avvertibili gli echi di poeti e mistici orientali (῾OmarKhayyām, Rūmī), si ricordano, accanto al volume d'esordio Digte ("Poesie", 1966); Syvsoverne ("I sette dormienti", 1969); Istid ("Epoca ...
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Scrittore inglese (Bredfield, presso Woodbridge, Suffolk, 1809 - Merton, Norfolk, 1883). Pubblicò anonimi: Euphranor, a dialogue on youth (1851); Polonius, a collection of wise saws and modern instances [...] , Eschilo, Sofocle; ma l'opera cui resta affidata specialmente la sua fama è l'adattamento delle Rubā῾iyyāt di ‛OmarKhayyām (1859), elegante mescolanza di edonismo e di scetticismo, espressi in immagini e aforismi ricchi di melodiosità e di serena ...
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Poeta, saggista e traduttore inglese (Londra 1918 - ivi 2006). In netta rottura con i tecnicismi della coeva poesia inglese, la sua poetica si richiama direttamente alle tendenze romantiche sia nei moduli [...] sulla tarda poesia romantica (The darkling plain, 1950); tradusse da G. Leopardi, da A. de Vigny, il Rubā‛ iyyāt di ‛OmarKhayyām (1979, con P. Avery). Gli furono conferiti la Medaglia d'oro della Regina per la poesia nel 1973 e il riconoscimento ...
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Poeta e scrittore libanese (Bsharrī, Libano, 1883 - New York 1931). Vissuto in Libano nei primi anni della sua vita, si trasferì poi con la famiglia negli USA; dal 1908 al 1911 studiò a Parigi. In campo [...] come modelli letterarî una vasta gamma di scritti occidentali e orientali (dalla Bibbia alle opere di Nietzsche e di ‛OmarKhayyām). Trasfuse le sue intuizioni liriche e mistico-filosofiche in numerosi scritti, composti sia in inglese, sia in arabo ...
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Poeta ungherese (Miskolc 1900 - Budapest 1957). Profondamente pessimista, come emerge dalle sue poesie (Föld, erdő isten "Terra, forza, dio", 1922; Fény, fény, fény "Luce, luce, luce", 1925; Te meg a világ [...] Tücsökzene ("Musica di grilli", 1947) e A huszonhatodik év ("Il ventiseiesimo anno", 1957). Traduttore fecondo, i suoi lavori (Örök barátaink "I nostri eterni amici", post., 1958) hanno interessato numerosissimi poeti, da Baudelaire a ῾OmarKhayyām. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] tradotto. Per fare solo un altro esempio, la traduzione italiana delle Quartine del celebre matematico e poeta persiano OmarKhayyam (m. 1124 ca.) fatta da Gabrieli è un pregevolissimo saggio di armoniosa utilizzazione della nostra lingua.
Così, nei ...
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CHINI, Mario
Francesco Dragosei
Nacque a Borgo San Lorenzo, nel Mugello (prov. Firenze), il 21 luglio del 1876, da Leto, che era un pittore scenografo, e da Maria Pananti, discendente del letterato [...] . di Mirejo (Mirella, Milano 1905), che gli procurò una certa notorietà. Nel 1907 tradusse il poema persiano Rubāiyyat di OmarKhayyām, dalla versione inglese di Fitzgerald. Nel 1914 seguì la traduzione di Tre novellette in versi (Teramo) di Mistral ...
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