La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Citera
J. Nicolas Coldstream
Citera
Isola (gr. Κύϑηρα; lat. Cythera) con una superficie di 32 x 19 km immediatamente a sud-ovest del Peloponneso, abitata [...] micenei che minoici. Non si conosce nulla di C. durante le cosiddette Dark Ages, a eccezione della scoperta casuale di un’oinochoe geometrica di tipo argivo (800 a.C. ca.) in una tomba nel villaggio interno di Kato Leivadhi. Kastrì divenne il porto ...
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Vedi NAXOS dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAXOS (v. vol. v, pp. 383-384)
P. Pelagatti
Fra il 1961 e il 1968 sono state intensificate, in modo particolare, le ricerche di carattere topografico suggerite [...] che assume caratteristiche proprie soprattutto nel VII sec. a. C. Le forme più diffuse sono quelle del deìnos, dell'oinochòe e della piccola kỳlix. Nella decorazione di gusto orientalizzante prevalgono le figure di animali a silhouette piena, ma con ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania. Sviluppi dell'indagine archeologica in Campania
Italo Iasiello
Valeria Moesch
Sviluppi dell’indagine archeologica in campania
L’ultimo decennio [...] alla metà del VI sec. a.C. Gli scavi degli ultimi anni hanno restituito un terzo frammento, attribuibile a una oinochoe del Corinzio antico, rinvenuto a monte della moderna Pozzuoli, in un’area segnata da un antico percorso stradale, ripreso in ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] e in un cinghiale; pìnax corinzio firmato da Timonidas, con cacciatore accompagnato dal cane; lèkythos protocorinzia del British Museum; oinochòe Chigi - Roma, Mus. Villa Giulia - con episodî di c. alla lepre, ecc.). Ben presto alle rappresentazioni ...
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MADRID
A. Fernandez de Avilrs
Museo archeologico nazionale. - 1. - Il museo, fondato da Isabella Il nel 1867, fu installato in un edificio chiamato "Casino de la Reina", nella via degli Ambasciatori, [...] risalgano solo alla seconda metà dello stesso. Da qui l'interesse di alcuni pezzi orientali dei secoli IX e VI, come l'oinochòe di Torre del Mar, il pendaglio cesellato in oro, la Astarte in alabastro di Galera, il bronzetto con mascherina d'oro di ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Lavinium
Giulia Rocco
Lavinium
Situata a sud di Roma, al XVII miglio dell’antica via Laurentina, sorge su un pianoro sopraelevato a circa 4 km dal mare, presso il [...] una tomba a tumulo di età orientalizzante in cui, alla metà del VI sec. a.C., vennero deposte offerte votive (un’oinochoe di bucchero, un’anfora da trasporto etrusca) e che nella seconda metà del IV sec. a.C., in coincidenza con la ristrutturazione ...
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ARKADES
W. Johannowski
La πόλις cretese di questo nome, che veniva collocata in un primo momento a Kasteriotes (Monofatsio, nell'alta valle dell'Anapodiaris), è stata localizzata, in seguito al rinvenimento [...] già verso la fine dell'VIII. sec. a. C. e quelli di transizione e del Corinzio Antico. Sono invece isolati una bella oinochòe rodia della metà del VII sec. a. C. e un vaso in fayence egiziana.
Come quella di altri centri dell'interno dell'isola ...
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KAZANLĂK
D. P. Dimitrov
K Città della Bulgaria centrale, nella vallata del fiume Tundja, l'antico Tonzus, straordinariamente ricca di monumenti archeologici: villaggi neolitici, eneolitici, traci, con [...] tomba di Kazanlăk.
Nella tomba non furono trovati che pochissimi avanzi della suppellettile (un'anfora fittile, due askòi e una oinochòe di terracotta grezza, tessere di ceramica, bottoni d'oro, frammenti in ferro). I resti di due sarcofagi in legno ...
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NIOBIDI, Pittore dei
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è tratto dal famoso cratere a calice da Orvieto, nel Louvre, che riprende con tanta [...] del ratto che su qualsiasi accento di abbandono o di tenerezza. Sintomatico per questo atteggiamento del pittore è una oinochòe della Bibliothèque Nationale in cui a Dioniso si accompagna un Eros giovinetto librato in volo, di forme insolitamente ...
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TETI (Θέτις, Thetis)
E. Paribeni
Divinità marina del golfo tessalico, in seguito inserita nell'ordinamento generale delle genealogie elleniche come la più veneranda tra le figlie di Nereo e di Doris.
Il [...] che lamenta la perdita di Patroclo e il suo proprio destino, il tono è decisamente più intimo e patetico. Così in una oinochòe corinzia del museo di Bruxelles (Payne, Necrocorinthia, n. 1410) T. s'inchina sul letto dell'eroe in un atto di tenerezza ...
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oinochoe
‹oinokòe› s. f., gr. [traslitt. di οἰνοχόη, comp. di οἶνος «vino» e χέω «versare»]. – Nell’antica Grecia, orcio o brocca, in metallo o terracotta, generalm. a bocca trilobata, talvolta a beccuccio, munita di manico, usata per versare...