(o sciamanesimo) Fenomeno religioso presente largamente nel quadro delle civiltà d’interesse etnologico; fatti più o meno isolati di natura sciamanistica sono poi ravvisabili anche all’interno di orizzonti [...] gli permette una serie di altre attività: così, egli individua i colpevoli, indica il luogo dove si trovano oggetti perduti ecc.
Ovunque, ma specialmente nelle regioni artiche, lo sciamano appare fornito di spiccata fantasia, notevoli capacità ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] rituali (maschere, statuette e forse strumenti musicali) connessi alla società segreta denominata mukumo. A questi oggetti, che vengono mostrati agli iniziati dopo la circoncisione e alla fine delle cerimonie d'iniziazione, si attribuiscono grandi ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] concezione sensistica, pur distinguendo tra immaginazione artistica, che opera su oggetti sensibili, e un'immaginazione platonicamente intesa volta alla contemplazione di "oggetti spirituali", costretta tuttavia, per la finitezza della natura umana ...
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PARRAVICINI, Ottavio
Stefano Tabacchi
PARRAVICINI (Paravicini, Paravicino), Ottavio. – Nacque a Roma l’11 luglio 1552, figlio di Giovanni Michele e di Lomellina Laudata, di Gaeta. Apparteneva a una [...] e Orazio Confalonieri. In particolare, compì importanti lavori di adeguamento della cattedrale, al fine di valorizzare gli oggetti di culto di maggiore rilievo, secondo un programma religioso-pedagogico di carattere tridentino e borromaico, e del ...
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GIORGIO
Irene Scaravelli
Arcivescovo di Ravenna (835-846 circa), successore di Petronace e predecessore di Deusdedit.
Con la sua biografia si chiude il Liber pontificalis Ecclesiae Ravennatis di Agnello, [...] gusto per il fasto e la tendenza allo sperpero, l'arcivescovo partì con un seguito di trecento cavalli, oro, argento e oggetti preziosi "ut ad omnes larga manu largiret". I ricchi doni gli dovevano servire per piegare gli animi degli "imperatores" al ...
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BOZZETTI, Giuseppe
Virgina Cappelletti
Nacque a Borgoratto (Alessandria) il 19 sett. 1878 da Romeo, prima garibaldino poi ufficiale dell'esercito regolare, e da Edvige Gianani. Il B. compì gli studi [...] intelligente. Ma per raggiungere il suo compimento la filosofia deve studiare "ciò che è primo nell'ordine assoluto degli oggetti conoscibili, per sé, ossia l'ente … Così si arriva all'Ontologia". Il primo ontologico è chiamato da Rosmini "essenza ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] dell’edificio è strettamente connessa la sacralità di tutta la sua suppellettile, non soltanto degli oggetti strettamente liturgici (➔ liturgia) e non soltanto degli oggetti stessi, ma della loro forma e della loro decorazione. Già nel 4° sec. si ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] comunità), i morti ritornano tra i vivi, sono da questi ospitati con offerta di cibi, eventualmente di abiti e altri oggetti, partecipano ai banchetti festivi, assistono ai riti, e alla fine della festa vengono invitati a lasciare di nuovo il mondo ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] s. suscita). In questa prospettiva il s. può essere considerato da tre distinti punti di vista: come s. in sé, in rapporto all’oggetto, in rapporto all’interpretante. Come s. in sé esso può essere qualisegno (o tone; «una qualità che è un s.», per es ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] l’espressione fu ripresa e diffusa dalla scuola scozzese di T. Reid, che dal consenso universale sull’esistenza degli oggetti esterni faceva dipendere il cosiddetto realismo del s. comune, contrapponendolo al fenomenismo di G. Berkeley e D. Hume. S ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che concerne l’oggetto, spec. nel senso filosofico...