CERAMICO, Pittore del
S. Stucchi
Ceramografo attico che decorò vasi nella tecnica a figure nere. Prende nome dalla necropoli del C. di Atene, dove furono trovati quattro dei vasi attribuitigli: una [...] con sfingi, leoni ed un'aquila in volo sul collo ed un toro tra pantere sul corpo; un'altra oinochòe, con tre fasce di animali e sul manico la figura plastica di una donna piangente; due lekànides decorate con varî animali, una con una figurina ...
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KRAIPALE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, operante nell'ultimo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è dovuto a quello che designa una menade nell'oinochòe [...] figurazioni accurate ma di scarso impegno e carattere poco definito. Il suo mondo sembra limitato a scene cerimoniali di sacrifici, atleti, o all'idilliaca evocazione dionisiaca dipinta nell'oinochòe di Boston.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 738. ...
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SIRENA FRONTALE, Pittore della (Displayed Siren Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio del secondo venticinquennio del VII sec. a. C. (Protocorinzio Medio: v. protocorinzî, vasi).
Il Robertson e il Dunbabin [...] al Vaticano (Albizzati, n. 30).
Il pittore sembra avere una speciale predilezione per gli schemi insoliti. La sirena barbata, sulla oinochòe da Perachora, ha corpo frontale e ali spiegate e frontali, testa di profilo a sinistra e un'unica zampa di ...
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KLEOMELOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno al 500 a. C. Gli vengono attribuite da J. D. Beazley tre opere, varie di forma e di impegno, come una coppa, un'oinochòe e un arỳballos [...] miniaturistico, di cui due portano l'acclamazione, sinora esclusiva, a Kleomelos. Si tratta di un modesto, gradevole artista che opera nel gruppo dei Pittori di Epidromos e di Elpinikos. J. D. Beazley ...
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AMPERSAND, Pittore di
L. Banti
Mediocre ceramografo corinzio, chiamato così dal proprietario di una pyxis da lui dipinta, ora a Chicago. Gli furono attribuite dal Payne e dall'Amyx tre altre pyxides [...] ed una oinochòe. Di altri vasi stilisticamente vicini l'attribuzione è discussa. Appartiene al gruppo che, nella prima metà del VI sec. a. C., imitò il Pittore di Dodwell, ma ha anche alcuni punti di contatto con i pittori del cosiddetto "Stile ...
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BRIAKCHOS (Βρίακχος)
L. Rocchetti
Nome di satiro che compare su alcuni vasi attici (C. I. G., 7465, 8227): su un'anfora a figure rosse da Vulci al British Museum al seguito di Dioniso, su un' oinochòe [...] 530 circa a. C. al Fitzwilliam Museum di Cambridge mentre suona la lyra, e in un altro vaso mentre danza al suono del flauto di Komos.
Bibl.: Ch. Fraenkel, Satyr- und Bakchennamen auf Vasenbildern, p. ...
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TOLOSA, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio attivo nella prima nietà del VII sec. a. C. Fu uno dei primi che usarono la tecnica a figure nere, cioè la silhouette vivificata da particolari incisi. [...] la rarità di particolari incisi mostrano che siamo all'inizio del secolo. Il vaso più tardo del Pittore di T., una oinochòe da Perachora ad Atene, appartiene già al secondo venticinquennio del secolo: l'incisione è più sviluppata, lo stile è vicino a ...
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NYMPHAIA (Νυμϕαία)
H. Sichtermann
Figura femminile che appare su un'anfora a punta, a figure rosse, del Pittore di Copenaghen a Londra (E 350), in atto di assistere Dioniso nella libagione versandogli [...] il vino da un'oinochòe in un cantaro sopra l'altare.
Le più antiche interpretazioni videro in esso Ariadne, detta N.; certo essa può anche assistere Dioniso, ma recherà in tal caso la denominazione di Ariadne (cratere a campana di Compiègne). ...
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NASI CAMUSI, Pittore dei
M. Scarfì
Ceramografo àpulo, operante fra il 330 e il 320 a. C. circa.
Gli si attribuiscono, finora, i seguenti vasi: un cratere a colonnette da Monte Sannace, presso Gioia [...] stati trovati in località diverse ed anche molto distanti l'una dall'altra. Come già notò il Trendall a proposito dell'oinochòe del Vaticano, il suo stile si inquadra nella produzione corrente dell'epoca del Pittore di Dario. Le figurazioni dei suoi ...
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Vedi PROTOCORINZI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PROTOCORINZI, Vasi
L. Banti
La parola protocorinzio fu usata per la prima volta nel 1881 da G. Loeschke, seguito dal Furtwängler che, fino dal 1879, contemporaneamente [...] La decorazione, limitata alla spalla, è generalmente a metopa. Le forme più comuni sono le tazze a orlo sporgente e anse opposte, l'oinochòe, la pyxis, il cratere.
B) La metà dell'VIII sec. a. C. segna l'inizio di un nuovo spirito nella decorazione e ...
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oinochoe
‹oinokòe› s. f., gr. [traslitt. di οἰνοχόη, comp. di οἶνος «vino» e χέω «versare»]. – Nell’antica Grecia, orcio o brocca, in metallo o terracotta, generalm. a bocca trilobata, talvolta a beccuccio, munita di manico, usata per versare...