Famiglia di scultori della Vestfalia, attivi a Paderborn e a Münster tra il sec. 16º e il 18º. I più noti sono Heinrich (m. 1631), attivo dal 1589, che lavorò specialmente per il duomo di Paderborn, e [...] risentì del manierismo olandese, pur rimanendo legato alla tradizione gotica; Gerhard (n. forse Paderborn 1582 - m. Münster 1652), suo fratello, di analoga tendenza; Johann Wilhelm (n. 1675 circa - m. dopo il 1732), opere del quale si trovano nel ...
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Scrittore d'arte e naturalista (Parigi 1680 - ivi 1765). Fu tra i primi storiografi dell'arte francese. Nel suo Abrégé de la vie des plus fameux peintres (3 voll., 1745-52, 2a ed. 4 voll., 1762), sostiene [...] decisamente la pittura fiamminga e olandese, discostandosi dal classicismo tradizionale. Nel campo delle scienze naturali, ebbe buona accoglienza l'Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, ...
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Pittore e incisore giapponese (Yedo, od. Tokyo, 1797 - ivi 1858). Allievo di Utagawa Toyohiro, cominciò a pubblicare (1814) stampe singole e libri con illustrazioni di soggetto vario (scene di teatro, [...] donne); nel 1828 apparvero le prime vedute di Yedo, ispirate a Hokusai e all'arte olandese. Dal 1836 circa, H. si dedicò quasi esclusivamente al paesaggio, intraprendendo anche lunghi viaggi per conoscere a fondo il Giappone. Le grandi serie di ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] A. Gros e lo studio, al Louvre, della pittura fiamminga ed olandese del Seicento e della pittura veneziana. Nel 1812 aprì un proprio studio e dipinse numerosi quadri che sono esaltazioni della vita militare interpretata in chiave eroica: Ufficiale ...
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Pittore tedesco (Dresda 1905 - ivi 1974). Studiò a Lipsia con W. Geiger. Interessato alla libertà pittorica e agli studî psicologici di O. Kokoschka, mostrò anche un preciso impegno sociale; notevoli i [...] suoi ritratti del periodo 1925-32. In seguito viaggiò molto, particolarmente nei Paesi Bassi. All'arte olandese del 17º sec. deve il suo amore per l'architettura della città e per la rappresentazione di nature morte di oggetti (porcellane, ecc.). ...
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Pittore (Ornans, Franca Contea, 1819 - La Tour-de-Peilz, Vaud, 1877). Figlio di un agiato possidente, C. si recò a Parigi nel 1839 seguendo la sua inclinazione artistica e si formò, al di fuori delle istituzioni, [...] attraverso lo studio soprattutto della tradizione seicentesca spagnola e olandese. Dal 1847 C. allargò i suoi interessi a contatto con Baudelaire, Proudhon, Champfleury, stagliandosi sullo sfondo del complesso e contraddittorio mondo culturale ...
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Architetto, scultore e medaglista (Utrecht 1565 - Amsterdam 1621). Costruì alcuni dei maggiori edifici di Amsterdam (la Zuider-, la Wester-, la Noorderkerk, la sede della Compagnia delle Indie orientali, [...] la Borsa, ecc.) ed è sua la facciata del palazzo municipale di Delft (1618). Tipico rappresentante del primo barocco olandese, K. nelle sue ultime opere risentì tuttavia l'influenza del classicismo. Valente anche come scultore, eseguì tra l'altro il ...
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WERFF, Adriaan van der
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Kralingen, presso Rotterdam, il 21 gennaio 1659, morto a Rotterdam il 12 novembre 1722. Figlio di genitori agiati, fu scolaro di Eglon van der [...] Neer. Con i Van Mieris è fra i principali epigoni della scuola olandese. Tecnico raffinato e abilissimo, ebbe grande successo per le forme graziose, per le composizioni amene, per la fattura nitida dei suoi quadretti; ma l'esteriorità vanitosa della ...
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WITTE, Emahuel de
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato ad Alkmaar nel 1617, morto ad Amsterdam nel 1692. Dipinse principalmente interni di chiese con figure; e col Saenredam è da ritenere il maestro più importante [...] in questo genere. Certo è uno dei più significativi maestri della scuola olandese. Nel 1639-40 lavorò a Rotterdam, dal 1641 al 1650 a Delft e poi ad Amsterdam. Colorista originale e potente, aveva pur l'occhio aperto per le sottigliezze della luce ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] al regime giacobino (guerra dei contadini: 1798-99). Al Congresso di Vienna (1815) le province belghe furono unite a quelle olandesi nel regno dei Paesi Bassi, ma la resistenza cattolico-clericale allo statalismo protestante e al predominio politico ...
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olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...
raffinatore
raffinatóre s. m. e agg. [der. di raffinare]. – 1. (f. -trice) a. Chi provvede alle operazioni per la raffinazione di varî generi di prodotti (chimici, alimentari, articoli in pelle o cuoio, carta, minerali, ecc.). b. non com....