Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] è già cominciata. Ancora al confronto con il passato nazista e con la sua eredità sono dedicati, tra molti opere emblematiche a scala urbana e monumentale quali il Memoriale all’Olocausto (P. Eisenman, Berlino, 2005).
Dopo la Seconda guerra ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] sua influenza sulla recrudescenza di violenze xenofobe a sfondo nazista fecero sì che la costituzione del nuovo governo del rapporto tra Ebrei, Austriaci e Tedeschi dopo l’Olocausto. Ancora valida sembra restare comunque la definizione di G. ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato [...] Vienna studi filosofici e letterari. Nel 1938, con l'annessione dell'Austria alla Germania, emigrò in Belgio. Arrestato dai nazisti nel 1943 per aver partecipato alla Resistenza, fu deportato ad Auschwitz. Dopo il 1945 visse a Bruxelles, scrivendo e ...
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Scrittore tedesco (n. Bielefeld 1944). Giurista, docente dal 2006 di Filosofia del diritto presso la Humboldt Universität di Berlino, ha esordito nella narrativa nel genere poliziesco, pubblicando romanzi [...] voce alta, 1996), bestseller mondiale sulla memoria dell'Olocausto trasposto da S. Daldry nella pellicola cinematografica The reader grande profondità di analisi critica il passato della Germania nazista, tra le sue opere successive vanno citate la ...
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Gray, Martin. – Pseudonimo dello scrittore polacco naturalizzato statunitense Mietek Grajewski (Varsavia 1922 – Ciney, Belgio, 2016). Costretto a trasferirsi con i familiari nel ghetto di Varsavia dopo [...] l’invasione nazista della Polonia e quindi deportato nel lager di Treblinka, dove ha lavorato nei cura di M. Gallo, 1971; trad. it. 1972), libro simbolo dell’Olocausto che ha ispirato la pellicola cinematografica Au nom de tous les miens (1983) ...
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SINGER, Isaac Bashevis
Elèna Mortara Di Veroli
(App. IV, III, p. 335)
Narratore e saggista statunitense di lingua yiddish, morto a Miami Beach (Florida) il 24 luglio 1991. La produzione letteraria di [...] scrittura, attingendo, nello scenario conturbante del dopo Olocausto, sia all'immenso materiale di folclore, tradizioni mondo ebraico dell'Europa orientale che fu spazzato via dalla furia nazista. La sua opera, scritta per la maggior parte negli Stati ...
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GROSSMAN, David
Sergio J. Sierra
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme il 25 gennaio 1954. Di famiglia vicina agli ideali socialisti ed educato in ambiente ebraico tradizionalista, egli si dichiara [...] loro per stile e struttura narrativa, il libro tratta il tema dell'Olocausto, esplorato ed emotivamente rivissuto da Momik, figlio di sopravvissuti allo sterminio nazista, che alterna l'indagine degli avvenimenti reali all'ossessione semi-onirica. La ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] hasidica e cabalistica. Vittima della persecuzione nazista contro gli ebrei, a causa della quale risponde soprattutto all'esigenza di offrire una testimonianza personale dell'olocausto. Ugualmente semiautobiografici sono i romanzi L'aube (1960; ...
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Zusak, Markus. – Scrittore australiano (n. Sydney 1975). Proveniente da una famiglia europea immigrata in Australia alla fine degli anni Cinquanta, ha esordito precocemente nella scrittura, pubblicando [...] omonima (2014) e ispirato alle vicende vissute dai genitori dello scrittore nella Germania nazista, con una scrittura diretta e tagliente Z. riflette sull’Olocausto attraverso lo sguardo di una bambina, ma anche sul potere della metafora e delle ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] fu un vivacissimo centro y., che però, travolto dalla barbarie nazista, non si ricostituì più. Lo stesso prestigioso istituto di ricerca letteratura y. degli anni Quaranta è quella detta dell'"Olocausto": una letteratura del dolore e della morte, una ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», comp. di ὅλος «tutto, intero» e καίω...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...