Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, da Mosè, rappresentava la più completa espressione del culto offerto a Dio e consisteva nel bruciare interamente la vittima sull’altare dopo l’immolazione (perciò il termine ebraico fu tradotto ...
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Antifascista italiana (n. Milano 1930). Reduce dell’Olocausto, orfana di madre, nel 1938, vittima delle leggi razziali fasciste, fu costretta ad abbandonare la scuola elementare. Nel 1943 ha cercato di [...] fuggire insieme al padre in Svizzera, ma furono respinti e a tredici anni è stata arrestata a Selvetta di Viggiù e da qui è stata trasferita nel carcere di Varese, poi in quello di Como e infine a Milano. ...
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Scrittrice austriaca naturalizzata italiana (Vienna 1918 - Matera 2004). Reduce dell’Olocausto, di famiglia ebraica di origine ungherese, dopo che, con l’annessione dell’Austria alla Germania, i suoi [...] genitori e i suoi familiari furono catturati e deportati, nel 1940 è scappata in Italia. A Milano, città nella quale lavorava come traduttrice, è stata arrestata nel 1944 e deportata ad Auschwitz dove ...
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Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto [...] in quanto non richiama, come quest’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile.
Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obiettivo ...
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Hilberg, Raul
Politologo e storico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926-Parigi 2007). Costretto a emigrare negli USA (1939) per questioni razziali, incentrò i suoi studi sulla questione [...] ebraica, in partic. sull’olocausto durante la Seconda guerra mondiale. H. ha ricostruito, a partire dal 1948, la politica antiebraica nazionalsocialista, pubblicando il più celebre dei suoi scritti: The destruction of the European Jews (1961), in cui ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] Gerusalemme; e Ponevezh, la più grande di tutte, a Bene Beraq in Israele. Una figura di spicco nel mondo ‛lituano' dopo l'Olocausto fu Abraham Isaiah Karelitz (1878-1953), noto col nome di Éàzōn Êsh (‛Visione di un Uomo'); alla sua casa a Bene Beraq ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] varietà di significanti adottati. A partire dai tardi anni Cinquanta si diffuse negli ambienti teologici ebraici il termine olocausto, implicante il carattere unico e quasi sacro di eventi terribili da personificazione del male assoluto, che faceva ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] the final solution. A history of European racism, London 1978 (trad. it. Il razzismo in Europa dalle origini all'Olocausto, Roma-Bari 1980).
Z. Sternhell, La droite révolutionnaire 1885-1914. Les origines françaises du fascisme, Paris 1978 (trad. it ...
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CORRADO I D'ANTIOCHIA
AAlberto Meriggi
Nacque tra il 1240 e il 1241, da Federico, a sua volta figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia, e da Margherita di Poli.
C. fu sempre presente [...] sec. XIII. Pur all'ombra di 'grandi' quali Manfredi e Corradino, fu protagonista del suo tempo. Sopravvissuto all'olocausto dei partigiani degli Hohenstaufen, alla fine della sua vita divenne addirittura un simbolo, ricordo vivente dell'età sveva e ...
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Degrelle, Leon
Degrelle, Léon
Politico belga (Bouillon 1906-Malaga 1994). Discepolo di C. Maurras, dopo l’espulsione dall’Azione cattolica (1934) diede vita al movimento d’ispirazione fascista detto [...] rex). Collaborò con Hitler dopo la capitolazione del Belgio (1940). Condannato a morte in contumacia, nel 1945 si rifugiò in Spagna. Mantenne i contatti con l’estrema destra europea, schierandosi con la pubblicistica negatrice dell’olocausto. ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», comp. di ὅλος «tutto, intero» e καίω...
danzaterapeuta s. f. e m. Chi cura attraverso la danzaterapia. ♦ Sono aperte le iscrizioni al primo corso di formazione professionale per danzaterapeuti e al primo corso di aggiornamento per operatori socio-sanitari ed educatori, che prenderanno...