(o oftalmologia) Ramo specialistico della medicina che studia la patologia dell’organo della vista e dei suoi annessi.
Le origini dell’o. sono assai antiche e corrispondono alle prime osservazioni di [...] anatomia dell’occhio: la descrizione della cavità orbitale, del globo oculare, della pupilla e dei nervi ottici è reperibile nel Corpus Hippocraticum, mentre a Erofilo si debbono studi sulla retina e a ...
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Krukenberg, Friedrich Ernst. – Oftalmologo e ginecologo tedesco (n. Halle 1871 - m. 1946). Nato in una famiglia con una lunga tradizione di studi medici, nipote del patologo Peter e fratello dell'ortopedico [...] , quindi con il patologo F.J. Marchand, che affiancò nelle sue ricerche sul cancro ovarico, e laureandosi infine in Oftalmologia. K. ha legato il suo nome alle metastasi nell'ovaio di carcinomi primitivi dello stomaco o dell'intestino, detti appunto ...
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Chirurgo e oftalmologo inglese (n. 1843 - m. Croydon 1927). Collaboratore di J. Hutchinsons, si è occupato anche di dermatologia e pediatria. Con B. Sachs ha descritto l'idiozia amaurotica familiare, nota [...] anche con il loro nome ...
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Oftalmologo (Zeist, Utrecht, 1834 - Utrecht 1908); allievo di F. C. Donders, fu prof. di oftalmologia all'univ. di Utrecht. Il suo nome è legato alle tavole visive da lui dette Optotypi ad visum determinandum [...] (1862), basate sul minimo angolo visivo, che servirono di modello a tutte quelle successive. Ottimo operatore, molti processi chirurgici, specialmente riguardanti le plastiche palpebrali, portano il suo ...
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Oftalmologo (Cefalonia 1832 - Parigi 1903). Svolse la sua attività a Parigi, quale direttore della clinica oculistica presso l'Hôtel-Dieu. Ebbe grande rinomanza come trattatista, come operatore e come [...] studioso per i suoi contributi alle ricerche sullo strabismo, sulle cataratte e sul glaucoma. Da lui prende nome l'operazione di P., plastica palpebrale per il trattamento delle ptosi ...
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Oftalmologo (Edimburgo 1837 - Gondal, India, 1909). Allievo, a Berlino, di A. Graefe. Descrisse (1862) l'azione miotica dell'eserina. Pubblicò (1869-70) sull'Edinburgh Medical Journal il fenomeno cui ha [...] legato il nome.
Segno o fenomeno di Argyll Robertson: perdita del riflesso pupillare alla luce con conservazione di quello all'accomodazione e alla convergenza. È frequente nella neurolue ...
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Oftalmologo (Zurigo 1831 - ivi 1886); direttore della clinica oculistica di Zurigo, per primo introdusse l'antisepsi nella tecnica operatoria oculistica: descrisse le diverse forme di herpes corneae e [...] allargò le conoscenze sull'ulcus corneae; portò un notevole contributo alla patologia del simpatico oculare, descrivendo assieme a C. Bernard la sindrome oculo-palpebrale da lesione del simpatico cervicale ...
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Oftalmologo (Subiaco 1854 - Napoli 1933); diresse le cliniche oculistiche universitarie di Cagliari (1885-86), di Messina (1887), di Palermo (1888-1904) e infine di Napoli (1905-29). Legò il suo nome a [...] tecniche operatorie per la cura dell'ectropion e per la correzione della ptosi palpebrale ...
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Oftalmologo (Polcenigo 1863 - Roma 1957); prof. dal 1907, insegnò all'univ. di Roma. Le sue ricerche vertono su problemi di ottica fisiologica, di anatomia e fisiologia comparata e su questioni di storia [...] dell'oculistica. Assai diffusa la sua Oculistica pratica. Senatore del Regno dal 1934 ...
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Oftalmologo (Vevey 1891 - Sierre, Vallese, 1968). Professore di oculistica nelle univ. di Losanna e di Zurigo, è noto soprattutto per gli studî sul distacco di retina e sulle malattie della macula; per [...] la diagnosi di queste ultime ha elaborato un'originale prova ...
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oftalmologo
oftalmòlogo s. m. (f. -a) [comp. di oftalmo- e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Medico studioso di oftalmologia, specialista di clinica oculistica; è sinon. dotto di oculista.
oftalmologia
oftalmologìa s. f. [comp. di oftalmo- e -logia]. – Branca specialistica della medicina che si occupa dello studio dell’occhio e dei suoi annessi, in condizioni normali e patologiche; è sinon. di oculistica.