Fratelli, titolari di un'officina di produzione e di vendita di libri, famosi a Roma al tempo di Orazio, che li ricorda ripetutamente. Le loro figure compaiono anche in un poemetto latino di G. Pascoli. ...
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Vasaio di Arezzo; ebbe l'officina, dove lavoravano molti schiavi, presso l'attuale chiesa di S. Maria in Gradi; in seguito l'officina passò ad altri conservando la firma di Perennio. L'attività della fabbrica [...] poi proprietario della fabbrica, introdusse nuovi schemi, usando anche le matrici più antiche. Sembra che con lui abbia lavorato Pilade. Infine (10 d. C.) vi fu attivo lo schiavo Bargate; l'officina decadde con gli schiavi Saturno e Crescente. ...
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Tipografo (sec. 15º), sacerdote. Ebbe officina a Firenze, dove stampò, per commissione di P. Pacini e di altri editori, oltre quaranta stampe popolari, tra cui molte savonaroliane. Tra le sue edizioni, [...] tutte ornate da pregevoli xilografie, si ricorda la prima edizione del Convivio (1490) ...
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Schiavo decoratore di vasi aretini nell'officina di Marco Perennio, in Arezzo: attivo nei primi decenni del 1º sec. d. C., forse fu affrancato dal padrone e ne assunse il gentilizio (M. Perennius Bargathes). [...] Il suo repertorio decorativo comprende palmette, acanto, mascheroncini; in una sua forma (ora a Boston) vi è la rappresentazione della caduta di Fetonte e della metamorfosi delle Eliadi ...
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Tipografo veneziano (m. Roma 1596). Diresse l'officina degli Aldi dopo che Paolo Manuzio fu chiamato da papa Pio IV per organizzare la prima stamperia vaticana (1561), recandosi poi egli stesso più volte [...] a Roma per affiancare il Manuzio nel suo lavoro e svolgervi una vasta e varia attività, non sempre fortunata, di commercio librario. Sisto V gli affidò infine l'incarico di organizzare la nuova stamperia ...
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Industriale (Bologna 1912 - Rastignano 1975). Proprietario di un'officina tipografica a Bologna, nel secondo dopoguerra realizzò un sistema di fabbricazione di matrici per la composizione monolineare a [...] caldo (linotype), arricchendolo successivamente di ulteriori perfezionamenti, nuovi alfabeti e caratteri, che si rivelò fondamentale per il settore della stampa e riscosse successi a livello internazionale. ...
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Armaiolo (Londra 1820 - ivi 1878). Nel 1845 rilevò l'officina del padre Charles, noto armaiolo. Nel 1846 sottopose all'autorità militare un progetto per l'uso, in cannoni ad anima liscia, di palle coniche [...] per queste cartucce, simili a quelle attuali, costruì fucili a canne basculanti di fattura pregevole, come tutte le armi da lui fabbricate. Dal 1879 la sua officina diventò la Charles Lancaster e Co. Autore di The art of shooting, pubblicato postumo. ...
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Inventore (Parigi 1808 - ivi 1884). Nel 1835 impiantò un'officina di costruzioni meccaniche a Parigi, ideò il manometro metallico a tubo ricurvo che porta il suo nome e costruì un tipo di barometro aneroide. ...
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Mobiliere (Parigi 1879 - ivi 1933). Iniziò a lavorare nell'officina del padre, specializzata in dipinti di paesaggio, carte da parati, specchi. Nel 1919 fondò la ditta Ruhlmann & Laurent che produsse [...] mobili da lui disegnati, i più rappresentativi dell'art déco, caratterizzati da materiali pregiati, da eleganza e purezza di forme, spesso estratte da stili del passato. Membro della Société des artistes ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
autofficina
s. f. [comp. di auto-2 e officina]. – 1. Officina per la riparazione di automobili (anche in grafia divisa: auto officina). 2. Officina mobile trasportata su autocarro.