Scrittore romeno (Segarcea, Oltenia, 1915 - Madrid 1992). Poeta e romanziere, saggista impegnato nella problematica letteraria e filosofica dei nostri tempi, continuò sulla stessa linea nei paesi dove, [...] durante e dopo la guerra, visse dapprima come diplomatico poi come profugo, in esilio fino alla morte. Nel 1960 vinse il premio Goncourt, che rifiutò, col romanzo Dieu est né en exil, diario immaginario ...
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Capo rivoluzionario e patriota romeno (Vladimiri, Oltenia, 1780 circa - Târgovişte 1821). Dopo aver combattuto nella guerra russo-turca (1806-12), s'inserì nel movimento generale di liberazione dei popoli [...] . Ma la sollevazione di contadini armati (panduri), di cui si mise a capo il 18 genn. 1821, giungendo dall'Oltenia a Bucarest, allarmò Ipsilanti, che lo fece assassinare. La rivoluzione nazionale di V. provocò tuttavia la fine dell'epoca fanariota ...
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Poeta romeno (Târgovişte 1810 o 1812 - Bucarest 1885). Partecipò ai tentativi rivoluzionarî e alle congiure patriottiche dell'epoca. Esordì a venti anni con poesie romantiche d'imitazione francese: le [...] sono ispirate alla storia romena e ai ricordi di un passato di gloria destatigli da un'escursione agli antichi monasteri dell'Oltenia fatta nel 1842. Poeta satirico, lasciò anche un certo numero di favole, presto diventate popolari. Dal 1860, per un ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] . 70, riassume il posizionamento strategico delle due costruzioni militari come segue: «Il ponte di Oescus collega l’impero con l’Oltenia, pensata come cuscinetto e il più delle volte confermatasi tale. Così il forte di Dafne, voluto da Costantino, e ...
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