Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] in quanto l’artista «già padrone di una certa tecnica se ne può servire a raffigurare le sue immagini, e così oggettivare se stesso» (FdA, p. 205); la tecnica consente allora di formare artisticamente la materia secondo la molteplicità delle arti, le ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] la fenomenologia di E. Husserl e con l'esistenzialismo di M. Heidegger. Nella sua polemica contro ogni forma di oggettivismo e naturalismo Husserl mette in luce infatti il carattere intenzionale della coscienza per cui ogni percezione è già sempre ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] Tra queste, spicca la sua vocazione di fondo nella direzione di un metodo che aspira a penetrare ogni forma di oggettivazione, che oscura l'immediatezza delle cose, che le ammanta di pre-giudizi, che le sottrae all'intenzionalità della coscienza. Da ...
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RELATIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale ogni concezione che considera la conoscenza come incapace di attingere la realtà nella sua assolutezza oggettiva. L'uso del termine [...] fede nell'universale verità umana di ogni sapere, discriminabile soltanto dal punto di vista del suo interesse pratico, l'innato oggettivismo greco fa sì che a tutti i più grandi pensatori antichi esso appaia piuttosto come una condanna dell'uomo all ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] più in quella propensione a una sorta di lirismo e quasi di misticismo estetico che, quasi a compenare l'oggettivismo naturalistico della disciplina erudita, accompagnò pur negli anni più maturi la sua critica letteraria e la sua stessa attività ...
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Mondolfo, Rodolfo
Storico italiano della filosofia (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univv. di Torino (1910) e di Bologna (1914), per le leggi antisemite (1938) del regime fascista lasciò [...] antico, in polemica con la tesi tradizionale secondo cui la filosofia degli antichi sarebbe stata esclusivamente una forma di oggettivismo e una dialettica del pensato, non del pensare. I criteri storiografici che guidano le opere di M. sono esposti ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] in stile poetico, dall'esterno all'interno, in schietta musica creativa e perciò eloquente; sicché dove si credeva di oggettivare si è invece scolpita l'interiorità di una razza, passando dal racconto alla sua effusione, alla sua espressione, cioè ...
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GENTILE, Giovanni
Roberto Maiocchi
Nacque a Napoli il 6 ag. 1906, terzogenito (con il gemello Gaetano) di Giovanni, il celebre filosofo, ed Erminia Nudi. Quello stesso anno la famiglia si trasferì a [...] e dunque dichiarava la soggettività come necessaria origine di ogni realtà e dimostrava puramente illusoria ogni forma di oggettivismo: "Il contenuto sperimentale in una certa scienza è concretamente una cosa sola con i motivi spirituali che sorgono ...
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MORANDO, Giuseppe
Emilia Scarcella
MORANDO, Giuseppe. – Nacque il 29 gennaio 1866 a Genova, da Lorenzo e da Cattarina Noli.
A Genova frequentò il collegio dei padri barnabiti. All’età di 14 anni incontrò [...] derive della modernità e, in particolare, contro il suo «grande patriarca», Immanuel Kant, Morando sostenne i diritti dell’oggettivismo in ogni ambito disciplinare, a partire da una salda professione di fede (Il rosminianismo e l’Enciclica «Pascendi ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] solo al termine del periodo gotico, non ebbe e non volle avere niente di comune con la realtà e la presupposta oggettività. Perciò il ritratto, già svalutato dalla tarda antichità, il modello come viene concepito da noi, non ebbe alcun senso per il ...
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oggettivismo
s. m. [der. di oggettivo, sull’esempio del ted. Objektivismus]. – Nel linguaggio filos., ogni concezione che, ammettendo la priorità dell’oggetto rispetto al soggetto conoscente, ovvero di una realtà extramentale data, subordini...