PHUPHLUNS
G. A. Mansuelli
Divinità etrusca corrispondente al Dioniso greco e al Liber latino. Essa è menzionata sul fegato di Piacenza e, presumibilmente, è da mettersi in rapporto con la città di Populonia [...] . Più definito il tipo ancora su di uno specchio (E. S., v, 35), in cui Ph. con la patera e l'oinochòe come attributi, è in gruppo (tipo "conversazione") con Hercle e divinità minori etrusche, Vesuna e Svutaph. Probabilmente rappresenta lo stesso dio ...
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] 11, 1; K. Kerényi, Mythologie der Griechen, Zurigo 1951, figg. 37, 38. Mito di Argo: E. A. A., vol. i, p. 627, fig. 810; oinochòe di Napoli; J. D. Beazley, Red-fig., p. 435, 82; L. A. Stella, op. cit., p. 65. H. con Zeus: anfora a figure nere, Londra ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La toreutica e l'oreficeria
Laura Buccino
La toreutica
Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche [...] su base conica, che probabilmente reggeva gli strumenti della libagione, una phiale nella mano destra abbassata e un’oinochoe nella sinistra, decora il pomello del coperchio, forato come un colino, sul quale in origine dovevano essere applicate ...
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CERBERO (Κέρβερος, Cerbĕrus)
G. Sgatti*
Mostro custode dell'Ade, che la pittura vascolare e la tradizione ci hanno tramandato nella figura di cane con più teste. La più antica menzione di C. è in Esiodo [...] , con Iolaos che trascina C., mentre Eracle, senz'armi, avanza verso destra;
4) hydrìa nel Museo delle Arti di Toledo;
5) oinochòe a Parigi, Bibliothèque Nat., in cui C. è catturato da Hermes.
La figura di C. non è soltanto patrimonio della pittura ...
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WÜRZBURG
E. Simon
Museo. - Il Museo Martin von Wagner dell'Università di W., che annovera opere d'arte antica e moderna, è per la sua collezione di vasi greci il terzo museo della Germania, dopo quelli [...] , che attacca perfettamente con un fregio conservato nel Museo Nazionale di Atene. L'acquisto più pregevole è una oinochòe, capolavoro del Pittore di Tarquinia, che completa degnamente il reparto più importante del museo, la collezione di vasi ...
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PARIDE, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco, caposcuola dei pittori di vasi a figure nere, detti "pontici", chiamato così dall'anfora 837 di Monaco, proveniente da Vulci, con la rappresentazione [...] però non si può attribuire a nessuna mano conosciuta, si può solo dire che ha influenzato l'anfora di Monaco 984 e la oinochòe B 56 del British Museum.
Bibl.: P. Ducati, Pontische Vasen, Berlino 1932; P. Mingazzini, in Gnomon, XI, 1935, p. 68-76; T ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] , 2. Cratere di Napoli 3240, da Ruvo: J. D. Beazley, op. cit., 849, 1. Hydrìa di Villa Giulia: id., ibid., 965, P. 851. Oinochòe di Oxford 534: J. D. Beazley, op. cit., 732. - e) Arte della Magna Grecia del V-IV secolo: cratere a volute di Taranto: A ...
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IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] da un toro (stàmnos di Vienna del Pittore di Argos n. 338 e skýphos del Gruppo di Haimon in Yale n. 116).
In una oinochòe di Boston di età ancora severa I. appare come vacca dal volto umano alla maniera di Achebo e altre divinità fluviali, mentre la ...
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Vedi PESTANI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PESTANI, Vasi
A. D. Trendall
La localizzazione a Paestum di una piccola ma importante fabbrica di vasi di stile molto caratteristico che fu identificata e discussa [...] con una testa femminile o un uccello sul collo.
Altre forme comuni, specie per vasi più piccoli sono, l'hydrìa, l'oinochòe, la squat-le-kythos ed il lèbes gamikòs, quest'ultimo particolarmente usato come vaso da offerta, spesso decorato con scene ...
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Vedi NAXOS dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAXOS (v. vol. v, pp. 383-384)
P. Pelagatti
Fra il 1961 e il 1968 sono state intensificate, in modo particolare, le ricerche di carattere topografico suggerite [...] che assume caratteristiche proprie soprattutto nel VII sec. a. C. Le forme più diffuse sono quelle del deìnos, dell'oinochòe e della piccola kỳlix. Nella decorazione di gusto orientalizzante prevalgono le figure di animali a silhouette piena, ma con ...
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oinochoe
‹oinokòe› s. f., gr. [traslitt. di οἰνοχόη, comp. di οἶνος «vino» e χέω «versare»]. – Nell’antica Grecia, orcio o brocca, in metallo o terracotta, generalm. a bocca trilobata, talvolta a beccuccio, munita di manico, usata per versare...