LABIRINTO
P. E. Pecorella
L'origine del nome (gr. λαβύρινϑος, lat. labyrinthus) rimane tuttora non chiara. Il suffisso -ινθος, proprio dei nomi preellenici e di ambiente mediterraneo, lo denuncia come [...] in onore del defunto Anchise, e poi usuale a Roma, viene connesso con il L.; specie in base alla figura della oinochòe della Tragliatella in cui compare la specificazione truia dentro ad un L. circolare mentre accanto vi sono dei cavalieri armati: il ...
Leggi Tutto
KYKNOS (Κύκνος)
G. Gualandi
1°. - Eroe crudele e selvaggio, figlio di Ares e di Pelopeia, che assaliva i viandanti sulla strada fra Tempe e le Termopili, uccidendoli per costruire con i loro crani un [...] della Collezione Stathatos, attribuito al Pittore di Antimenes: S. Karouzou, op. cit., p. 177 s., figg. 1-2, tavv. v, vi a. Oinochòe n. 1732 di Berlino, attribuita al Pittore di Lydos: A. Rumpf, Sakonides, Lipsia 1937, p. 25, n. 44, tav. 30; J. D ...
Leggi Tutto
GIACINTO (῾Υάκινϑος, Hyacinthus)
C. Caprino
Giovinetto amato da Apollo e dal nume involontariamente ucciso durante un esercizio del disco.
Apollo ne scavò la tomba, su cui spuntò il fiore che reca sui [...] ., p. 217. Anfora da Napoli: F. Hauser, op. cit., p. 216. Stàmnos di Vulci:J. D. Beazley, Etr. Vas. Paint., p. 142, n. 6. Oinochòe da Vulci: J. D. Beazley-F. Magi, op. cit. nella bibl., pp. 88-89, n. III, tav. 34; I. D. Beazley, Etr. Vase-Paint., p ...
Leggi Tutto
PETROASA, Tesoro di
R. Theodorescu
Gruppo di oggetti preziosi rinvenuto nel 1837 a P. (o Pietroasa), centro posto sulle prime pendici del monte Istritza (dip. di Buzău), in Romania.Il tesoro è composto [...] e germanico, una delle quali reca un'iscrizione a carattere sacro in rune germaniche; la brocca ovoidale in forma di oinochóe, decorata da righe ondulate lavorate a sbalzo - che trovano analogie nel vasellame di epoca tardoromana e della Persia ...
Leggi Tutto
TYRÒ (Τυρώ)
E. Paribeni
Eroina figlia di Salmoneo e madre di Pelia e di Neleo per opera di Posidone. Nei suoi elementi essenziali la storia di T. compare già nell'Odissea (Nèkyia, xi, 235 ss.) e doveva [...] di Polignoto, mentre la povera culla a forma di scafo con i due neonati è abbandonata sulle rive del fiume. Una rozza oinochòe dell'Agorà di un tipo speciale riservato a scene caricaturali, forse di commedia, conserva il nome di T. e il volto di ...
Leggi Tutto
SERPENTI, Pittore dei (Schlangenmaler; Snake Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio della seconda metà del VII sec. a. C. Deve il nome al serpente fra due sfingi opposte, sul fregio principale di due [...] St., LXXI, 1951, p. 67; J. L. Benson, Geschichte d. konthischen Vasen, Basilea 1953, p. 23, n. 25 (il suo n. 9, l'oinochòe di Siracusa, è attribuito a p. 37 al Pittore di Achradina come fa il Dunbabin); id., Some Notes on Corinthian Vase-Painters, in ...
Leggi Tutto
Vedi CALCIDESI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALCIDESI, Vasi
L. Banti
Il nome indica un gruppo di vasi, per ora circa trecento, dei quali è incerto il luogo di produzione; deriva dalle iscrizioni in [...] rigonfio fra il corpo e il piede; nella produzione più recente sono frequenti anche la tazza e la oinochòe. Il cratere, di evidente derivazione metallica, ha una forma caratteristica, detta "calcidese", che appare già completamente sviluppata e ...
Leggi Tutto
TESEO (Θησεύς)
E. Paribeni
È insieme con Eracle l'eroe più glorioso e più popolare del mondo ellenico. Tale popolarità peraltro è un fatto relativamente recente e dovuto in massima parte al sempre più [...] edizioni più antiche del ratto di Elena, ad esempio nella lèkythos di Amasis nel museo di Atene n. 404 e nell'oinochòe dello stesso maestro, Berlino F 1731 (S. Papaspiridi Karouzou, The Amasis Painter, Oxford 1956, tav. 19): due eroi con lance e ...
Leggi Tutto
AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] di Menelao con Elena, dove la dea dell'amore si interpone fra i due proteggendo l'amante di Paride come nell'oinochòe del Vaticano, della seconda metà del V sec. a. C.; nelle scene di gigantomachia, sia in particolari aspetti, come la raffinata ...
Leggi Tutto
Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] la figura di E. esaltata dal colore bianco, viene usata per lo più in funzione decorativa: di questo gruppo fanno eccezione un'oinochòe a New York dove E. è raffigurato nel vezzoso atto di allacciare il sandalo e un'hydrìa ad Atene in cui E. annaffia ...
Leggi Tutto
oinochoe
‹oinokòe› s. f., gr. [traslitt. di οἰνοχόη, comp. di οἶνος «vino» e χέω «versare»]. – Nell’antica Grecia, orcio o brocca, in metallo o terracotta, generalm. a bocca trilobata, talvolta a beccuccio, munita di manico, usata per versare...