Orafo e prototipografo (Magonza tra il 1394 e il 1399 - ivi 1468), membro della famiglia patrizia dei Gensfleisch (il nome G. ha origine da un possedimento avito, "Höfe zum Gutenberg"), riconosciuto come [...] G., iniziavano la loro fiorente attività di tipografi con il Salterio, il primo testo datato, stampato coi tipi che provenivano dalla officina di G. Il nome di G. non compare nel colofone di nessun libro: è quindi dubbio che gli si possa attribuire ...
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FATTORINI
Luciana Arbace
Famiglia toscana, attiva per almeno quattro generazioni, dalle ultime decadi del sec. XV fino al termine del XVI, nell'ambito della produzione ceramica.
L'appellativo Fattorini [...] soggiorno a Firenze verso il 1492 dei due maestri, forse chiamati da Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici a condurre una officina ceramica. La scomparsa di Pietro di Filippo viene collocata intorno al 1507, anno in cui risulta citato il solo fratello ...
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DORICO, Valerio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Ghedi nel Bresciano intorno al 1500.
Fu uno dei numerosi tipografi dell'area lombardo-veneta attivi a Roma e in altre località (tra cui Venezia) nel sec. [...] nel campo dell'editoria musicale. Si può dire che dal 1527 fino alla venuta a Roma di Paolo Manuzio nel 1561, l'officina del D., che dal 1538 si associò il fratello Luigi, fu, dopo quella del Blado, l'azienda tipografica più importante della città ...
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GIUA, Renzo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 13 marzo 1914 da Michele, chimico, professore universitario e in seguito esponente del movimento Giustizia e libertà (GL), e da Clara Lollini.
Frequentò [...] 237, 272 ss.; D. Zucaro, I socialisti e l'origine di Giustizia e libertà in Italia. Il gruppo torinese di "Voci d'officina", in Storia contemporanea, III (1972), pp. 580, 582 s.; A. Garosci, Vita di Carlo Rosselli, Firenze 1973, ad indicem; S. Fedele ...
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Editore italiano (Bergamo 1898 - Alpignano 1968), figlio di Cesare; fondò a Parigi (1938) l'omonima casa editrice. Allievo del tipografo Maurice Darantière, dal quale ricevette i torchi della stamperia; [...] Radiguer, stampò un'edizione in tre tomi dei Promessi sposi (1951-52). Trasferita la stamperia ad Alpignano (1960), vi costruì un'officina modello, in stile severo con i banchi di caratteri mobili e i torchi nella tradizione di A. Manuzio e G. B ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] cui fecero seguito la patente di "medagliaro" e "sigillaro" (19 maggio) e la licenza per la bottega, rogata presso l'officina di suo suocero (Bulgari, p. 10). Su proposta diretta del principe dell'Accademia Giacinto Brandi, l'8 ott. 1684 fu nominato ...
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BARTALI, Gino
Mimmo Franzinelli
Nacque il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema (Firenze), terzogenito (Anita e Natalina, il quarto e ultimo figlio, Giulio, nacque nel 1916), da Torello e Giulia Sizzi. Dal [...]
Si appassionò al ciclismo tredicenne, alunno della sesta elementare a Firenze, lavorando al pomeriggio come apprendista nell’officina di Oscar Casamonti, ex corridore e meccanico del paese natale, utilizzando la bicicletta sia per il tragitto ...
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FERLONI, Pietro
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Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo arazziere attivo a Roma dal 1717, quando fu nominato direttore della fabbrica pontifidi S. Michele fondata nel 1710 per volere di [...] (De Strobel, 1989, p. 59, n. 27).
Gli arazzi prodotti durante i 53 anni in cui il F. fu direttore dell'officina del S. Michele furono realizzati sotto la sua supervisione e quindi vengono generalmente a lui ascritti. Uno dei primi lavori documentati ...
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GNUTTI, Umberto
Daniela Brignone
Nacque a Lumezzane, nel Bresciano, il 3 nov. 1900, nono e ultimo figlio di Serafino e Teresa Nember.
La presenza della famiglia a Lumezzane è segnalata sin dalla metà [...] e in s.p.a. nel 1950) o anche da essa autonome, quali la Greiner, la Mival, la Società non ferrosi, l'Officina Monte, la SILMA e la Almac (poi Almag) San Giorgio. In tale ottica di distribuzione produttiva, anche l'attività della fabbrica principale ...
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BUTRICI (de Butricis), Massimo
Giuseppe Dondi
Le pochissime notizie che riguardano questo tipografo pavese, attivo a Venezia nel 1491-1492, derivano dai colofoni di sette delle nove edizioni a lui attribuite. [...] Scoto, Bernardino Stagnino, Andrea Torresano e da una miriade di più modesti operatori. La contemporanea presenza di tante officine, oltre venti, imponeva oculatezza nella scelta delle opere da stampare: il B., o mal consigliato dai suoi consulenti ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
autofficina
s. f. [comp. di auto-2 e officina]. – 1. Officina per la riparazione di automobili (anche in grafia divisa: auto officina). 2. Officina mobile trasportata su autocarro.